I recettori del Sistema Tonico Posturale

Di Fabio Marino

Esame dettagliato dei recettori del Sistema Tonico Posturale, inclusi apparato vestibolare, fusi neuromuscolari, organi tendinei di Golgi e loro impatto sulla postura

L'apparato vestibolare è una struttura recettoriale situata nell'orecchio interno, fondamentale per la regolazione della stazione eretta, cioè per mantenere il baricentro del corpo costantemente all'interno del poligono d'appoggio.

In altri termini, attraverso gli impulsi provenienti da questo apparato si può regolare finemente il tono muscolare, in maniera da fare assumere al corpo la postura d'equilibrio, sia in condizioni statiche che dinamiche. L'apparato vestibolare è costituito da due formazioni globose, utricolo e sacculo, dalle quali hanno origine tre canali semicircolari. Utricolo e sacculo forniscono informazioni riguardo la posizione del capo rispetto all'asse di gravità e ad eventuali accelerazioni lineari, mentre i canali semicircolari informano sulle accelerazioni angolari conseguenti ai movimenti della testa.

Mediante il nervo vestibolare le informazioni raccolte vengono convogliate al SNC e integrate con quelle provenienti dal Sistema Tonico Posturale.

I fusi neuromuscolari sono delle strutture recettoriali che dispongono di una doppia innervazione, sensitiva e motoria, e sono sensibili alle variazioni di lunghezza muscolare. Situati nel ventre del muscolo e per la loro disposizione in parallelo con le altre fibre muscolari, vengono allungati ogni qual volta si allunga il muscolo. Essi possono essere considerati dei servo-meccanismi fisiologici che misurano sia le variazioni lineari del muscolo che la velocità di contrazione. La loro attività è regolata da modifiche di segnali efferenti provenienti da gamma motoneuroni statici e dinamici, posti nelle corna anteriori del midollo spinale, che innervano la muscolatura intrafusale e sono sensori di allungamento, e alfa motoneuroni che innervando la muscolatura extrafusale, eccitano direttamente il muscolo e ne determinano forza e velocità di contrazione.

Questo circuito, che inizia con la scarica dei gamma motoneuroni e si chiude con l'eccitamento degli alfa motoneuroni è chiamato circuito gamma-alfa ed è alla base del riflesso miotatico che consiste in una contrazione del muscolo in seguito ad un suo stiramento. L'attività di questo circuito permette il controllo del tono muscolare e condiziona, pertanto, sia la postura che il movimento.

Gli organi tendinei di Golgi, situati alla giunzione muscolo-tendinea, sono disposti in serie rispetto alle fibre muscolari, per cui recepiscono stiramenti del tendine e non del ventre muscolare. Ne risulta, pertanto, che lo stimolo attivatore di questi recettori è principalmente la tensione sviluppata dal muscolo durante la contrazione. Il loro compito è quello di assicurare il rilascio, per via riflessa, del muscolo quando la tensione sviluppata risulti essere eccessiva e potenzialmente dannosa per lo stesso. Questo rilascio da parte degli organi tendinei di Golgi viene assicurato da un circuito inibitorio che blocca l'attività del motoneurone alfa.

Questo riflesso viene definito come riflesso miotatico inverso perché, a differenza del riflesso miotatico, l'attività recettoriale non determina una contrazione ma bensì un rilascio del muscolo.

L'occhio è un organo sensoriale che consente di recepire le onde elettromagnetiche provenienti dal mondo esterno e di convertirle in impulsi nervosi, che invia al SNC per la successiva elaborazione. L'entrata visiva risulta essere nell'uomo fondamentale ai fini della regolazione posturale e dell'equilibrio. Basti osservare come anche in posizione eretta o con appoggio su un solo piede la chiusura degli occhi determini un'istantanea perdita di equilibrio. Per fare in modo che il Sistema Tonico Posturale possa utilizzare l'informazione visiva, questa deve essere integrata e comparata con quella proveniente dall'apparato vestibolare e dall'appoggio plantare.

