Piede piatto: trattamento preventivo e conservativo nei bambini

Di Fabio Marino

Quali sono i migliori esercizi, i migliori sport e le migliori scarpe per evitare i piedi piatti? Le migliori pratiche preventive e conservative per evitare l'insorgenza della malattia

Il piede piatto rappresenta una tappa evolutiva dello sviluppo destinata a risolversi spontaneamente con la crescita nella stragrande maggioranza dei casi e quindi gli interventi, specie quello chirurgico, debbano essere considerati come l'eccezione e non la regola e limitati a quei pochi casi in cui oltre alla deformazione vi siano anche dolore e limitazione funzionale.

Il trattamento conservativo o preventivo si avvale di esercizi che vadano a determinare un rafforzamento delle strutture muscolari, specie della muscolatura cavizzante (peroneo lungo e breve, tibiale posteriore e flessori delle dita e dell'alluce), oltre alla stimolazione della funzione propriocettiva e di equilibrio del piede. Il piede piatto va considerato infatti come una malattia tipica del progresso e della civilizzazione, la diretta conseguenza del camminare continuamente su superfici piane e dure o con calzature strette e rigide.

Recenti studi hanno messo a confronto bambini occidentali con quelli indiani o africani. Il risultato della ricerca è che i bambini che camminavano scalzi su superfici non lisce (sabbia, erba, terra) sviluppavano piedi più sani di quelli che usavano scarpe correttive e plantari. Questo perché camminare a piedi nudi permette un lavoro di elaborazione, informazione e attivazione dei muscoli dei piedi che viene quasi annullato con la scarpa.

La funzione propria del piede quale organo sensoriale e "conoscitivo" è ancora più manifesta ed evidente nei neonati: basti osservare come essi tendano continuamente ad afferrare i loro piedi, a portarli alla bocca, a muoverli continuamente. Il piede è quindi uno strumento conoscitivo fondamentale fin dalle prime fasi di vita dell'uomo ma che tuttavia per le abitudini moderne, fra tutte quella dell'utilizzo di calzature, tende a perdere col tempo questa sua naturale funzione.

È tuttavia necessario evitare che i bambini camminino scalzi dovunque. A differenza di quanto si credeva, è salutare camminare scalzi solo su superfici morbide, che si arrendono facilmente all'impronta del piedino. Infatti, superfici troppo rigide, come il pavimento di casa, ad esempio, non fanno altro che accentuare il piattismo.

Gli esercizi migliori per evitare il piede piatto

Gli esercizi di rinforzo muscolare possono prevedere:

  • Camminate sulle punte, sui talloni, sul margine esterno del piede e in successione con tallone-esterno-punta-saltello (rieducazione del cammino)
  • Camminare a piedi nudi su superfici irregolari, come giardini o sabbia, evitando di "imprigionare" continuamente il piede del bambino all'interno della scarpa
  • Passare alternativamente e in maniera lenta dall'appoggio sui talloni a quello sulle punte dei piedi e viceversa
  • Afferrare piccoli oggetti fra i piedi o con le dita e inserirli all'interno di un cerchio o passarli da un piede all'altro
  • Stropicciare un asciugamano a terra con le dita e la pianta del piede
  • Incoraggiare il bambino a muoversi quanto più possibile, saltare, correre, giocare rappresentano sempre la terapia più efficace e "sopportata" dal bambino, ricordando che l'obesità è un fattore che si correla sovente al piattismo

Per lo sviluppo della funzione propriocettiva del piede di ausilio sono esercizi di equilibrio in appoggio monopodalico o bipodalico su tavolette o panche oscillanti, su tappetino morbido o strumenti per l'equilibrio quali il bosu.

Gli sport migliori per evitare il piede piatto

Per favorire lo sviluppo del piede in modo corretto bisogna puntare sull'attività fisica consigliando la pratica di sport che richiedono una grande sollecitazione motoria ma anche propriocettiva del piede come le arti marziali, la danza, la ginnastica artistica e l'atletica.

Le scarpe migliori per evitare il piede piatto

Anche l'uso di una calzatura ideale è molto importante per consentire un perfetto sviluppo della muscolatura del piede. Le caratteristiche ideali sono rappresentata da:

  • Una punta ampia ed alta in modo da non ostacolare in alcun modo le dita nei movimenti
  • Una suola morbida, in cuoio o in pelle, che a livello del famice, cioè dell'articolazione metatarso-falangea, deve potersi flettere notevolmente, arrivando a piegarsi a circa 90° con la semplice pressione della mano
  • Posteriormente ed ai lati dovrebbe esserci un contrafforte rigido per mantenere in asse il calcagno durante l'appoggio al suolo. Sono da evitare le scarpe prive di questi contrafforti, come ad esempio quelle in tela
  • L'altezza della scarpa non dovrebbe ostacolare il libero movimento dell'articolazione della caviglia. Al massimo sarà fornita di un gambaletto morbido che non superi il malleolo per evitare che il bambino la sfili con troppa facilità
  • Da evitare le scarpe totalmente sprovviste di tacco, l'altezza nei primi anni non dovrà comunque superare i 10mm, e limitato l'utilizzo delle pantofole