Cicli con steroidi anabolizzanti: teorie del ciclo

Di Donato Ventrella

Analisi del ciclo con steroidi anabolizzanti detto "Attacco di 3 settimane" e del ciclo con steroidi anabolizzanti chiamato "diamante" o "piramide"

  1. Ciclo di attacco di 3 settimane
  2. Ciclo diamante
  3. Bibliografia
  4. A quali domande risponde questo articolo?
  5. Riassunto

Nella terminologia medica e nell'ambiente sportivo, la parola "ciclo" si riferisce a un intervallo di tempo durante il quale viene fatta regolarmente l'assunzione di uno o più steroidi anabolizzanti, spesso in modo programmato e sequenziale.

Questo periodo di utilizzo è generalmente seguito da una fase di sospensione, durante la quale l'assunzione delle sostanze viene interrotta. L'obiettivo di questa alternanza tra l'uso e la pausa è quello di minimizzare gli effetti collaterali, permettendo al corpo di "riprendersi" e di ripristinare le sue funzioni ormonali naturali.

Questa articolo (aggiornato al 2025), vuole fornire una visione approfondita su come vengono organizzati i cicli di steroidi anabolizzanti, il motivo per cui è necessario interromperli, i modelli di assunzione più diffusi e le finalità fisiologiche di tali pratiche.

Inoltre, andremo ad esaminare i potenziali effetti collaterali derivanti da un uso irresponsabile di steroidi, unitamente a una riflessione sugli aspetti etici e legali. È importante sottolineare che queste informazioni sono fornite a scopo informativo e non devono sostituire il parere di un medico o di un professionista della salute.

Cosa sono i cicli di steroidi anabolizzanti

cicli di steroidi anabolizzanti comportano un programma definito in cui si utilizza uno o più composti steroidei, seguiti da un periodo di sospensione. L'idea fondamentale è che l'organismo si adatta rapidamente all'ingresso di ormoni esogeni, portando a una diminuzione progressiva della risposta anabolica.
La pratica di somministrare farmaci in un modo intermittente e di alternare fasi "on" a fasi "off" è comunemente vista dagli atleti come un modo per:

  • Ottimizzare gli effetti anabolici durante il periodo di utilizzo
  • Limitare i potenziali effetti collaterali a lungo termine, grazie al recupero durante le pause
  • Consentire la sensibilità dei recettori androgenici evitando la loro saturazione
  • Ripristinare le funzioni endocrine naturali (come la produzione endogena di testosterone e l'ormone luteinizzante) durante le fasi di sospensione

Sebbene queste considerazioni siano alla base del doping ciclico, è essenziale notare che l'uso di steroidi anabolizzanti per scopi non terapeutici è illegale in molti paesi e vietato dalle principali federazioni sportive. Inoltre, nel contesto clinico, l'uso di steroidi deve sempre essere supervisionato rigorosamente da un professionista sanitario.

A scopo puramente descrittivo e informativo, nel seguito dell'articolo esploreremo le dinamiche che regolano la strutturazione dei cicli e le ragioni per cui, nella comunità del bodybuilding e in altri ambiti sportivi, è diventato comune adoptare sequenze specifiche di assunzione.

Origine del concetto di "ciclo" negli steroidi anabolizzanti

Il termine "ciclo" associato agli steroidi anabolizzanti deriva dall'osservazione avvenuta diversi decenni fa che un uso costante di queste sostanze tendeva a:

  • Ridurre la loro efficacia anabolica a causa dell'adattamento dei recettori androgenici
  • Incrementare gli effetti collaterali e il rischio di complicazioni, in particolare per fegato, sistema cardiovascolare e equilibrio ormonale

Inoltre, è stato notato che l'interruzione temporanea dell'assunzione favorisce il recupero dell'endocrinologia interna. Infatti, l'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi (HPTA) risponde con rapidità all'innalzamento dei livelli di androgeni esterni, riducendo la produzione di testosterone endogeno. Un uso prolungato porta a un continuo stress ormonale, che non solo limita la capacità di produrre testosterone autonomamente, ma può anche generare ulteriori effetti negativi.

Da queste esperienze è nato il concetto di “ciclo”, che di solito prevede un periodo di utilizzo dello steroide di circa 6-12 settimane, seguito da un simile intervallo di pausa. Questo intervallo di riposo ha come scopo fondamentale quello di permettere al corpo di recuperare e ristabilire un equilibrio ormonale sano, limitando i rischi legati all'ipogonadismo secondario e riducendo la necessità di terapie post-ciclo invasive.

