Come stimolare il testosterone - parte prima

Di Nicola Sacchi

Fino a che punto gli stimolanti di testosterone possono essere importanti per un atleta? Risulta essenziale per chi pratica attività sportiva stimolare la produzione di questo ormone? Analizziamo nel dettaglio i diversi elementi.

Il testosterone è l’ormone anabolico per eccellenza. Grazie alla sua azione ogni atleta aumenta la forza e la massa muscolare, fattori importanti per migliorarsi in molte discipline sportive ed ovviamente per i body builder che mirano proprio a questo. Il testosterone è prodotto naturalmente nel corpo umano in quantità limitate. L’allenamento anaerobico ad alta intensità (sollevare pesi, corse di velocità ecc.) aumenta in parte la produzione endogena di questo ormone.

Ovviamente il doping, in particolare i farmaci anabolizzanti, mirano ad aumentare i livelli di questo ormone in maniera abbondantemente sovrafisiologici (fino a 100 volte i livelli naturali). Negli ultimi anni però le aziende che producono integratori per sportivi hanno sviluppato la ricerca di sostanze naturali che potessero effettivamente contribuire ad innalzare i livelli di testosterone. Così nel corso degli ultimi anni sono fioriti tra gli scaffali dei negozi di integratori numerosi nuovi prodotti con questo fine che vantavano effetti non sempre supportati dalla ricerca scientifica. Gli estratti d'erbe in particolare stanno assumendo un'importanza sempre maggiore in questa direzione. Alcuni estratti d'erbe danno un effettivo beneficio, purtroppo però molte aziende a volte vantano poteri assurdi per i loro prodotti contenenti erbe, facendo così perdere la fiducia del consumatore anche nei prodotti validi.

β-ecdisterone

Il β-ecdisterone è un ormone degli invertebrati che ne controlla la muta, la crescita e la differenziazione cellulare. È anche un fitosterolo prodotto da diverse piante come la Maca (Lepidium meyenii), la suma (Pfaffia paniculata) e la Vaga cyanotis. Questa sostanza è anche ottenibile facilmente per sintesi organica.

Anche se i mammiferi non producono questo ormone sembra che abbia attività anche su di loro. Non vi è ancora molta chiarezza su ciò, però diversi studi sono stati fatti e l’ecdisterone sembra avere effetto positivo sulla costruzione di massa muscolare (con azione paragonabile a quella degli anabolizzanti), sulla sintesi proteica, sulla sintesi di glicogeno, sull’attività epatica, sul metabolismo lipidico e sulla modulazione del sistema immunitario in diversi animali, ma non ci sono ancora ricerche sull’uomo. Attualmente gli studi disponibili sono ancora pochi per esprimere pareri conclusivi, tuttavia per il momento non è possibile considerare questa sostanza attiva sull’uomo.

Integrazione nello sport

Attualmente il mercato degli integratori produce numerosi prodotti a base di ecdisterone con lo scopo di favorire la crescita muscolare e di migliorare le prestazioni fisiche. Tuttavia non ci sono studi sull’uomo in grado di dimostrare queste proprietà, pertanto viene da chiedersi come mai, se queste aziende sono così convinte delle potenzialità di questa sostanza, non svolgano ricerche sull’uomo per dimostrare l’efficacia dei loro prodotti.

Crisina (Chrysin)

La crisina attraverso il principio attivo 5,7 diidrossiflavone è in grado di inibire l'enzima aromatasi, l'enzima che converte gli ormoni androgeni in estrogeni. Questa azione in teoria garantirebbe più testosterone a disposizione, ma nessuno studio ha ancora verificato se ci siano o meno benefici da un punto di vista atletico. Anche se teoricamente dovrebbe avere una sua efficacia non è possibile affermare con certezza che usando estratti di questa pianta sia possibile ottenere incrementi di massa muscolare. La conversione di testosterone in estrogeni è alquanto limitata pertanto una variazione di questo parametro non necessariamente garantisce gli effetti anabolici sperati.

Integrazione nello sport

Viene usata, a volte in associazione con altri prodotti fitoterapici, da body builder e altri atleti che cercano l’incremento della propria massa muscolare, ma attualmente nessuno studio può confermare questa ipotesi.

Fieno greco (trigonella foenum graecum)

Il fieno greco è un ottimo adattogeno con funzioni anticataboliche e antinfiammatorie naturali. I componenti del suo fitocomplesso sono utilizzati in menopausa, andropausa, vengono usati nella medicina tradizionale durante la convalescenza e per favorire l’aumento ponderale. Il fieno greco favorisce la sintesi ormonale naturale nel nostro organismo. Viene studiato come possibile trattamento per combattere il diabete in quanto i suoi componenti aumentano la sensibilità all’insulina e promuovono il rilascio della stessa. Fra i componenti attivi sono state individuate le saponine furostanoliche, in grado anche di abbassare i livelli plasmatici di colesterolo. La più importante saponina isolata nel fieno greco è la diosgenina.

Contiene inoltre la Fenugrecina, estere peptidico di una sapogenina steroidea con azione ipoglicemizzante, antiflogistica e cardiotonica. Le saponine furostanoliche possiedono attività immunostimolanti e stimolanti dell’ormone LHRH che favorisce il rilascio di testosterone e la spermatogenesi.

Ciò dovrebbe comportare, ma non è ancora stato dimostrato, un effetto positivo sull’incremento della massa magra, nel mantenimento di alti livelli di performance e nell’incremento della libido. È stato invece dimostrato che favorisce il rilascio di GH.

