Il volume di distribuzione (Vd) è l'ipotetico volume di liquido in cui è disperso il farmaco. Una volta somministrato, si distribuisce potenzialmente in uno qualsiasi dei tre compartimenti, funzionalmente distinti, di acqua:
Tuttavia raramente un farmaco si associa con uno solo dei componenti acquosi dell'organismo.
Le molecole dei farmaci possono legarsi alle proteine plasmatiche divenendo, di fatto, inattive, poiché è solo il farmaco libero in grado di raggiungere i siti bersaglio stimolando una risposta, La proteina cui spesso si legano è l'albumina. Tale legame è reversibile e può avere bassa capacità o alta capacità, quest'ultima soprattutto per quei farmaci che sono idrofobi o rappresentano acidi deboli. Tali informazioni divengono significative soprattutto nel caso di somministrazione di più farmaci con differente affinità per l'albumina. Tali farmaci possono infatti competere per i siti di legame causando concentrazioni di farmaco libero e attivo differenti dal previsto. Tale meccanismo è, di fatto, una delle maggiori cause di interazione tra farmaci.
Nella maggior parte dei casi, i farmaci, sono eliminati per biotrasformazione, o per escrezione. Il sito del metabolismo è prevalentemente il fegato, pur esistendo farmaci specifici che vengono trasformati in altri tessuti e, altri ancora, che sono somministrati in forma inattiva (profarmaci) attivata dalla metabolizzazione stessa.
Le trasformazioni sono catabolizzate da enzimi e, nella maggiorparte dei casi, risponde alla formula di Michaelis-Mente, pertanto la velocità del metabolismo è direttamente proporzionale alla concentrazione di farmaco libero. Nel caso di farmaci definiti di ordine zero (es. acido acetil salicilico) le cui dosi sono molto grandi, l'enzima viene saturato e la velocità del metabolismo è costante nel tempo.
Con un'infusione endovenosa continua,la velocità d'ingresso del farmaco nell'organismo è costante generalmente, data un'unità di tempo, l'eliminazione di farmaco è costante. In altri casi, la sua eliminazione, è dipendente dalla concentrazione plasmatica del farmaco.
Dopo l'infusione del farmaco, la sua quantità nell'organismo cresce, fin tanto la quota eliminata bilancerà la quota in ingresso. All'interrompersi dell'infusione la concentrazione plasmatica del farmaco declina raggiungendo lo zero. Talvolta è necessario effettuare una somministrazione maggiore, definita dose di carico, seguita da infusioni minori per il mantenimento.
La somministrazione di un farmaco a dosi fisse è senza dubbio più pratica rispetto all'infusione continua. Ma ciò determina una fluttuazione percentuale nel tempo. La concentrazione plasmatica di un farmaco oscilla intorno ad un valore medio, l'uso di dosi più piccole ed intervalli più brevi riduce l'ampiezza delle oscillazioni. La maggior parte dei farmaci è assunta per via orale e possono essere assorbiti lentamente, al contrario delle somministrazioni endovenose. Quindi la concentrazione di farmaco è influenzata, oltre che dalla velocità di eliminazione, anche dalla velocità di assorbimento.
Il volume di distribuzione rappresenta l'ipotetico spazio corporeo in cui un farmaco si disperde dopo la somministrazione, influenzando la sua concentrazione nei vari compartimenti dell'organismo.
Il legame alle proteine plasmatiche, in particolare all'albumina, determina la frazione di farmaco attivo disponibile, poiché solo la forma libera può esercitare l'effetto terapeutico.
Il metabolismo epatico modula l'attività e l'eliminazione dei farmaci, influenzando la loro efficacia e durata d'azione.
L'articolo esamina l'azione farmacologica, concentrandosi su concetti fondamentali come il volume di distribuzione, il legame alle proteine plasmatiche e il metabolismo epatico. Il volume di distribuzione indica lo spazio corporeo in cui un farmaco si disperde, influenzando la sua concentrazione nei vari compartimenti. Il legame alle proteine plasmatiche, soprattutto all'albumina, determina la quantità di farmaco attivo disponibile, poiché solo la forma libera può esercitare l'effetto terapeutico. Il metabolismo epatico modula l'attività e l'eliminazione dei farmaci, incidendo sulla loro efficacia e durata d'azione.