Struttura temporale di un ciclo

La durata media di un ciclo di steroidi anabolizzanti si colloca tra le 6 e le 12 settimane. Tuttavia, esistono numerose varianti in base al tipo di steroidi impiegati, all'esperienza dell'atleta, ai risultati desiderati (come l'ipertrofia muscolare, l'incremento di forza o la definizione) e alla tolleranza individuale a queste sostanze. Al termine della fase "on cycle", di solito si passa a una fase di “off cycle” (o "PCT", terapia post-ciclo), che ha l'obiettivo di:

  • Facilitare la ripresa dell'asse ormonale: spesso vengono impiegati farmaci come clomifene citrato o tamoxifene per stimolare la produzione naturale di testosterone, abbassare i livelli di estrogeni e prevenire la ginecomastia
  • Ripristinare i valori lipidemici e migliorare il profilo cardiovascolare, poiché alcuni steroidi (soprattutto quelli alchilati in posizione 17-alfa) possono influenzare negativamente i livelli di colesterolo HDL e LDL
  • Monitorare la funzionalità epatica, in particolare se sono stati utilizzati steroidi epatotossici

Nel contesto di molti protocolli, l'off cycle può durare quanto la fase on, ovvero 10-12 settimane. Alcuni atleti, sia amatoriali che professionisti, tendono a realizzare due cicli all'anno (due fasi “on”), considerandola una strategia più sicura rispetto a un uso continuato di steroidi. Questo approccio è visto come un modo per limitare gli effetti negativi sull'organismo e per preservare una certa reattività endogena, che sarebbe gravemente compromessa da un uso prolungato.

Perché interrompere i cicli e quali sono gli effetti del "riposo"

È ampiamente riconosciuto in ambito fisiologico che un periodo di pausa dall'uso di steroidi consente al corpo di ripristinare i meccanismi ormonali interni. Questo include la normalizzazione dei modelli di secrezione di ormoni come testosterone, ormone luteinizzante (LH) e ormone follicolo-stimolante (FSH). Inoltre, l'interruzione è utile per ridurre lo stress che altri organi, come il fegato e i reni, possono subire a causa dell'uso di steroidi.

Importanza del riposo nei cicli anabolizzanti

Il "riposo" gioca un ruolo fondamentale per vari motivi:

  • Recupero dell'asse HPTA: L'assunzione di androgeni esterni porta l'organismo a interrompere la produzione naturale di testosterone. Durante le fasi di pausa, si riesce a ripristinare parzialmente i livelli ormonali naturali
  • Rigenerazione del fegato: Molti steroidi orali presentano tossicità epatica. Un intervallo di sospensione consente al fegato di ripulirsi dalle tossine e di rigenerare i tessuti, grazie alle sue notevoli capacità rigenerativa
  • Controllo della ritenzione idrica: Diverse sostanze anabolizzanti provocano ritenzione di liquidi. Durante il periodo di pausa, il corpo ha la possibilità di eliminare gradualmente i liquidi in eccesso, riportando alla normalità i parametri ematici e la pressione arteriosa
  • Equilibrio cardiovascolare: Gli steroidi possono alterare il profilo lipidico e avere un impatto sul cuore. Un intervallo di sospensione aiuta a mitigare il rischio di danni a lungo termine, specialmente in individui predisposti
  • Prevenzione dell'assuefazione: Cicli prolungati possono risultare in un'iperstimolazione dei recettori androgenici, i quali possono perdere la loro reattività nel tempo, influenzando sia gli androgeni esogeni cheendogeni

In sintesi, l'approccio ciclico, caratterizzato da fasi pianificate di assunzione e pausa, mira a ottimizzare i vantaggi anabolici durante il periodo di utilizzo e a ridurre i danni e gli effetti collaterali nelle fasi di riposo.

Strategia di due cicli all'anno: un compromesso adeguato?

Un tema comune nei circoli del body building e sui forum online riguarda la proposta di effettuare due cicli all'anno.

Questa pratica, pur necessitando di un'attenta verifica per quanto concerne le informazioni presentate in fonti non scientifiche, potrebbe offrire i seguenti vantaggi:

Fasi on e off equilibrate
Consente di avere periodi di intensità moderata (ad esempio, 10-12 settimane) seguiti da altrettante fasi di pausa
Limitazione degli effetti collaterali
Riducendo l'esposizione annuale agli steroidi anabolizzanti, si abbassa il rischio di effetti negativi rispetto a regimi più prolungati o aggressivi
Efficacia conservata
Un uso continuativo di sostanze anabolizzanti per 2-3 mesi può portare a significativi guadagni in massa muscolare e forza
Recupero fisiologico
Un intervallo di 2-3 mesi, possibilmente accompagnato da una terapia post-ciclo (PCT), consente un parziale ripristino della produzione di testosterone endogeno e la riduzione di altri squilibri

È essenziale ricordare che ogni individuo reagisce in modo diverso e che l'uso di steroidi anabolizzanti senza prescrizione medica comporta rischi fisici, legali ed etici.