Alcuni studi condotti sugli animali dimostrano come il fieno greco sia in grado di aumentare la resistenza negli sforzi di endurance, È quindi un eccellente tonico e ricostituente, specie se usato nelle anemie e nelle convalescenze e viene utilizzato perchè stimola il pancreas e rafforza i tessuti muscolare ed osseo. Inoltre l’elevato contenuto di 4-idrossi-isoleucina ne fa un forte stimolante per il rilascio d’insulina tanto da essere studiato come coadiuvante nel trattamento del diabete. Però la reale efficacia nel promuovere il rilascio di testosterone è ancora da dimostrare.

Integrazione nello sport

Il fieno greco è utilizzato dagli atleti per promuovere il rilascio di ormoni anabolici (GH, testosterone ed insulina) e per favorire la crescita muscolare.

Reali benefici in termini di crescita muscolare non sono ancora confermati dalla letteratura scientifica, tuttavia le premesse lasciano ben sperare.

Uno studio (Poole) condotto su atleti mostra che la supplementazione con fieno greco per 8 settimane favorisce il dimagrimento e aumenta la forza. Questa ricerca necessita di ulteriori conferme, tuttavia è sicuramente significativa in quanto tratta atleti già allenati.

Alcuni studi sui ratti mostrano che estratti di fieno greco aumentano le capacità di endurance in prove di nuoto forzato. Ovviamente queste proprietà devono essere ancora dimostrate sull’uomo, ma le premesse sono sicuramente positive.

Dosaggio

500 mg 1 o 2 volte al giorno per alcune settimane.

Long jack (Eurycoma longifolia)

Il long jack o Eurycoma longifolia è una pianta utilizzata nella medicina tradizionale come afrodisiaco, anti-aging e per curare l’infertilità.

Studi su animali mostrano che questa pianta aumenta la produzione di testosterone ed il numero di eiaculazioni.

Tuttavia i risultati che evidenziano un significativo incremento di testosterone sono ottenuti attraverso la somministrazione di un dosaggio a dir poco pazzesco (200 mg/kg di peso), decisamente inattuabile sull’uomo. Infatti i pochi studi sull’uomo mostrano solamente la capacità di migliorare fertilità e spermatogenesi. Sembra che l’azione biochimica degli alcaloidi contenuti in questa pianta sia di aumentare la conversione di pregnenolone in testosterone. Uno studio (Qinna) mostra che l’associazione dell’eurycoma con ginseng, centella asiatica ed Epimedium grandiflorum, sembra particolarmente efficace nel promuovere l’erezione in animali.

L’estratto di questa pianta ha dimostrato in alcuni studi su animali di favorire anche la crescita muscolare.

Attualmente il long jack è studiato anche per possibili proprietà anticancro, citotossiche, antibatteriche ed antimalariche.

Integrazione nello sport

Il long jack è usato da body builder ed atleti di forza per aumentare la massa muscolare. L’unico studio sviluppato sino ad ora evidenzia un effettivo incremento della massa magra in seguito alla supplementazione con l’eurycoma. Ovviamente ulteriori studi devono essere condotti per confermare questa proprietà.

Dosaggio

100/400 mg al giorno, tuttavia ad oggi in Italia l’estratto di questa pianta non può essere usato come integratore alimentare.

Maca (Lepidium meyenii)

Le proprietà che hanno di recente reso famosa la maca anche nel mondo occidentale sono principalmente quelle rivolte all’incremento della libido. Queste proprietà sembrano derivare dalla capacità dei fitosteroli contenuti nella maca di normalizzare la presenza degli ormoni steroidei prodotti naturalmente dal nostro corpo (testosterone, progesterone, estrogeni), prevenendo in tal modo tutti i graduali cambiamenti e gli squilibri che intercorrono con il progredire dell’età.

In realtà gli studi sino ad ora condotti evidenziano che questo fitoestratto non altera i livelli di tali ormoni se questi sono già nella norma ma soltanto in caso di disordini o disfunzioni degli stessi (menopausa, andropausa ecc.).

Contiene β-ecdisterone. Il β-ecdisterone come detto precedentemente è una sostanza con attività ormonale negli invertebrati, in particolare promuove la crescita e la differenziazione cellulare degli insetti. Questa sostanza ha dimostrato inoltre di avere effetto sull’osteogenesi dei ratti e sulla spermatogenesi di diverse specie animali, ma solo pochi studi dimostrano attività sull’uomo e attualmente si limitano ad evidenziare un’azione benefica sulla spermatogenesi, mentre alcune ricerche mostrano proprio l’inefficacia nel promuovere incrementi di testosterone, forza, perdita di grasso ed incremento di massa muscolare. Le aziende che vendono prodotti a base di questa pianta sostengono senza evidenti prove che la maca sembra avere effetto positivo sulla costruzione del tessuto muscolare e nel mantenimento di buoni livelli di performance.

Integrazione nello sport

La maca viene utilizzata dagli sportivi per le sue presunte capacità di stimolare la produzione di testosterone. Tuttavia i pochi studi sull’uomo condotti sino ad ora dimostrano che questa pianta non possiede queste particolari proprietà e tanto meno non è in grado di incrementare la massa muscolare, di conseguenza il suo utilizzo in campo sportivo allo stato attuale delle conoscenze è assolutamente inutile.

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