È proponibile, principalmente, a livello giovanile, nella fascia d'età compresa fra gli 11/15 anni.
Questo per poter sfruttare anche le caratteristiche di sviluppo fisico, tecnico e mentale del soggetto.
Nel contropiede, sono racchiusi diversi elementi quali il palleggio, il passaggio, il cambio di direzione e velocità. Il maggior merito del contropiede indifferenziato è nel coinvolgimento di tutti i giocatori ognuno dei quali può prendere il rimbalzo, palleggiare, passare, senza distinzioni di ruolo.
È tipico di atleti più evoluti o comunque con un bagaglio tecnico-tattico maggiore.È detto differenziato perché ogni giocatore ha un ruolo preciso nella sua esecuzione.
Il play-maker spesso riceve e conduce il contropiede in palleggio; la guardia può ricevere l'apertura alternativa qualora il play-maker fosse anticipato; ali corrono ad occupare rapidamente le loro fasce di responsabilità; pivot è il principale rimbalzista, successivamente si pone come rimorchio. La sua esecuzione comporta una apertura, una conduzione; la conclusione immediata; una conclusione secondaria.
Nell'eventualità di un insuccesso, anche in seguito ad un contropiede secondario, si procede con continuità offensiva non consentendo un ottimale assesto alla squadra avversaria.
Nelle fasce propaganda ed allievi la conclusione del contropiede dovrebbe essere solo di tipo primario. Il contropiede secondario, propedeutico al gioco da parte di tutti e 5 gli atleti, sarà utilizzato a partire dai cadetti.
La difesa del contropiede deve essere sferrata prima che l'attacco avanzi eccessivamente, quindi la sua forza sarà la rapidità (un'azione di contropiede si conclude in pochi secondi) con la quale si ostacola l'attacco. Il ritardo inflitto consente il recupero ai compagni.