Recettori androgenici: saturazione e assuefazione

Un elemento cruciale nei cicli di steroidi anabolizzanti è rappresentato dai recettori androgenici. Presenti nei tessuti muscolari e in altre aree del corpo, questi recettori sono i bersagli attraverso cui gli androgeni (sia endogeni sia esogeni) esercitano la loro azione.

Perché i recettori androgenici sono così significativi?

  • L'associazione tra ormone e recettore genera un segnale molecolare che stimola la sintesi proteica, promuovendo la crescita e il recupero muscolare
  • Un'iperstimolazione prolungata dei recettori può ridurre la loro sensibilità, portando a una “downregulation” meccanica che agisce come forma di difesa contro segnali eccessivi
  • Di conseguenza, dopo un periodo di stimolazione continua, i muscoli possono non rispondere più efficacemente, anche di fronte a dosaggi elevati di steroidi, portando a un plateau nell'aumento delle prestazioni e incrementando i possibili effetti collaterali

Per prevenire la saturazione dei recettori, i cicli vengono pianificati con periodi brevi di assunzione, seguiti da fasi di riposo che permettono al corpo di ristabilire il proprio equilibrio e ai recettori di ritrovare la loro sensibilità.

Esempi di cicli comuni

Esistono diverse modalità di cicli di steroidi anabolizzanti (da notare che tali pratiche sono illegali e potenzialmente dannose).

Presentiamo qui due modelli noti a scopo puramente informativo: il “ciclo di attacco di 3 settimane” e il “ciclo a piramide”, o diamante.

Ciclo di attacco di 3 settimane

Questo approccio, frequentemente discusso nelle palestre dove si pratica body building e in alcune pubblicazioni informali, cerca di fornire un'intensificazione rapida di steroidi in un breve lasso di tempo (3 settimane), seguita da una sospensione per consentire al corpo di recuperare.

L'idea alla base del ciclo di attacco di 3 settimane è sovraccaricare il sistema con una dose massiccia di steroidi anabolizzanti per un periodo limitato, con l'obiettivo di stimolare una rapida crescita muscolare e un aumento della forza. La durata ridotta del ciclo mira a minimizzare l'esposizione agli steroidi e a ridurre il rischio di effetti collaterali a lungo termine, come la soppressione della produzione naturale di testosterone.

Tuttavia, questa strategia presenta delle criticità. In primo luogo, l'elevato dosaggio di steroidi utilizzato nel ciclo di attacco di 3 settimane può aumentare significativamente il rischio di effetti collaterali, come danni epatici, problemi cardiovascolari e squilibri ormonali . In secondo luogo, la breve durata del ciclo potrebbe non essere sufficiente per ottenere risultati significativi e duraturi in termini di ipertrofia muscolare. Inoltre, il rapido "shock" ormonale causato dall'assunzione di steroidi per 3 settimane può rendere più difficile il recupero del sistema endocrino durante la fase di post-ciclo (PCT).

Un altro aspetto da considerare è che non tutti gli steroidi anabolizzanti sono adatti al ciclo di attacco di 3 settimane. Alcuni steroidi, in particolare quelli iniettabili con un'emivita lunga, richiedono più tempo per raggiungere concentrazioni efficaci nel sangue . Pertanto, in questo tipo di ciclo si prediligono steroidi ad azione rapida, come il Dianabol o il Winstrol, che possono essere assunti per via orale. Tuttavia, gli steroidi orali sono generalmente più tossici per il fegato rispetto a quelli iniettabili.

In sintesi, il ciclo di attacco di 3 settimane è una strategia "ad alto rischio e alto rendimento" che può portare a risultati rapidi ma temporanei, a scapito di un aumentato rischio di effetti collaterali. È fondamentale valutare attentamente i pro e i contro prima di intraprendere un ciclo di questo tipo, e affidarsi a un professionista qualificato per la pianificazione del dosaggio e del PCT.

SettimanaSteroideDosaggio (mg/die)Note
1-3Dianabol30-50Steroide orale ad azione rapida
PCT (4 settimane)Clomifene Citrato50 mg/dieTerapia post-ciclo

Esempio di Ciclo di attacco di 3 settimane

Ciclo diamante

Un altro modello noto è il ciclo a piramide, o ciclo “diamante”.

In questa strategia, si inizia con un dosaggio ridotto di uno o più steroidi, per poi aumentare progressivamente la dose nel tempo (spesso 4-6 settimane), fino a raggiungere un apice (la “punta” del diamante) prima di ridurre gradualmente l'assunzione, fino a riprendere zero.

Perché si adotta questo approccio?

