Il pericolo del doping

Di Franco Politi

Il doping produce degli effetti ormonali tali da garantire un miglioramento delle performance. Ma ci sono delle controindicazioni

Il doping purtroppo non è popolare soltanto nel bodybuilding d'elitè, vedi Mr. Olimpia, Arnold classic, il Due Torri di Bologna e via discorrendo, l'uso di steroidi anabolizzanti è frequente negli atleti amatoriali (bodybuilding incluso), sopratutto nelle categorie giovanili.

Quali sono gli effetti degli anabolizzanti nel nostro organismo? Per steroidi anabolizzanti si intendono quei farmaci con finalità anaboliche, che alterano la normale produzione endogena (naturale) ormonale dell'organismo, con la conseguenza di una muscolatura più massiccia, per merito di una produzione maggiore di GH e testosterone. Gli anabolizzanti hanno proprietà anaboliche, quindi di aumento di massa muscolare, e androgene, cioè promuovono lo sviluppo dei caratteri secondari machili, come aumento della peluria, voce profonda, sviluppo genitale, barba più folta. Un uomo produce dai 3 ai 10 mg di testosterone al giorno, in media 6 mg, questa è la produzione fisiologica.

Quando l'ipotalamo rilascia le gonadotropine LH e FSH, tramite il fattore di rilascio Gnrh, le stesse raggiungono i recettori androgeni dei testicoli, l'LH va nelle cellule di Leydig a produrre testosterone, mentre l'FSH raggiunge le cellule di Sertoli per produrre sperma. Quando queste gonadotropine hanno raggiunto i recettori, ritornano nel flusso ematico e hanno varie possibilità, o ripercorrono tutto il percorso precedente legandosi ad altri recettori, oppure il testosterone prodotto viene convertito in estrogeni (tra cui il più potente è l'estradiolo). Fin qui tutto bene, il percorso è fisiologico. Quando invece viene preso l'anabolizzante, le gonadotropine sono potenziate chimicamente, altrettanto succede ai recettori testicolari, che producono una quantità maggiore di testosterone. Da qui ne deriva un'aumento di forza e massa muscolare, ma c'è anche il rovescio della medaglia. Una sovraproduzione di testosterone aumenta la possibilità di un eccesso di produzione di estrogeni, per un processo chiamato aromatizzazione, in cui l'enzima aromatasi (alfa 5 reduttasi) converte gli androgeni in estrogeni, ed anche in DHT (didrotestosterone).

Quest'ultimo non si trasforma in estrogeni, ha forti caratteristiche androgene, meno anaboliche, ed è 5 volte più attivo del collega testostertone. Dall'aromatizzazione, l'aumento di estrogeni e DHT, scatena effetti collaterali come acne, ginecomastia mono o bilaterale, perdita di capelli, pelle più unta. L'eccesso ormonale di testosterone manifesta un notevolissimo aumento della libido, forte autostima ma anche una maggiore aggressività verso gli altri, oltre che al miglioramento già discusso della massa muscolare.

L'organismo vedendo l'ormone introdotto sinteticamente dall'esterno, fisiologicamente ne produrrà sempre meno, perchè l'organismo stesso non vede la necessità di impegnarsi nella produzione ormonale, quando c'è qualcun altro che lo fa al suo posto, fino ad arrivare ad un punto chiamato deficit ormonale. Gli steroidi vanno presi a cicli, terminato un ciclo, l'organismo prima che riprenda la sua normale fisiologica produzione testosteronica, impiega del tempo, nel frattempo che si è preso lo steroide, è alto il rischio che le gonadi (ghiandole testicolari che ricevono le gonadotropine) si siano atrofizzate, a causa della somministrazione sintetica del testosterone. In questo caso entriamo in deficit ormonale, chiamato ipogonadismo. Esso porta ad una carenza di testosterone grave, quando i valori del testosterone totale sono inferiori a 200 ng/dl, lieve quando i valori sono inferiori a 350 ng/dl. In questo caso occorre ricorrere all'uso di farmaci per ristabilire l'equilibrio ormonale, il vostro medico dopo una diagnosi, probabilmente vi prescriverà la gonadotropina corionica umana (HCG). Vedete, dopo aver preso un farmaco per il miglioramento della performance, siete costretti a prenderne un altro per curarvi dai suoi effetti collaterali! Pazzesco. Un altro fatto negativo dall'uso di steroidi, è l'astinenza da esso, molte persone ne soffrono manifestando depressione, minor libido, manie suicide, manie di persecuzione.

