Come abbiamo dunque detto il grasso corporeo viene accumulato in maniera diversa se chi ingrassa è un uomo o una donna.
Per questo abbiamo un'obesità androide, tipica dell'uomo dove il grasso si accumula specialmente nel collo, nella nuca, nelle spalle, nel torace e nella zona addominale superiore, e abbiamo un'obesità ginoiede dove l'accumulo è a carico dei fianchi, glutei, cosce e addome inferiore. Ne esce fuori la caratteristica forma a mela dell'uomo obeso (a) e a pera della donna obesa (b). (Vague et al., 1956).
La differente distribuzione di grasso nei due sessi non è stata chiarita fino in fondo (Santosa, Jensen, 2008), un potente ruolo comunque è svolto dagli ormoni sessuali che svolgono un'azione di controllo nella distribuzione di grassi. Questo è anche provato dal fatto che variazioni nei livelli di ormoni sono accompagnate da cambiamenti nella distribuzione del grasso corporeo, come nel caso delle donne dopo la menopausa, le quali tendono ad aumentare il tessuto adiposo addominale viscerale (Gambacciani et al., 1997).
L'enzima che consente al grasso di depositarsi nel tessuto adiposo è la lipasi lipoproteica (lipoproteinlipasi LPL) presente sia nei maschi che nelle femmine, in parte controllato dagli ormoni sessuali (Costabile et al., 2007). Grandi quantità di estrogeni facilitano l'accumulo di grasso specialmente nella parte inferiore del corpo. L'accumulo di grasso nella parte inferiore è anche determinato da una maggiore attività delle LPL nel tessuto adiposo femorale femminile (Santosa, Jensen, 2008).
Comunque sia, nonostante la regola generale, la distribuzione del grasso in entrambi i sessi varia a seconda dei vari periodi della vita. Nei bambini di ambo i sessi il tessuto adiposo non presenta particolari differenze.
Il grasso sottocutaneo è maggiore rispetto a quello viscerale. Dopo i 12 anni nei maschi tende ad aumentare quello viscerale.
In età adulta, infatti, il tessuto adiposo viscerale risulta maggiore nell'uomo rispetto alla donna, mentre il tessuto adiposo sottocutaneo è maggiore nella donna piuttosto che nell'uomo. Il tessuto adiposo totale risulta essere maggiore nelle donne rispetto agli uomini.
Con l'aumentare dell'età gli uomini tenderanno ad aumentare il tessuto adiposo viscerale e a diminuire il sottocutaneo. Le donne, che invece avranno percentuali di tessuto adiposo viscerale basse fino ai 26 anni, tenderanno ad aumentarle dopo i 30 anni e specialmente dopo la menopausa a causa di un'alterazione della concentrazione degli ormoni sessuali associati alla menopausa stessa (Wei Shen et Al., 2009).
Comunque sia, l'accumulo di grasso a livello addominale viscerale anche nelle donne, può essere causato da abitudini e stili di vita scorretti. Infatti, il fumo di sigaretta (Canoy et al., 2005), il consumo elevato di alcool (Wannamethee et al., 2005) e di cibo spazzatura, un'alimentazione irregolare con lunghi periodi di digiuno o con eccessivo consumo di carboidrati e grassi animali, può far crescere esponenzialmente i depositi di tessuto adiposo addominale viscerale; ma un altro importante fattore è lo stress.
Infatti sotto stress ed a determinati stati di umore possono essere prodotti i neuropeptidi, sostanze chimiche secrete in modo continuo dal cervello. Uno di questi è il neuropeptide y NPY, responsabile dell' aumento di grasso e della circonferenza del girovita. Questo neuropeptide è una sostanza fondamentalmente proteica e ha la funzione di regolare lo stimolo dell'appetito ma anche di stimolare il tessuto adiposo addominale viscerale ad assimilare nuovi grassi. Esso è rilasciato dai nervi del sistema nervoso simpatico e agisce sui suoi recettori a livello del tessuto adiposo favorendo la proliferazione e la differenziazione di nuovi adipociti. Lo stress attiva dunque il NPY favorendo l'accumulo di grassi nell'addome (Zofia Zukowska et al., 2007).
Ma lo stress è responsabile anche della produzione di cortisolo dalle ghiandole surrenali; il cortisolo permette di accumulare grasso a livello addominale viscerale in modo che possa essere usato per reagire alle situazioni di stress con l'attacco o la fuga. Se non reagiremo in questo modo, avremo un accumulo di grassi continuo ad ogni fattore stressante (Elissa et al., 2000). Il motivo perché alcune persone anche dello stesso sesso tendono ad accumulare maggiormente grasso in un determinato distretto corporeo, rispetto ad altre persone che tendono ad accumularne in un altro, è ancora da chiarificare, probabilmente risale a fattori genetici ed ereditari iscritti nel DNA.
Un ruolo in questo senso è svolto anche dalle lipoproteine lipasi LPL, che tra le varie funzioni hanno quella di immagazzinare grasso negli adipociti dei vari distretti corporei, sembrerebbe che proprio dove l'attività delle LPL sia maggiore, lì vi sarà un maggiore accumulo di grasso (Santosa, Densen, 2008), (Costabile et al., 2007).