Obiettivo principale di un nuotatore, soprattutto nel caso di competizione agonistica, è ridurre considerevolmente i tempi di percorrenza delle distanze di gara.
Valutare il grado di prestazione del nuotatore è un compito relativamente semplice, attuabile mediante la somministrazione di appositi test.
Fra i test maggiormente noti, riportiamo il Test sui 100 metri attivati, ed il Test della velocità critica.
È stato ideato dal Prof. Conconi, ed è volto a valutare lo stato dei meccanismi di liberazione energetica di tipo anaerobico.
La sua applicazione prevede di far percorrere all'atleta 150 metri a velocità estremamente moderata, 50 metri a velocità sostenuta, ma entro la soglia anaerobica,
e 100 metri alla massima velocità sostenibile dal nuotatore.
Al termine della prova, occorrerà valutare il tasso di acido lattico ematico con un prelievo. In alternativa, tenuto conto dei 100 metri finali, percorsi alla massima velocità, sarà possibile valutare la discrepanza nei tempi richiesti per effettuare la prima metà della prova (50 metri), rispetto alla seconda metà (gli altri 50 metri) della prova.
Se la concentrazione di acido lattico rilevata risulterà adeguatamente bassa, o se il divario in tempo fra le due unità di 50 metri risulta modesto, le potenzialità anaerobiche dell'atleta sono a ottimi livelli.
Il test della velocità critica, consente di valutare quali meccanismi sono intervenuti nel migliorare le prestazioni atletiche di un nuotatore (es.: miglioramento della tecnica, innalzamento della soglia anaerobica ecc.)
La velocità critica, evidenzia la massima velocità da rispettare, per percorrere lunghe distanze senza acidificare.
L'applicazione del test richiede che un nuotatore percorra distanze progressive, (es. 50 e 400 metri) a velocità sostenuta e con lunghe
pause fra una prova ed un'altra (non meno di 15 minuti direcupero fra le prove).
Verrà naturalmente misurato il tempo impiegato per ciascuna distanza percorsa.
A questo punto, i risultati, saranno inseriti nella formula per il calcolo della velocità critica:
La velocità critica corrisponde alla velocità di soglia anaerobica. Per velocità minori si stanno sfruttano le risorse energetiche di tipo aerobico, per velocità maggiori si inizia ad acidificare per l'uso di fonti anaerobiche.
Con la formula che segue:
Otterremo la distanza lattacida, ossia la distanza percorsa con l'ausilio di fonti anaerobiche.