Soglia anaerobica

Di Pierluigi De Pascalis

Dizionario del fitness: analisi e spiegazione del termine Soglia anaerobica

È la massima intensità di lavoro raggiungibile da un atleta, riuscendo a mantenere un equilibrio corretto fa la produzione e lo smaltimento di acido lattico. Lavorando al di sotto della soglia, l'organismo metabolizza l'acido lattico prodotto, senza compromettere il tasso di lattato nel sangue. A questi range il lavoro atletico può protrarsi anche relativamente a lungo. Lavorare al di sopra della soglia comporta un rapido aumento e accumulo di acido lattico. Tale situazione determina una durata breve dell'attività, tuttavia svolta con elevatissima intensità.

La soglia anaerobica è direttamente dipendente dalla potenza aerobica, ossia dal massimo consumo di ossigeno (VO2max) sostenibile da un atleta.

Al miglioramento del VO2max corrisponde un innalzamento della soglia anaerobica, quindi la capacità di produrre energia senza acidificare.

Se le richieste energetiche per compiere un compito motorio (es. uno sprint durante una corsa) sono maggiori di quanto non sia aerobicamente esprimibile, si attivano i sistemi anaerobici di liberazione energetica superando la soglia.

Voci glossario

Lattato Ossigeno Soglia anaerobica