Analisi biomeccanica delle fasi di contatto nel ciclo del passo

Di Stefania Fazzino

Studio delle fasi di contatto nel ciclo del passo, con approfondimento sulle dinamiche spazio-temporali e funzionali della locomozione umana.

La locomozione è la facoltà dei corpi viventi di spostarsi da un luogo a un altro secondo meccanismi e fini determinati, dovuta all'azione coordinata degli organi attivi (muscoli) dell'apparato locomotore; il movimento stesso e il modo con cui si attua.

Si definisce ciclo del passo, o gait cycle, una sequenza di azioni in cui entrambi gli arti entrano in contatto con il terreno. Il cammino è un fenomeno complesso e rappresenta la principale forma di locomozione terrestre. La sequenza di azioni svolte dagli arti inferiori, viene effettuata in maniera sequenziale e ripetitiva, ripetendosi dopo un tempo definito (T) e prevedendo sempre l'appoggio di almeno un arto sulla superficie terrestre.

Il suo studio può essere ripartito in:

  • Analisi delle diverse fasi di contatto
  • Analisi delle caratteristiche spazio-temporali del task motorio
  • Analisi delle caratteristiche funzionali degli eventi che caratterizzano il task motorio

Fasi di contatto

In ogni ciclo, un arto funge sempre da sostegno, mentre l'altro avanza per il successivo appoggio. Durante il ciclo del passo, vi è sempre un momento in cui entrambi gli arti entrano in contatto con il terreno fino a quando il peso del corpo si trasferisce da un arto all'altro, permettendo, di fatto, la locomozione.

È difficile definire con precisione l'inizio e la fine di un ciclo. Tuttavia, la prima azione facile da individuare è il contatto iniziale (initial contact). In genere, questo viene identificato nell'appoggio al suolo del tallone dell'arto preso in riferimento, ma ciò non è sempre valido. Di conseguenza, si considera contatto iniziale l'appoggio del piede al suolo, qualunque sia la parte del piede che per prima entra in contatto con lo stesso.

Ripartizione del ciclo del passo

Il ciclo del passo viene suddiviso in due periodi:

  • Appoggio (stance): periodo durante il quale il piede preso in riferimento è in contatto con il terreno. Rappresenta il 60/62% dell'intero ciclo ed ha inizio con il contatto iniziale
  • Oscillazione (swing): periodo in cui il piede si trova sollevato per l'avanzamento dell'altro arto. Rappresenta il 38/40% dell'intero ciclo e il distacco del piede (toe off) dal suolo ne segna l'inizio

Il ciclo del passo, però, non va analizzato considerando solo un arto; al contrario, vengono messi in relazione i movimenti di entrambi gli arti.

Ci sono momenti in cui entrambi gli arti si trovano in fase di appoggio. Diversamente, durante il cammino, non si verificherà mai che entrambi gli arti siano sollevati dal terreno, condizione che, invece, si verifica durante la corsa.

Il momento, definito intervallo, in cui entrambi gli arti poggiano al suolo prende il nome di doppio appoggio (double support). Il doppio appoggio si alterna con l'appoggio singolo (o single support) durante la quale un singolo arto poggia al suolo; mentre, l'altro arto avanza in oscillazione. L'appoggio singolo ha inizio quando l'arto opposto si distacca da terra e tutto il peso del corpo è a carico di un solo arto.

Considerando un solo arto, la fase di appoggio singolo è preceduta dal doppio appoggio iniziale e seguita dal doppio appoggio terminale. Naturalmente, ad ogni fase di oscillazione di una gamba corrisponde la fase di singolo appoggio dell'arto controlaterale.

Distribuzione temporale

Come già detto, la fase di appoggio occupa circa il 60% dell'intero ciclo. La distribuzione temporale dei tre intervalli di appoggio è così suddivisa:

  • Doppio appoggio iniziale: 10%
  • Appoggio singolo ~ 40%
  • Doppio appoggio ~ 10%

La durata dell'appoggio singolo combacia con la percentuale della durata della fase dell'oscillazione.

Alla velocità di 80 m/min, il periodo di appoggio occupa il 62% del ciclo e quella di oscillazione il 38%. La durata delle fasi del ciclo del passo, però, è inversamente correlata alla velocità: infatti, all'aumentare della velocità si verifica una diminuzione delle fasi; al contrario, ad una diminuzione della velocità, corrisponde un aumento delle fasi. Inoltre, all'aumentare della velocità, aumenta la percentuale della durata della fase di appoggio singolo a svantaggio della durata delle due fasi di doppio appoggio. Ad una riduzione della velocità, invece, l'andamento è opposto.

Compiti e sottofasi del ciclo

Alla base delle diverse fasi del passo vi sono una successione di movimenti compiuti dall'anca, dal ginocchio e dalla tibiotarsica. Ad ogni movimento riconosciuto è stato associato un "compito" funzionale specifico, per cui sono state individuate ulteriori otto sottofasi, ognuna delle quali separata dalle altre non da specifici eventi "anatomici" ma funzionali.

Questo approccio metodologico-lessicale è stato standardizzato dalla commissione di analisi del movimento del "Rancho Los Amigos", dal momento che, ad esempio, nei soggetti con paralisi o altri deficit, l'appoggio non prende avvio con il contatto del tallone (che potrebbe addirittura mai toccare il suolo!). Ciò permette di individuare il contributo delle singole articolazioni, che lavorano in sinergia.

A partire dalle due fasi principali del cammino, si riconoscono tre diversi compiti realizzati dagli arti:

  • Accettazione del carico
  • Appoggio singolo
  • Avanzamento dell'arto

A quali domande risponde questo articolo?

Quali sono le principali fasi del ciclo del passo?

Fase di appoggio e fase di oscillazione La fase di appoggio rappresenta circa il 60% del ciclo e coinvolge il contatto del piede con il suolo, mentre la fase di oscillazione, che costituisce il restante 40%, riguarda il movimento del piede in aria per avanzare.

Che ruolo ha il doppio appoggio nella deambulazione?

Stabilità e trasferimento del peso Il doppio appoggio è il periodo in cui entrambi i piedi sono a contatto con il suolo, fornendo stabilità e facilitando il trasferimento del peso corporeo da un arto all'altro.

Come varia la durata delle fasi del passo con la velocità di cammino?

Inversamente proporzionale alla velocità All'aumentare della velocità di cammino, la durata delle fasi di doppio appoggio diminuisce, mentre la fase di appoggio singolo e di oscillazione si adattano per mantenere l'efficienza del movimento.

Riassunto

L'articolo esamina le fasi di contatto nel ciclo del passo, evidenziando l'importanza delle fasi di appoggio e oscillazione nella locomozione umana. Viene analizzata la distribuzione temporale delle fasi, il ruolo del doppio appoggio nella stabilità e come la velocità di cammino influenzi la durata di ciascuna fase, offrendo una comprensione approfondita della biomeccanica del cammino.

Postura: indice degli articoli

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