Fattori della stabilità dinamica

Di Francesco Corsi

Approfondimento sui fattori determinanti della stabilità dinamica, con focus su controllo neuromuscolare, propriocezione e coordinazione motoria fine

L'efficienza del movimento e il mantenimento dell'equilibrio durante le azioni dinamiche sono molto complesse rispetto ad una semplice produzione di forze adeguate da parte dei muscoli. L'azione dei muscoli deve essere precisamente coordinata nel giusto arco di tempo, per una corretta durata e con le giuste combinazioni di forze. Questa azione coordinata avviene all'interno di gruppi muscolari attivati sinergicamente ed è anche importante nell'interazione tra muscoli agonisti e antagonisti. Questo richiede strategie di un processo sensorio, biomeccanico di elaborazione che ha appreso le risposte da precedenti esperienze e anticipando i cambiamenti. Un meccanismo sensorio primario per il controllo motorio è il sistema propriocettivo muscolare.

Gandevia e altri sostengono che la propriocezione si riferisce a tre punti chiave, cioè la sensazione di posizione e movimento delle articolazioni, la sensazione del tempo di contrazione percepita e la sensazione della forza, dello sforzo e della pesantezza del carico di lavoro.

È importante notare che la stabilità dinamica del corpo, o di alcune specifiche articolazioni come il ginocchio, dipende dal controllo neuromuscolare dato dallo spostamento di tutti i segmenti del corpo che contribuiscono al movimento. Il CORE stability è connesso all'abilità del corpo di controllare il tronco in risposta alle perturbazioni interne ed esterne. Queste includono forze generate dai segmenti distali del corpo così come forze generate da perturbazioni aspettate o inaspettate. Quando un arto viene spostato, le forze reattive sono imposte sulla colonna vertebrale che agisce in parallelo ed opposizione a quelle che determinano il movimento.

A causa della sua natura multi-segmentaria e della richiesta di contrazione muscolare per fornire stabilità alla colonna, la colonna stessa è particolarmente incline agli effetti di queste forze reattive. Questo indica l'importanza di un controllo muscolare della colonna durante il movimento degli arti. Radebold e altri asseriscono che, in generale, c'è una combinazione di tre livelli del controllo motorio (riflesso spinale, tronco encefalico, corteccia cerebrale) che produce risposte muscolari appropriate. Il primo, il riflesso spinale usa input propriocettivi dai fusi muscolari e dagli organi tendinei del Golgi.

Per il controllo automatico del movimento, è stata proposta la presenza di un legamento-muscolare riflesso. Il sistema dei fusi gamma facilita gli alfa motoneuroni che controllano le fibre lente. Il secondo livello del controllo motorio, il tronco encefalico, coordina gli input visivi e vestibolari, usando così la propriocezione dai recettori articolari. La corteccia cerebrale si basa su comandi centrali immagazzinati, i quali indicano gli aggiustamenti volontari. L'attivazione muscolare pre-programmata è il cosiddetto aggiustamento posturale anticipatorio.

Questi aggiustamenti posizionano il corpo in modo tale da resistere alle perturbazioni, che minano l'equilibrio, create dalle forze di calcio, lancio e corsa. Ebenbichler e altri, hanno trovato che quando le forze reattive dovute ai movimenti degli arti cambiano la stabilità del tronco, alcuni muscoli si contraggono prima della muscolatura agonista dell'arto al fine di compensare gli effetti perturbanti sulla postura. Gli aggiustamenti posturali anticipatori creano la stabilità prossimale per la mobilità distale, come già menzionato.

Le attivazioni muscolari creano anche momenti interattivi che sviluppano e controllano forze in corrispondenza delle articolazioni. Sempre il gruppo di Ebenbichler ha scritto riguardo la presenza di due sistemi paralleli nel controllo dei movimenti volontari: uno destinato al controllo degli elementi volontari del movimento e uno alle forze correttive iniziali necessarie per il mantenimento dell'equilibrio.

È stato mostrato che esiste una relazione inversa fra la lunghezza temporale della reazione volontaria e i gradi di stabilità posturale in una certa situazione. Una reazione temporale più breve per una specifica azione implica un incremento della stabilità posturale.

Da degli studi sul controllo motorio del tronco è stato dimostrato che il Sistema Nervoso Centrale interrompe immediatamente il programma motorio volontario in corso per dare priorità al programma di controllo posturale. Così, da questi risultati, si può concludere che l'appropriato reclutamento muscolare e il tempo in cui questo avviene è estremamente importante nel controllo dell'equilibrio della colonna e della stabilità meccanica.

A quali domande risponde questo articolo?

Quali sono i principali fattori che influenzano la stabilità dinamica?

Coordinazione neuromuscolare e l'interazione tra muscoli agonisti e antagonisti sono fondamentali per mantenere l'equilibrio durante il movimento.

Come contribuisce la propriocezione al controllo motorio?

Il sistema propriocettivo fornisce informazioni sensoriali essenziali sulla posizione e il movimento del corpo, facilitando risposte motorie appropriate.

Qual è il ruolo dei muscoli nella stabilità dinamica?

La precisa attivazione temporale dei muscoli garantisce una corretta produzione di forze e il mantenimento dell'equilibrio durante le attività dinamiche.

Riassunto

L'articolo analizza i fattori che determinano la stabilità dinamica, focalizzandosi sulla coordinazione neuromuscolare, l'interazione tra muscoli agonisti e antagonisti, e il ruolo del sistema propriocettivo nel controllo motorio e nell'equilibrio durante il movimento.

Postura: indice degli articoli

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  4. Postura: ruolo dell'occhio e dell'apparato vestibolare
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  12. Ruolo dinamico del piede nella postura e nella locomozione umana
  13. Analisi biomeccanica delle fasi di contatto nel ciclo del passo
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  17. Il sistema tonico posturale
  18. I recettori del Sistema Tonico Posturale
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  20. Pubertà e postura: atteggiamenti viziati, paramorfismi e dismorfismi
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  23. La scelta delle calzature per bambini e adulti
  24. Biomeccanica, stabilizzazione e ruolo del core nella colonna vertebrale
  25. Fondamenti Biomeccanici della Core Stability nell'allenamento
  26. Stabilizzazione della colonna: ruolo dei muscoli del CORE
  27. L'importanza delle strutture nel mantenimento del CORE stability
  28. Fattori della stabilità dinamica
  29. Controllo senso-motorio e infortuni
  30. Rendimento dell'equilibrio e CORE
  31. Ginnastica posturale e allenamento funzionale
  32. Postura e body building
  33. Il calcio fa male alla postura?
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