Propedeutica alla danza: obiettivi didattici e pedagogici

Di Eliane Arditi

La danza apporta enormi benefici, e la pratica fin da bambini grazie ai corsi di "propedeutica alla danza" è funzionale al conseguimento di obiettivi di natura didattica e pedagogica. Articolo di Eliane Arditi tratto dal libro "A piccoli passi verso la danza"

La locuzione "propedeutica alla danza" racchiude in sé elementi diversi da sviluppare che, se affrontati utilizzando una programmazione attenta e finalizzata agli obiettivi che si vogliono raggiungere, creeranno le basi per lo studio futuro della danza classica.

Per preparare un percorso didattico bisognerà innanzitutto porsi una semplice domanda: quali sono gli elementi formativi che, inseriti con logica e gradualità, faranno sì che il giovane allievo sarà sufficientemente preparato ad affrontare lo studio della danza classica?
Solo un insegnante con una solida preparazione accademica sarà in grado di analizzare attentamente gli elementi di base della danza e, procedendo a ritroso, programmare un percorso di studio che tenga conto dell’obiettivo finale.

Lo studio della propedeutica alla danza, se eseguito con attenzione, produrrà nei giovani allievi benefici di varia natura: fisici, artisticipedagogici.
Il bambino verrà cosi accompagnato alla scoperta del proprio corpo, delle varie possibilità di spostamento nello spazio, della coordinazione e del magico connubio fra musica e movimento.

Gli obiettivi del percorso didattico e pedagogico che l’insegnante dovrà sempre aver presente nei quattro o cinque anni di propedeutica sono vari e tutti fondamentali.

Obiettivi didattici

  • Conoscenza delle parti del proprio corpo e delle caratteristica motorie, potenziamento del tono muscolare e sviluppo dell’elasticità ed estensione;
  • Coordinazione;
  • Utilizzo dello spazio;
  • Il salto e la dinamica;
  • Educazione musicale;

Obiettivi pedagogici

  • Capacita di attenzione, ascolto e concentrazione;
  • Memorizzazione;
  • Disciplina, tenacia e pazienza;
  • Rafforzamento della personalità;
  • Capacità di rapportarsi alla dinamica di gruppo e collaborare;

Come si può constatare da questo sintetico elenco, alcuni punti riguardano la formazione fisica, altri l’aspetto coreutico-artistico ed altri ancora la formazione individuale del carattere, la socializzazione e il rispetto degli altri.

Per formazione fisica si intende un lavoro sul corpo che, attraverso esercizi con finalità precise di preparazione alla danza, struttura il corpo del futuro allievo ballerino.

Un fisico ben strutturato ma incapace di muoversi nello spazio scoprendo il piacere del legame fra musica e movimento, sarà un fisico da ginnasta ma non da futuro ballerino. La dinamica, la fluidità, la morbidezza, la coordinazione, la tenuta e il respiro renderanno i movimenti armoniosi e danzanti.

L’attenzione necessaria per poter afferrare le indicazioni dell’insegnante e mandare così comandi mirati al corpo, va da subito guidata, senza lasciar spazio alla distrazione. Al bambino dovrà essere spiegato che il suo corpo ubbidisce solo ai suoi comandi e perciò egli deve innanzi tutto ascoltare e capire le indicazioni dell’insegnante per poter, in seguito, eseguire correttamente.

Il bambino dovrà inoltre sviluppare la memoria e imparare gradualmente a ricordarsi piccole sequenze.
Con lo studio della propedeutica si impara che la costanza e la tenacia sono fondamentali per raggiungere obiettivi che sembrano irrealizzabili. Il bambino impara che nulla si ottiene senza impegno e fatica e che, nello studio della propedeutica, così come nella danza, i successi non sono immediati.
Le piccole conquiste, frutto di un costante lavoro e impegno, sono più gratificanti e rafforzano il carattere.

All’interno di un gruppo, l’allievo prenderà coscienza d’occupare uno spazio che non deve creare disturbo allo spazio del compagno, imparando a mantenere le distanze fra gli altri e a muoversi senza intralciare il percorso degli altri.

Articolo tratto dal libro: A piccoli passi verso la danza, edizioni NonSoloFitness

L'articolo è tratto dal libro A piccoli passi verso la danza, scritto a quattro mani da Eliane Arditi, ballerina nel corpo di ballo del Teatro alla Scala, e da Omar De Bartolomeo, dal 2007 è medico della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano 

A piccoli passi verso la danza