L'obiettivo di questa strategia è quello di acclimatare lentamente l'organismo a dosi iniziali moderate, evitando bruschi sbalzi ormonali, in particolare all'inizio e alla fine del ciclo. Il “picco”, previsto per il centro del ciclo, serve a massimizzare gli effetti anabolici in un periodo in cui i recettori androgenici risultano ancora sufficientemente reattivi. La fase discendente contribuisce a una transizione più graduale, riducendo potenzialmente gli effetti collaterali e rendendo il passaggio al periodo di pausa meno traumatico.

Infine, un ciclo che prevede più fasi di dosaggio consente di “combinare” diversi steroidi con tempi di azione differenti, mirando a ottimizzare forza, massa e qualità muscolare, mentre si cerca di minimizzare certi rischi, come la ritenzione idrica e la ginecomastia. In alcuni protocolli definiti "diamante", si introducono anche altri farmaci (antiestrogeni, epatoprotettori e vari integratori) nelle fasi centrali o finali, al fine di monitorare e controllare specifici effetti collaterali. Un esempio di una tale combinazione potrebbe includere l'uso di testosterone iniettabile a lunga durata d'azione, accoppiato con uno steroide orale rapido come il Dianabol (Metandrostenolone), insieme a un antiaromatasico per gestire i livelli di estrogeni. Verso la conclusione del ciclo, si tende a ridurre i composti più tossici, mantenendo solo un testosterone a basse dosi fino a completare il ciclo.

SettimanaSteroideDosaggio (mg/settimana)Note
1-2Testosterone Enantato250Inizio graduale
3-6Testosterone Enantato500Picco del ciclo
7-8Testosterone Enantato250Riduzione graduale
9-10Testosterone Enantato125Fine del ciclo
PCT (4 settimane)Clomifene Citrato50 mg/dieTerapia post-ciclo

Esempio di Ciclo a piramide (Ciclo diamante)

Integrazione di diversi farmaci in un ciclo

Nella pratica comune, è raro che un ciclo di steroidi anabolizzanti consista nell'utilizzo di un solo composto. È consueto “stackare” diversi farmaci con l'intento di:

Sfruttare diverse modalità d'azione
Alcuni steroidi presentano un'azione più androgenica, mentre altri sono più anabolici; alcuni favoriscono una maggior ritenzione di azoto, mentre altri migliorano la sintesi proteica in modo più specifico
Compensare gli effetti collaterali
Per esempio, un composto ad alta aromatizzazione (che può aumentare i livelli di estrogeni) viene talvolta affiancato da un altro steroide che non aromatizza, per mantenere un equilibrio nel profilo ormonale
Gestire la tossicità
un farmaco riconosciuto per la sua epatotossicità può essere abbinato a composti meno dannosi per il fegato, così da alleggerire il carico lavorativo dell'organo

Tra i cicli combinati più noti si possono citare:

Testosterone
Base quasi sempre presente in moltissimi protocolli grazie alla sua elevata efficacia sia anabolica che androgenica
Nandrolone (Deca Durabolin)
Famoso per favorire la crescita muscolare con un impatto generalmente minore sugli androgeni, ma con il rischio di soppressione dell'HPTA
Dianabol (Metandrostenolone) o Anadrol (Ossimetolone)
Steroidi orali molto potenti, ma con effetti collaterali significativi, incluso l'aumento dell'epatotossicità
Winstrol (Stanozololo) o Primobolan (Metenolone)
Utilizzati nei cicli di “definizione” o “cutting” poiché meno predisponenti alla ritenzione idrica, ma con potenziale tossicità epatica (specie nel caso del Winstrol orale)
Trenbolone
Uno dei più potenti steroidi anabolizzanti, ma anche temuto per la sua tossicità e per gli effetti collaterali sul sistema nervoso e cardiovascolare

Sebbene la logica di utilizzare più molecole possa apparire razionale, è fondamentale considerare che ogni farmaco porta con sé i propri rischi, aumentando così i potenziali danni cumulativi.
Inoltre, l'impiego di molteplici principi attivi all'interno dello stesso ciclo complica notevolmente la gestione della fase post-ciclo e l'identificazione di eventuali reazioni avverse o interazioni indesiderate.

Effetti collaterali e rischi per la salute

Non è possibile discutere i cicli di steroidi anabolizzanti senza esaminare a fondo i loro effetti collaterali.
Anche se molti atleti cercano di ridurre i rischi attraverso strategie come cicli brevi o l'uso di farmaci epatoprotettori, è importante riconoscere che ogni utilizzo di steroidi a scopo dopante comporta dei pericoli. Eccone alcuni:

