Il modello alimentare mediterraneo

Di Luca Orrù

Il termine dieta mediterranea è stato coniato negli anni '50 dallo studioso Ancel Keys. Quali sono le caratteristiche peculiari del modello alimentare mediterraneo?

Per alimentazione si intende l'assunzione di alimenti al fine di nutrire l'organismo e, in tal modo, garantire l'apporto di tutte le sostanze necessarie allo sviluppo delle strutture corporee e allo svolgimento delle funzioni vitali1. Una buona alimentazione deve favorire la tutela della salute ed una buona qualità della vita1.

Ogni popolazione sviluppa in funzione dei bisogni, della disponibilità alimentare e della propria cultura un suo specifico modello dietetico, che viene in origine generalmente riprodotto e tramandato attraverso il nucleo familiare1.

La dieta mediterranea è la definizione data dallo studioso statunitense Ancel Keys in riferimento a modelli alimentari seguiti a Creta e in altre regioni del mediterraneo agli inizi del 1960, caratterizzati dall'utilizzo dell'olio d'oliva come principale fonte di grassi2.

Nel 1952 Keys rimase impressionato dalla bassa incidenza di problemi cardiaci nell'area mediterranea e decise di svolgere uno studio epidemiologico, il Seven Country Study, condotto in sette nazioni (Giappone, Grecia, Iugoslavia, Italia, Olanda, Stati Uniti, e Finlandia)3.

Lo studio, svolto su 12.763 persone di età compresa tra i 40 e i 59 anni, evidenziò che le popolazioni di paesi che seguivano una dieta frugale, povera di grassi saturi (tra il 3 e il 10%) e ricca di grassi monoinsaturi, carboidrati complessi e vegetali (Italia, Grecia, Iugoslavia del sud e Giappone) erano caratterizzate da livelli di colesterolo uguali o inferiori a 200 mg/dl e da una bassissima incidenza di infarto miocardico3.

La dieta mediterranea è stata poi iscritta nel 2010 dall'UNESCO nella Lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità4.

Il modello alimentare mediterraneo

La dieta mediterranea non è una dieta specifica, ma piuttosto un insieme di abitudini alimentari tradizionalmente seguite da abitanti di diversi paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Il modello nutrizionale mediterraneo5 si riferisce a un profilo dietetico caratterizzato da:

  • Consumo giornaliero di cereali integrali e prodotti non raffinati come grano, pane, pasta, riso (8 porzioni al giorno), verdure (2-3 porzioni al giorno), frutta (4-6 porzioni al giorno), olio d'oliva (quotidianamente come principale grasso da condimento), e latticini a basso contenuto di grassi (1-2 porzioni al giorno)
  • Consumo settimanale di patate (4-5 porzioni la settimana), pesce (4-5 porzioni la settimana), olive, legumi e noci (>4 porzioni la settimana), pollame (1-3 volte la settimana), uova e dolci (1-3 porzioni la settimana)
  • Consumo mensile di carne rossa e derivati quali i salumi (4-5 porzioni al mese)
  • Consumo moderato di vino (1-2 bicchieri di vino al giorno). L'assunzione totale di lipidi in questo modello alimentare può essere elevata, come avviene in Grecia (pari o superiore al 40% dell'apporto energetico totale), o moderata, come in Italia (circa il 30% dell'apporto energetico totale). In tutti casi, tuttavia, il rapporto tra grassi monoinsaturi e grassi saturi è pari o superiore a 2, molto più alto che in altri Paesi del mondo, tra cui il Nord Europa e il Nord America5

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