Addominali: anatomia e funzioni della muscolatura addominale

Di Pierluigi De Pascalis

Guida ai muscoli addominali e ai loro esercizi. Scopri come allenare correttamente il retto dell'addome, gli obliqui, il trasverso e l'ileo psoas per migliorare forza e postura.

La parete addominale è interamente rivestita da muscolatura la cui tonicità occupa importanza estetica e funzionale, garantendo la tenuta dei visceri, una corretta meccanica respiratoria, un'adeguata postura, ecc.

I muscoli oggetto della nostra attenzione sono: il retto dell'addome, il muscolo obliquo interno, il muscolo obliquo esterno, il muscolo traverso, l'ileo psoas.

Retto dell'addome

Il retto dell'addome posto verticalmente lungo la parete addominale. 
Origina con due tendini a livello pubico e trova la sua inserzione superiore sulla 5°, 6°, e 7° costa e sul processo xifoideo dello sterno.

Presenta tre/quattro inscrizioni tendinee trasversali che lo suddividono in segmenti, ed è percorso in senso cranio-caudale dalla linea alba, che lo divide in due metà simmetriche. È interamente rivestito da una guaina fibrosa.

Il retto dell'addome è innervato dagli ultimi sei o sette nervi toracici. Con il punto superiore bloccato, i retti tendono a ruotare posteriormente il bacino (retroversione), inversamente flettono il busto sul bacino. È implicato nella flessione del tronco (frontale e laterale) assieme agli obliqui (interno ed esterno) è implicato nell'espirazione e se contratto aumenta la pressione addominale.

La distribuzione delle sue fibre favorisce la presenza di quelle rapide di tipo glicolitico (IIb) che rappresentano il 54%, con un restante 46% di fibre resistenti (di tipo I).

Muscolo obliquo interno

Il muscolo obliquo interno costituisce lo strato intermedio del gruppo dei muscoli larghi dell'addome, trovandosi frapposto tra il trasverso dell'addome, che decorre al di sotto, e l'obliquo esterno che decorre al di sopra.

Dal bordo della cresta iliaca le sue fibre si dirigono obliquamente a ventaglio verso il bordo inferiore delle ultime tre coste. Contraendolo unilateralmente flette e ruota lateralmente il busto dal proprio lato. Una contrazione bilaterale determina una flessione del tronco sul bacino, in sinergia con i retti. È tra i principali responsabili nella retroversione del bacino, quindi utile nel correggere situazioni lordotiche della zona lombare.

Muscolo obliquo esterno

Il muscolo obliquo esterno è il più superficiale dei muscoli larghi dell'addome. Le sue digitazioni prendono origine dalle ultime 8 coste, dirigendosi obliquamente in avanti e in basso, terminando con una vasta aponeurosi sulla linea alba (costituendone una parte) e sulla sinfisi pubica.

Le sue fibre decorrono in direzione opposta rispetto a quelle del sottostante obliquo interno. Contraendosi unilateralmente flette e ruota il torace dal lato opposto. Una contrazione bilaterale determina la flessione del busto sul bacino.

Muscolo trasverso

Il muscolo trasverso è il più profondo dei muscoli larghi dell'addome, origina dalle ultime 6 coste con altrettante digitazioni, dall'aponeurosi del muscolo sacrospinale, dal bordo interno della cresta iliaca, e dal legamento inguinale. 
È rivestito superiormente dal muscolo obliquo interno. Ha la funzione di contenere i visceri, di spingere il diaframma verso l'alto nell'espirazione forzata e di aumentare la pressione addominale.

Molti autori lo definiscono come "corsetto contenitivo" proprio per queste sue importanti funzioni. Allenando gli addominali, gli esercizi di torsione dovranno effettuarsi col bacino bloccato.

Ileo psoas

L'ileo psoas comunemente detto, è rappresentato dal muscolo grande psoas e dal muscolo iliaco.

Il muscolo iliaco è situato all'interno della pelvi, con inserzioni prossimali nella fossa iliaca e sulle ali del sacro, le sue fibre confluiscono in basso per fondersi con quelle dello psoas, trovando infine inserzione sul piccolo trocantere del femore. L'iliaco è innervato da alcune radici del nervo femorale.

Lo psoas, o per meglio dire il grande psoas, è un muscolo potente, localizzato nella cavità addominale, dove origina dai margini delle vertebre e dei dischi intervertebrali, a partire dalla dodicesima vertebra toracica e sino alla quinta vertebra lombare. Come già indicato, trova inserzione, dopo essersi fuso con l'ileo, sul femore.