  • Soppressione dell'asse ormonale: l'introduzione di androgeni esogeni riduce la produzione di gonadotropine (LH e FSH) e diminuisce la produzione endogena di testosterone, il che può portare, nel lungo termine, a un ipogonadismo permanente
  • Alterazioni del profilo lipidico: molti steroidi possono incrementare il colesterolo LDL (quello “cattivo”) e ridurre il colesterolo HDL (quello “buono”), aumentando il rischio di aterosclerosi, ipertensione e malattie cardiache
  • Danni epatici: con gli steroidi orali alchilati in C-17 alfa (come Dianabol e Winstrol orale), si possono manifestare problemi come ittero colestatico, cisti epatiche e, nei casi più gravi, cancro al fegato
  • Ginecomastia: gli steroidi con un alto potenziale di aromatizzazione possono trasformarsi in estrogeni, inducendo l'aumento del tessuto mammario negli uomini. Ritenzione idrica e ipertensione: l'accumulo di fluidi può causare un significativo stress cardiovascolare
  • Problemi dermatologici: a causa dell'aumento degli androgeni circolanti, si possono manifestare acne, pelle grassa e altre affezioni cutanee
  • Effetti psicologici: cambiamenti dell'umore, aggressività, irritabilità e, in certe fasi di sospensione, episodi depressivi
  • Alterazioni della fertilità: la riduzione della spermatogenesi può causare infertilità che può essere temporanea o permanente

Questi rischi, già significativi in un contesto di doping, possono aumentare notevolmente se i cicli non sono progettati con attenzione, se le dosi superano i limiti raccomandati o se l'atleta presenta particolari predisposizioni fisiologiche.

Obiettivi e consapevolezze: l'approccio responsabile secondo NonSoloFitness

NonSoloFitness, in linea con la propria filosofia, promuove uno stile di vita sano e un approccio all'attività fisica basato su:

  • Allenamento mirato e personalizzato
  • Nutrizione equilibrata, studiata sulle reali esigenze dell'individuo
  • Eventuale integrazione con prodotti di qualità, legali e sicuri (eventuale, moderata e secondo necessità)
  • Costante controllo medico per una pratica sportiva sicura e senza rischi

Pur riconoscendo che nel panorama del fitness esiste un ricorso (spesso sommerso) all'uso di steroidi, la nostra posizione è fortemente orientata al rispetto della salute e delle normative vigenti. Ciò significa scoraggiare l'assunzione di sostanze dopanti e promuovere, al contrario, un percorso di crescita fisica basato su metodi naturali e su una programmazione scientificamente sostenibile.

Tuttavia, sappiamo che l'informazione è fondamentale, ed è per questo che riteniamo opportuno fornire una descrizione, la più obiettiva e completa possibile, delle logiche di utilizzo di steroidi in un contesto dopante. Conoscere i meccanismi, i rischi e le motivazioni può essere uno strumento per far comprendere meglio quanto può essere insidioso e complesso il ricorso a questi farmaci.

La prospettiva medica: tra uso terapeutico e abuso

È importante chiarire che gli steroidi anabolizzanti non sono prodotti creati unicamente per l'uso dopante. Esistono situazioni mediche in cui essi vengono prescritti sotto stretto controllo specialistico, ad esempio in caso di:

  • Ipogonadismo (deficit di produzione di testosterone)
  • Gravi patologie cataboliche (perdita di massa muscolare in malattie degenerative, o in seguito a interventi particolarmente invasivi)
  • Ritardi della crescita in età puberale, quando le terapie convenzionali non siano state risolutive

In tali casi, la posologia e la durata del trattamento sono determinate dal medico, che valuta costantemente rischi e benefici. L'uso terapeutico non segue necessariamente le logiche dei “cicli” di cui parliamo in questo articolo, poiché si cerca di normalizzare una funzione carente più che di massimizzare la performance.

Il problema sorge quando atleti o appassionati di fitness acquistano illegalmente steroidi anabolizzanti per incrementare massa e forza in tempi ridotti, ignorando o sottovalutando completamente i rischi associati a un'assunzione non controllata.

Relazione tra steroidi e recettori

Abbiamo accennato alla questione dei recettori androgenici, ma merita un breve approfondimento. Gli steroidi anabolizzanti si legano principalmente al recettore degli androgeni (AR), che, una volta attivato, si sposta nel nucleo della cellula e agisce sulla trascrizione genica, promuovendo sintesi proteica e conseguente ipertrofia muscolare.

Il corpo, tuttavia, ha meccanismi di regolazione finemente tarati per prevenire eccessi di segnalazione, come:

  • Riduzione del numero di recettori disponibili (downregulation)
  • Modificazione post-traduzionale dei recettori, che li rende meno affini agli androgeni
  • Rapido metabolismo degli ormoni in eccesso, grazie agli enzimi epatici

Quando l'assunzione di steroidi è continua e i livelli ematici di ormoni anabolizzanti restano cronicamente elevati, il corpo tenta di limitare i danni diminuendo la sensibilità recettoriale. Questo è uno dei principali motivi per cui molti atleti notano un crollo dei progressi, se prolungano troppo la fase on. È anche la ragione per cui, negli anni, si è consolidata la prassi di inserire periodi di sospensione, poiché, in teoria, questo dovrebbe consentire un reset parziale della sensibilità recettoriale.

