Il prezzo del doping

Di Davide Zanichelli

Il doping uccide, è un dato di fatto acclarato. Ma oltre che su sé stessi, il doping ha un impatto negativo sulla collettività: disincentiva chi pratica lo sport regolarmente e incide sul Sistema Sanitario Nazionale

Rileggendo con attenzione un articolo del Prof. Pierluigi De Pascalis, e più precisamente quello dal titolo "Morire di Doping", che ha in modo semplice, ma completo, descritto e analizzato il rapporto del doping con diverse cause di morte e le relative obiezioni, mi viene da riflettere su altri fattori, sia dal punto di vista sociale che meramente economico.

Come ben sappiamo il doping permette di ottenere risultati migliori e soprattutto in tempi ridotti rispetto a chi si allena senza assumere sostanze dopanti. L'ottenere dei risultati, in modo eclatante ci fa mettere subito in vista: infatti un atleta che, come si dice in gergo, "brucia le tappe" fa scalpore ed è sulla bocca di tutti. Per cui può facilmente diventare, purtroppo, un esempio da seguire.

La situazione quindi porta a un circolo vizioso, in quanto l'esempio che si vuole seguire non ha raggiunto i risultati in maniera corretta. In più per chi vuole percorrere la strada dello sport pulito, presto si renderà conto che certi risultati non sono raggiungibili (e anche in un lasso di tempo così ridotto), portando le persone o a perdere di fiducia il loro stesse o nello sport stesso.

Un altro prezzo che si deve pagare a causa del doping è proprio quello meramente economico. Come ben sappiamo quando assumiamo un qualunque farmaco, sul bugiardino possiamo leggere i famosi effetti collaterali, che spesso non sono mai pochi, oltre a tutte le controindicazioni. E questi sono descritti in base ad una posologia (quantità) studiata e soprattutto su soggetti con una patologia, che quindi devono essere curati con quel farmaco.

Ma il doping presuppone l'assunzione di farmaci e metodi dopanti su soggetti prima di tutto sani e poi con dosaggi assolutamente non conformi alle indicazioni standard. Logico che poi gli effetti collaterali e le controindicazioni vengono amplificate all'ennesima potenza, portando un soggetto sano a diventare malato, a causa dell'assunzione di farmaci. Il soggetto che si è volutamente ammalato (e spesso sono malattie croniche e purtroppo degenerative, come le morti precoci lo attestano) purtroppo, è brutto dirlo ma è così, grava sulle tasche del sistema sanitario e quindi sulle tasche ti tutti i cittadini.

In conclusione il soggetto che fa uso di doping

  • ci illude
  • ci fa perdere la passione per lo sport (che magari continueremmo ad amare)
  • da sano diventa volontariamente malato
  • diventa un costo aggiunto a livello sanitario

… per cui prendere la strada del doping, non può essere assolutamente una scelta personale, in quanto si fa del male non solo a se stessi ma sotto più punti di vista anche agli altri.

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