La cute ha numerosi recettori situati nello spessore della pelle ed è sensibile a eccitamenti tattili, termici, dolorifici e di pressione. Il piede, in maniera particolare, svolge una fondamentale azione meccanica: assorbe parte dell'energia meccanica generata con l'impatto con il suolo e la converte in energia elastica che può essere utilizzata dai muscoli nella fase di spinta. Una sorta, insomma, di "ammortizzatore biologico". Oltre alla funzione meccanica, al piede spetta anche un altro fondamentale compito; quello di informare sulle sollecitazioni alle quali è sottoposto e sulla natura del terreno sul quale viene ad operare.

L'esterocettore plantare permette di situare l'insieme della massa corporea in rapporto all'ambiente, grazie a delle misure di pressione a livello della superficie cutanea plantare. Quest'ultima rappresenta l'interfaccia costante tra l'ambiente ed il Sistema Tonico Posturale. Essa è ricca di recettori e possiede una soglia di sensibilità molto elevata (i baropressori percepiscono anche le pressioni di 0,3gr). Essi forniscono informazioni sulle oscillazioni dell'insieme della massa corporea e si comportano dunque come una piattaforma stabilometrica. Le informazioni plantari sono le uniche a derivare da un recettore fisso direttamente a contatto con un ambiente immobile rappresentato dal suolo. Le terminazioni nervose stimolate durante la stazione eretta ed il movimento fanno, infatti, del piede un organo "posturale" ed uno straordinario informatore del cervello; i nervi sensitivi trasmettono ad esso tutte le informazioni recepite, principalmente al livello della cute, dei tendini e delle articolazioni: sensazioni tattili, vibratorie, spaziali e traumatiche.

L'Integrazione degli impulsi, da questi diversi sistemi, avviene a livello del tronco cerebrale. Il funzionamento alterato di un blocco o di un collegamento tra due blocchi del sistema, provoca un'alterazione della postura. Pertanto le alterazioni morfologiche, non si debbono considerare come semplici alterazioni della componente osteo-arto-muscolare, intesa come frammento di un'organizzazione periferica, ma debbono essere considerate in una visione più complessa, comprensiva di tutta l'organizzazione anatomica e funzionale del Sistema Nervoso Centrale.

Bibliografia

  1. Fabio Marino, 2012, Postura e attività motoria, Aracne editrice
  2. Fabio Marino, 2014, A scuola di Salute, NonSoloFitness
  3. Perciavalle V., (2000), Fisiologia umana applicata all'attività fisica. Poletto editore srl, Milano
  4. Tribastone F., Tribastone P., (2001), Compendio di educazione motoria preventiva e compensativa, Società stampa sportiva, Roma

A quali domande risponde questo articolo?

Qual è la funzione dell'apparato vestibolare nel controllo posturale?

Funzione dell'apparato vestibolare: Situato nell'orecchio interno, l'apparato vestibolare rileva la posizione della testa rispetto alla gravità e le accelerazioni, contribuendo al mantenimento dell'equilibrio e alla regolazione del tono muscolare.

Come operano i fusi neuromuscolari nel Sistema Tonico Posturale?

Ruolo dei fusi neuromuscolari: Localizzati nel ventre muscolare, questi recettori rilevano variazioni di lunghezza del muscolo, inviando segnali al sistema nervoso centrale per regolare il tono muscolare e mantenere la postura.

Qual è il compito degli organi tendinei di Golgi nella postura?

Funzione degli organi tendinei di Golgi: Situati alla giunzione muscolo-tendinea, monitorano la tensione muscolare e prevengono danni da eccessiva contrazione, inducendo il rilassamento del muscolo quando necessario.

Riassunto

L'articolo esamina i principali recettori del Sistema Tonico Posturale, tra cui l'apparato vestibolare, i fusi neuromuscolari e gli organi tendinei di Golgi. Analizza come ciascuno contribuisca al mantenimento dell'equilibrio e della postura attraverso la rilevazione e l'elaborazione di stimoli interni ed esterni, evidenziando l'importanza della propriocezione nel controllo posturale.

Voci glossario
Fibre Forza Propriocezione Tendini