Inoltre, cicli eccessivamente lunghi possono portare a una condizione in cui perfino gli androgeni endogeni (testosterone naturale) non trovano più recettori pronti ad attivarli correttamente. È in questo scenario che iniziano i problemi di ipogonadismo e di calo drammatico della libido quando si smette il ciclo di steroidi: l'organismo non solo ha abbassato la produzione endogena di testosterone, ma i recettori stessi sono diventati meno recettivi.

Considerazioni su dosaggio, cumulazione e frequenza

Quando si parla di cicli con steroidi anabolizzanti, entra in gioco anche la variabile del dosaggio. Nei discorsi da palestra o sui forum, si menzionano spesso “mg a settimana” per i vari composti (es. 500 mg di testosterone, 400 mg di nandrolone, 50 mg di Dianabol al giorno, e così via). Queste cifre possono sembrare piccole, ma vanno contestualizzate in un quadro complessivo:

  • Un soggetto con bassa sensibilità agli ormoni anabolizzanti potrebbe assumere dosi elevate prima di notare effetti collaterali significativi, ma ciò non significa che tali effetti non si stiano accumulando nel tempo
  • Un individuo predisposto a problemi cardiovascolari o epatici potrebbe risentire anche di dosi più moderate, sebbene la durata del ciclo, la tipologia di farmaci e le sue condizioni di salute generali giochino tutti un ruolo cruciale
  • La “cumulazione” avviene quando si sommano i milligrammi di diversi steroidi all'interno dello stesso ciclo (stacking), oppure quando si protraggono troppi cicli consecutivi senza un adeguato periodo off. Più è elevato il dosaggio, più aumenta il rischio di saturazione recettoriale, di tossicità e di danni irreversibili.

La frequenza di somministrazione, infine, dipende dalla vita attiva dei vari steroidi. Alcuni, come il testosterone enantato, hanno un'emivita relativamente lunga (5-7 giorni), permettendo un numero limitato di iniezioni settimanali.

Altri, come il propionato di testosterone, richiedono un'iniezione quasi quotidiana. A livello orale, Dianabol o Winstrol possono avere un'emivita di poche ore, necessitando somministrazioni multiple durante la giornata. Pianificare la frequenza e la combinazione di diverse molecole diventa un'operazione complessa, che nella prospettiva del doping richiede competenze chimiche, farmacologiche e di fisiologia—oltre a un monitoraggio continuo di possibili reazioni avverse.

Il ruolo del post-ciclo (PCT)

Una componente chiave in un ciclo di steroidi anabolizzanti è il post-ciclo (PCT, Post Cycle Therapy). Quando si interrompe l'assunzione, i livelli di androgeni esogeni calano velocemente, ma il corpo si trova in uno stato di forte soppressione della sintesi endogena di testosterone. Ne consegue il rischio di un “vuoto androgenico” che può portare a:

  • Perdita rapida di massa muscolare e forza acquisita
  • Incremento del catabolismo (il corpo inizia a degradare proteine muscolari per sopperire alle necessità energetiche)
  • Sbalzi dell'umore, stanchezza, calo della libido, persino depressione
  • Possibile rebound estrogenico, con ginecomastia e ritenzione idrica

Per ovviare a questo, si utilizzano farmaci come il clomifene citrato e il tamoxifene, che agiscono sui recettori degli estrogeni, stimolando a cascata la secrezione di LH e FSH e promuovendo un riavvio della produzione di testosterone endogeno. Alcuni atleti adoperano anche inibitori dell'aromatasi (come l'anastrozolo) o l'ormone corionico gonadotropico (hCG), benché quest'ultimo sia oggetto di controversie sul suo uso e su quando andrebbe somministrato.

Il successo del PCT dipende da vari fattori: la durata del ciclo, il tipo di steroidi impiegati, le dosi utilizzate, le caratteristiche individuali dell'atleta. Anche se il PCT può aiutare a mitigare i danni, non sempre è in grado di ripristinare del tutto la funzionalità ormonale. Soprattutto in cicli lunghi o ad alte dosi, la piena ripresa dei livelli fisiologici di testosterone può richiedere mesi o addirittura anni, e in alcuni casi può non avvenire mai in modo completo.

Impatto sulla performance e inganni mentali

Dal punto di vista delle performance, i cicli di steroidi anabolizzanti, quando ben strutturati, possono portare a miglioramenti notevoli: aumento della massa magra, della forza, riduzione dei tempi di recupero e miglior densità muscolare. Eppure, un uso continuo o eccessivo tende a generare una sorta di dipendenza psicologica, poiché l'atleta si abitua a risultati rapidi e tangibili. Una volta tornato “naturale”, molti trovano difficoltà a mantenere il livello di performance raggiunto, sviluppando frustrazione o addirittura episodi di depressione (spesso definiti “crash post-ciclo”).