È innervato dal nervo femorale e, la sua azione, è quella di flessore dell'articolazione dell'anca. La distribuzione delle sue fibre è paritetica con un 50% di fibre resistenti (di tipo I) e il 50% di fibre rapide di tipo glicolitico (IIb). L'ileo psoas è alla base di situazioni lordotiche. Pur essendo localizzabile a livello della cavità addominale, la sua trattazione in questo ambito è relativa a ben altre ragioni. Questo muscolo è uno dei principali beneficiari di alcuni esercizi ritenuti erroneamente per gli "addominali bassi" (definizione tanto diffusa quanto assolutamente errata e priva di senso) che, per la loro caratteristica, o per una errata esecuzione, stimolano l'ileo-psoas aumentandone il trofismo e conseguenti atteggiamenti iperlordotici.

L'iperlordosi, indotta dall'accorciamento dell'ileopsoas e dei flessori dell'anca, può cagionare situazioni di dolore localizzato che vanno prevenute o corrette con adeguati esercizi volti alla stimolazione della parete addominale e della muscolatura glutea, e con adeguati esercizi di allungamento per l'ileopsoas e per gli estensori del tronco. Questi accorgimenti portano in retroversione il bacino garantendo una corretta postura, l'attenuamento e poi la scomparsa dei dolori lombari.

I retti addominali non hanno inserzione sugli arti inferiori, ma sul pube, quindi ruotano verso l'alto il bacino. Nell'esecuzione di esercizi per la parete addominale occorrerà prestare grande attenzione alla corretta esecuzione, al fine di focalizzare il lavoro solo alla regione addominale e non sui flessori dell'anca.

Eseguendo, ad esempio, esercizi dalla posizione supina che prevedono la flessione degli arti inferiori, non ha senso (oltre ad essere controproducente) partire con gli arti rasenti al suolo, sarà invece opportuno iniziare con un'angolazione, rispetto al piano d'appoggio, di almeno 30°, tale da inibire la stimolazione dell'ileo-psoas.

Per contro, se gli arti restano a terra e si flette il tronco, è sufficiente creare un angolo di 30° fra schiena e piano d'appoggio. Proseguire il lavoro raggiungendo con i gomiti le ginocchia ha significato allenante per i flessori dell'anca, non per gli addominali. Altrettanto importante sarà mantenere la regione lombare bene aderente al suolo, senza inarcare la schiena durante l'esercizio.

Leggi anche: "Addominali: quando allenarli e quali esercizi scegliere?".

A quali domande risponde questo articolo?

Quali sono i muscoli principali della parete addominale?

I principali muscoli della parete addominale sono il retto dell'addome, l'obliquo interno, l'obliquo esterno, il trasverso e l'ileo psoas.

Qual è la funzione del retto dell'addome?

Il retto dell'addome è responsabile della flessione del tronco, della retroversione del bacino e dell'aumento della pressione addominale durante l'espirazione.

Quali sono le funzioni del muscolo obliquo interno?

Il muscolo obliquo interno contribuisce alla flessione del tronco, alla rotazione laterale del busto e alla retroversione del bacino, stabilizzando la zona lombare.

Come evitare l'iperlordosi durante l'allenamento degli addominali?

Per evitare l'iperlordosi, è importante eseguire correttamente gli esercizi addominali mantenendo il bacino in retroversione e la zona lombare aderente al suolo.

Perché l'ileo psoas viene coinvolto negli esercizi per gli addominali bassi?

L'ileo psoas viene spesso stimolato erroneamente durante gli esercizi per gli addominali bassi, causando iperlordosi e dolori lombari se non eseguiti correttamente.

Riassunto

Parete addominale: Composta dal retto dell'addome, obliquo interno, obliquo esterno, trasverso e ileo psoas, garantisce stabilità, postura e funzionalità respiratoria.

Retto dell'addome: Flette il tronco e ruota il bacino in retroversione. È fondamentale per una corretta postura e nella respirazione.

Obliqui: L'obliquo interno ruota il busto dal proprio lato, mentre l'obliquo esterno lo ruota dal lato opposto. Agiscono in sinergia con il retto per flettere il tronco.

Trasverso: Considerato un "corsetto contenitivo", stabilizza i visceri e partecipa all'espirazione forzata.

Ileo psoas: Coinvolto erroneamente negli esercizi per gli addominali bassi, se non correttamente eseguiti può causare iperlordosi e dolori lombari.

Bibliografia

  1. A scuola di fitness
    ; Ed. Calzetti e Mariucci;
  2. Chinesiologia applicata per fitness e bodybuilding
    A. Umili
  3. La forza muscolare. Aspetti fisiologici ed applicazioni pratiche
    Bosco Carmelo
  4. Biomeccanica degli esercizi fisici. Dalla preparazione atletica sportiva al fitness
    Stecchi Alfredo

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