"Valutare significa attribuire il valore a qualcosa in funzione di uno scopo"
La valutazione si basa su alcune fasi:
I programmi di allenamento della forza si debbono basare sugli interessi, sul livello attuale di efficienza fisica di chi vi partecipa, sulle sue esigenze relative alla salute, sullo stato clinico e sugli obiettivi individuali e, contemporaneamente, rispettare i fondamentali principi scientifici dell'allenamento della forza. Se si determinano i bisogni di ogni partecipante e si applicano i principi scientifici dell'allenamento alla loro elaborazione, si possono realizzare programmi di potenziamento efficaci e sicuri per ogni categoria di persone.
Quando si definiscono i programmi per allenare la forza, è importante considerare il livello attuale di efficienza fisica o la precedente esperienza di questo tipo di allenamento, ovvero quella che viene anche definita età di allenamento di coloro che vi partecipano.
È bene precisare che ogni disciplina sportiva presenta situazioni e fini peculiari e gli scopi della valutazione sono molto differenti a seconda le esigenze dei diversi sport.
Viene definito test ogni procedura, che in condizioni standardizzate e controllate, consente la misura in termini quantitativi o qualitativi di una capacità motoria; nel nostro caso la forza massima.
Il test è uno strumento utilizzato per la valutazione oggettiva di un fenomeno. Esso non deve richiedere necessariamente l'utilizzo di strumenti sofisticati e molto costosi senza che per questo venga sminuita la sua validità.
Il presupposto di ogni controllo efficace dell'allenamento è quello di disporre di valori affidabili di test.
La valutazione funzionale comprende l'identificazione e la definizione del livello individuale delle componenti di una prestazione sportiva.
I test diretti sono tutti quei test che misurano per quanto possibile una grandezza senza nessuna interpolazione.
I test indiretti sono tutti quei test che misurano una grandezza attraverso l'individuazione di uno o più indicatori attraverso un'interpolazione.
Per test massimali si intendono tutti quei test che portano l'atleta al massimo grado di affaticamento; un test per essere tale deve prevedere la massima assimilazione tecnica onde evitare dispersioni di energia.
Per test sub-massimalisi intendono tutti quei test che portano l'atleta ad un grado di affaticamento stimabile intorno all'80 – 85% della sua possibilità massimale e attraverso un calcolo indiretto ci permettono di risalire al massimo rendimento teorico.
Una misurazione corretta si ottiene quando la caratteristica può essere definita chiaramente; si fa uso di strumenti affidabili; si fa uso di procedure standard e gli sperimentatori sono affidabili.
Tale standardizzazione deve riguardare:
Un aspetto dell'allenamento della forza da tempo discusso riguarda i mezzi da utilizzare per allenarsi: "pesi liberi o macchine"? Una scelta appropriata dei mezzi da utilizzare, per questo allenamento, può essere fondamentale se si vuole che questo ottenga dei risultati ottimali. I primi sono rappresentati da bilancieri, manubri, palloni medicinali, peso corporeo e peso corporeo appesantito, cioè da qualsiasi corpo che sia in grado di muoversi liberamente e che costringa chi lo muove a controllare, stabilizzare e dirigere il suo movimento. Per macchine s'intendono, invece, tutti quei dispositivi che applicano una resistenza in modo guidato o limitato. Rispetto ai pesi liberi richiedono un minore controllo, una minore stabilizzazione e una minore direzione del movimento.
Di questo argomento è bene tenere presente due elementi:
Per quanto riguarda il primo punto, sia le macchine sia i pesi liberi possono produrre un incremento della forza. Però la misurazione dell'entità degli incrementi della forza massima, prodotti da un allenamento con resistenze, dipende dal grado di similitudine tra l'esercizio utilizzato per il test di forza e l'esercizio di allenamento.
Si tratta di un aspetto di specificità meccanica. Un ragionevole aspetto, della specificità del test, può essere molto importante quando si cerca di accertare quali siano stati gli incrementi della forza massima.
Per esempio, in alcune ricerche, l'allenamento era dinamico e il test isometrico e ciò, probabilmente, nasconde o riduce qualsiasi incremento nella forza massima.
Esistono numerosi problemi rispetto ad alcuni di questi studi che impediscono ogni conclusione definitiva riguardo al confronto tra le varie modalità di allenamento, che vanno dalla mancanza di test specifici all'uso di protocolli diversi e allo scarso numero di soggetti esaminati.
Vi sono poi osservazioni accurate che dimostrano che le abilità motorie, necessarie per allenarsi con i pesi liberi, possono aumentare il controllo dei movimenti e le capacità generali di coordinazione, in maggiore misura dei movimenti e, le capacità generali di coordinazione in maggiore misura dei movimenti eseguiti con le macchine. Tra queste capacità coordinative troviamo le capacità di differenzazione, di reazione, di ritmo, di equilibrio e la coordinazione segmentaria.
Molti dei ragionamenti a favore dell'uso dei pesi liberi, come mezzo primario di allenamento, derivano dall'avere osservato che i pesi liberi mostrano un feedback maggiore sulla prestazione rispetto alle macchine.
Il fattore che maggiormente contribuisce alla superiorità dei pesi liberi, rispetto alle macchine, sarebbe la capacità di "sovraccaricare" molti movimenti sportivi. Di conseguenza nell'allenamento di qualsiasi sport un'esigenza prioritaria dovrebbe essere quella di usare esercizi specifici per i movimenti di gara. Per facilitare il feedback dagli esercizi di allenamento alla prestazione di gara, essi debbono sollecitare adeguatamente determinare caratteristiche quali l'entità della forza, la velocità del suo sviluppo, la potenza e la velocità. Inoltre si deve prendere in considerazione anche la specificità dei processi di movimento, che debbono essere correttamente imitati dall'esercizio di allenamento. Un fattore che comprende una combinazione tra elevata produzione di potenza, velocità elevata di sviluppo della forza e processi motori, non può essere facilmente riprodotto dall'uso di macchinari.
Vi sono però alcuni pro e contro sia nell'utilizzare i pesi liberi sia nell'utilizzo delle macchine che qui riporteremo.
Comunque, indipendentemente dalle attrezzature utilizzate per esercitarsi, i traumi sono sempre prodotti da una cattiva tecnica esecutiva o da questa unita a programmi sbagliati di allenamento, ma anche se l'uso delle macchine può apparire più semplice o più comodo. Vi sono delle prove in cui i pesi liberi possono essere un mezzo sicuro e più efficiente per incrementare la prestazione in persone non praticanti sport o in condizioni fisiche non atletiche.
Per cui, mentre sono scarsi gli esercizi con le macchine che possono essere vantaggiosi, tutte le popolazioni dovrebbero eseguire la gran parte degli esercizi con i pesi liberi. Si tratta di problemi individuali che un istruttore o un preparatore, ben preparati, possono individuare facilmente, adattando di conseguenza il programma di allenamento della forza.