Ma quando si introducono steroidi il fisico non reagisce, visto che sono sostanze chimiche introdotte dall'esterno? In un certo senso l'organismo, contro i farmaci anabolizzanti presi per via orale, ha dei particolari enzimi che potremmo definirli "epatoprotettori", chiamati CYP-450, contenuti nell'intestino tenue, i quali cercano di rendere innocuo lo steroide disgregandolo. Da qui lo steroide parzialmente disgregato, raggiunge il fegato per essere del tutto disgregato in sostanze che poi saranno espulse dall'organismo tramite l'urina. Quindi l'organismo si difende in qualche modo dalla tossicità del farmaco. Siccome chi utilizza steroidi deve essere sicuro che il farmaco non venga deattivato, e vedere i suoi effetti anabolici, sono state realizzate delle formule chimiche che riescono a superare gli enzimi CYP-450, le uniche in grado di offrire la loro completa efficacia e con essi però, i più maggiori effetti collaterali epatici, le forme c17 alfa alchilati o metilati. Risultato? Maggiore efficacia sì, ma allo stesso tempo maggior tossicità.

Ecco perchè si ricorre all'uso di steroidi per via intramuscolare, il farmaco agisce sulla massa muscolare senza passare per il fegato e risulta meno tossico. Infatti molti prodotti presi per via intramuscolare non sono molto androgeni e hanno una bassa conversione in estrogeni, ed hanno molte proprietà anaboliche, tutto questo fa al caso dell'utilizzatore di steroidi. Meno uno steroide si converte in estrogeni più sarà anabolico, come nel caso del Decadurabolin (nandrolone undecanoato) (vedi anche Dottor Nicola Sacchi Nandrolone decanoato), farmaco intramuscolare e dell'Andriol (testosterone undecanoato), farmaco orale, che non ha la forma c17 alfa alchilati o metilati.

Riassumiamo in breve i pro e i contro degli anabolizzanti, nella tabella sottostante.

PRO CONTRO
aumento della libido spiccata aggressività verso gli altri
maggiore massa e forza muscolare crisi d'astinenza del dopo ciclo
maggiore autostima e sicurezza ipogonadismo
maggior quantità d'acqua intramuscolare problemi alla prostata
maggior quantità di creatinfosfato calvizie
minor quantità di grasso corporeo per la minor attività della lipoproteina lipasi effetti collaterali epatici e/o cardiaci
ginecomastia mono o bilaterale
ritenzione idrica ( solo con alcuni farmaci )

Gli steroidi nelle donne

Nelle donne gli steroidi anabolizzanti con spiccate finalità androgene causano effetti indesiderati mascolinizzanti, precisamente ingrossamento del clitoride, aumento della peluria (irsutismo), voce più profonda, possibile calvizia, amenorrea, leggera diminuzione del seno. La massa muscolare cresce e la donna prende sempre più caratteristiche maschili, gli estrogeni vengono soppressi dall'eccesso di androgeni inoltre possono nascere complicazioni per la gravidanza e l'allattamento, in cui i livelli di prolattina, altro estrogeno femminile, diminuiscono notevolmente. Le culturiste per sviare a questi inconvenienti ricorrono all'uso di Decadurabolin, che è più anabolico e meno androgeno.

I diuretici

Un'altra categoria di farmaci che rientra nelle sostanze dopanti, riguarda i diuretici, che non hanno finalità androgene/anaboliche, ma come segnala il termine stesso, servono per aumentare la diuresi ed eliminare una buona quantità d'acqua extracellulare insieme al minerale sodio, tra questi il più usato è il Lasix (furosemide). Una piccola cerchia di diuretici, invece, servono per trattenere una quantità maggiore di potassio. Tra questi il più usato è l'Aldosterone (spironolattone).

Nei periodi di definizione in preparazioni a gare i bodybuilder, negli ultimi due giorni, compreso il giorno della gara, prima delle operazioni di peso, fanno uso di diuretici per aumentare il tiraggio e perdere l'acqua extracellulare che li renderebbe "appannati", ed il Lasix risulta il più adatto, mentre l'Aldosterone impiega almeno 5 giorni prima che gli effetti siano visibili. Questa disidratazione farmacologica, impone all'organismo un sovraccarico renale non indifferente, anche se magari in maniera minore con l'uso di aldosterone, col rischio dell'insufficenza renale e in alcuni casi dell'ipertensione. Inoltre si manifesta uno squilibrio elettrolitico, con perdite eccessive di sodio. Nel caso dell'Aldosterone l'accumulo eccessivo di potassio porta all'iperpotassiemia, con conseguenza appunto di ipertensione (per altre informazioni sui diuretici vedi anche Dottor Nicola Sacchi: Farmaci e doping nello sport > Diuretici.

Voci glossario
Doping Forza Potassio