Questa dipendenza mentale può spingere alcuni a ridurre i periodi off o ad aumentare progressivamente le dosi, alimentando un circolo vizioso in cui la salute viene sacrificata in nome del miglioramento estetico o prestazionale. Da qui, la necessità di ribadire che un approccio professionale e consapevole (nei rari casi in cui l'uso di steroidi è medico-terapeutico) è l'unico modo per evitare danni gravi, e che in ambito sportivo agonistico l'utilizzo è vietato e sanzionato.

Aspetti legali ed etici

Non va dimenticato che, nella maggior parte dei Paesi, il possesso e l'uso di steroidi anabolizzanti senza prescrizione medica è illegale. In ambito sportivo, la World Anti-Doping Agency (WADA) e altre organizzazioni internazionali bandiscono queste sostanze, prevedendo severe penalizzazioni per chi risulti positivo ai controlli antidoping.

Da un punto di vista etico, l'uso di steroidi rappresenta una violazione del fair play, in quanto fornisce un vantaggio “sleale” rispetto a chi si allena e compete senza ricorrere a farmaci che alterino artificialmente la propria fisiologia. Anche nel bodybuilding amatoriale, seppur non esistano controlli rigidi come in ambito professionistico, il ricorso a steroidi è comunque una scelta che solleva interrogativi sulla sostenibilità a lungo termine di un modello di fitness basato su sostanze e protocolli potenzialmente rischiosi.

Ruolo dell'informazione e prevenzione

Un adeguato programma di prevenzione e di educazione, rivolto specialmente ai giovani che si avvicinano al mondo della palestra e del fitness, risulta fondamentale. Troppo spesso, infatti, i neofiti cercano scorciatoie per guadagnare massa muscolare e forza, imitando atleti o influencer che mostrano fisici statuari senza rivelare i mezzi utilizzati per ottenerli. Le conseguenze sulla salute possono essere devastanti, specialmente se si ignorano le norme igieniche di base (in caso di iniezioni), si comprano steroidi di dubbia provenienza online o tramite canali illeciti, e si utilizzano dosaggi a casaccio senza alcun monitoraggio medico.

Cicli con steroidi anabolizzanti non dovrebbero mai essere intrapresi senza conoscere a fondo i potenziali pericoli e senza un controllo professionale (quando consentito dalla legge e nei rarissimi casi in cui vi siano ragioni mediche). Ecco perché la formazione e l'informazione corretta rimangono i pilastri su cui costruire un fitness sano e una cultura sportiva limpida.

Riflessioni conclusive

I cicli con steroidi anabolizzanti costituiscono un argomento complesso, che intreccia aspetti fisiologici, farmacologici, legali ed etici. La loro struttura, basata su periodi di somministrazione alternati a fasi di riposo, nasce dall'esigenza di:

  • Ottimizzare gli effetti anabolici (favorendo la crescita muscolare, la forza e il recupero). Ridurre l'insorgenza di effetti collaterali (epatici, cardiovascolari, ormonali)
  • Evitare la saturazione dei recettori androgenici, che vanificherebbe l'efficacia degli steroidi. Consentire il ripristino della funzione endocrina durante le fasi di sospensione
  • Modelli come il ciclo di 3 settimane (ciclo di attacco) o il ciclo “diamante” (a piramide) sono stati sviluppati e seguiti da numerosi atleti, ma vanno considerati alla luce dei rischi potenziali per la salute, che possono includere la soppressione dell'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi, danni epatici, alterazioni del profilo lipidico, ginecomastia e problemi psicologici, per citarne solo alcuni

In ultima analisi, l'uso di steroidi anabolizzanti si scontra con questioni di legalità, salute e correttezza sportiva. Ogni scelta in tal senso, seppur individuale, ha ricadute che vanno oltre il singolo gesto e coinvolgono la sicurezza personale e l'integrità di una disciplina. NonSoloFitness promuove da sempre la cultura dello sport pulito, nella convinzione che i risultati migliori siano quelli ottenuti con dedizione, perseveranza e intelligenza nell'allenamento e nella nutrizione, piuttosto che attraverso scorciatoie dopanti che possono avere un costo molto alto nel lungo termine.

Glossario e temi affrontati

  • Definizione di ciclo: un ciclo è un periodo di utilizzo di steroidi, solitamente tra le 6 e le 12 settimane, a cui segue una fase di sospensione di analoga durata o maggiore
  • Ragioni dei cicli: limitare gli effetti collaterali, evitare la saturazione recettoriale, permettere il ripristino degli equilibri ormonali
  • Ciclo di 3 settimane: un approccio “d'urto” di breve durata, che mira a evitare la saturazione ma richiede un dosaggio elevato e un buon protocollo di post-ciclo
  • Ciclo “diamante”: uno schema piramidale che sale progressivamente di dose fino a un picco, per poi scendere gradualmente
  • Post-ciclo: la terapia di recupero (PCT) è fondamentale per stimolare la ripresa della produzione endogena di testosterone e prevenire effetti collaterali (es. ginecomastia, depressione, perdita di massa)
  • Effetti collaterali: coinvolgono numerosi distretti (fegato, cuore, sistema ormonale, pelle, psiche) e possono portare a complicazioni irreversibili
  • Aspetti etici e legali: l'uso di steroidi al di fuori di prescrizioni mediche è illegale, e in ambito sportivo è severamente punito dalle federazioni
  • Promozione di uno stile di vita sano: NonSoloFitness sostiene che la miglior crescita fisica e atletica si costruisce su allenamento e nutrizione adeguati, senza ricorso a sostanze dopanti

La scelta di ricorrere a cicli con steroidi anabolizzanti dovrebbe tenere conto di tutti questi fattori: non basta una strategia per massimizzare i guadagni muscolari senza affrontare in modo serio e documentato i rischi e l'impatto di tali sostanze sull'organismo. Laddove sussistano ragioni mediche per un eventuale impiego, è imprescindibile la supervisione di un professionista qualificato, mentre in contesto sportivo-ricreativo o agonistico rimangono rilevanti i limiti etici e legali.

Ricordiamo, infine, che il miglioramento delle prestazioni non deve mai prescindere dal benessere fisico e mentale dell'atleta: inseguire a tutti i costi l'ipertrofia o il record di forza rischia di compromettere la salute, cosa che non dovrebbe mai essere il prezzo da pagare per un traguardo effimero. In quest'ottica, informarsi e agire responsabilmente diventa il vero, grande obiettivo di una formazione consapevole, che NonSoloFitness si impegna a sostenere con tutte le sue forze.

A quali domande risponde questo articolo?

Come si strutturano i cicli di steroidi anabolizzanti?

I cicli con steroidi anabolizzanti vengono pianificati con fasi “on” e “off” per ottimizzare l’effetto anabolico ed evitare la saturazione dei recettori androgenici

Perché i recettori androgenici perdono sensibilità?

L’iperstimolazione continua riduce la reattività recettoriale, innescando processi di downregulation che limitano sia l’efficacia degli androgeni esogeni sia di quelli endogeni

Quanto è fondamentale il post-ciclo (PCT)?

Il PCT è cruciale per ristabilire i livelli ormonali naturali, prevenire la perdita di massa e minimizzare rischi come ginecomastia e calo della libido

Riassunto

I cicli con steroidi anabolizzanti prevedono l’alternanza di fasi di assunzione e sospensione, con l’obiettivo di ottimizzare l’effetto anabolico, limitare i danni epatici e ridurre la saturazione recettoriale. Questi protocolli includono strategie di PCT e possono combinare più farmaci per massimizzare la performance sportiva e favorire l’ipertrofia muscolare. Tuttavia, tale pratica implica rischi legali e sanitari, oltre a potenziali danni ormonali e cardiovascolari.

Farmaci e doping nello sport: indice degli articoli

  1. Il doping e le sue origini
  2. Doping: etimologia ed excursus storico
  3. Doping nello sport: definizione, metodologie, tipologie e sostanze vietate
  4. Doping: WADA e normativa italiana
  5. Psicopatologia del doping
  6. Doping: analisi dei fattori di rischio
  7. L'uso di sostanze dopanti nel mondo dello sport: una panoramica
  8. Doping: metodologie vietate e sostanze farmacologicamente attive
  9. Doping: analisi delle diverse classi di sostanze
  10. Doping: gli stimolanti, come agiscono e le diverse sostanze
  11. Doping: la classe dei β-bloccanti
  12. Doping: analisi dei farmaci diuretici
  13. Gli antinfiammatori
  14. I FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei)
  15. Glucocorticoidi: funzione, meccanismi, effetti collaterali, impiego nello sport
  16. I narcotici: cosa sono, classificazione, effetti collaterali, uso nello sport
  17. Manipolazione ormonale: disamina scientifica degli ormoni nel contesto del doping sportivo
  18. Doping genetico
  19. Doping naturale: dieta metabolica e allenamento
  20. Storia degli anabolizzanti nello sport
  21. Steroidi anabolizzanti e doping nello sport: analisi ed effetti
  22. Cicli con steroidi anabolizzanti
  23. Cicli con steroidi anabolizzanti: principali steroidi e farmaci
  24. Cicli con steroidi anabolizzanti: teorie del ciclo
  25. Cicli con steroidi anabolizzanti: 8 errori comuni
  26. GH, dalla scoperta all'uso per doping
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