Che praticare uno sport o svolgere una regolare attività fisica e motoria aiuti a "mantenersi in forma" è un fatto assodato. Molte persone, però, non si rendono realmente conto degli effetti positivi che queste attività possono avere per la salute, soprattutto se correttamente impostate fin da quando si è bambini o adolescenti.
Nei Paesi industrializzati la lotta alla sedentarietà è diventata un obiettivo fondamentale, che deve essere portato avanti non solo dalla sanità e dai servizi di prevenzione e promozione della salute, ma anche da altri settori (dai trasporti all'urbanistica, all'edilizia, alle attività produttive, alla scuola).
Le ragioni per cui si assiste ad un continuo aumento della sedentarietà possono essere molteplici e appartengono alla sfera dei fattori sia individuali sia socio-ambientali. Le opportunità di svolgere attività motoria durante l'orario di lavoro, ad esempio, sono sempre più limitate; l'evoluzione delle mansioni lavorative verso un impiego diffuso delle tecnologie favorisce comportamenti sedentari e un minor consumo di energia da parte dei lavoratori.
La maggior parte della popolazione adulta utilizza, infatti, l'automobile come principale mezzo di trasporto perché permette di spostarsi in tempi brevi e con maggiore sicurezza rispetto all'impiego di mezzi pubblici, all'uso della bicicletta o all'andare a piedi (sugli effetti benefici del camminare Fabio Marino "Camminare: l'elisir di lunga vita" ndr). Gli esperti ritengono che sia la stessa struttura urbanistica a facilitare la scelta di un mezzo di trasporto "passivo" per raggiungere i centri di interesse quotidiano, che sono spesso distanti e mal collegati tra loro.
I cittadini, inoltre, percepiscono la mancanza di sicurezza stradale e sociale di alcune zone residenziali e non si fidano a percorrere questi tragitti a piedi o in bicicletta.
È opportuno, quindi, informare le persone su quanto l'esercizio fisico sia importante per il benessere del corpo e della mente, poiché offre benefici.
L'evidenza scientifica parla chiaro: svolgere una regolare attività fisica di moderata intensità favorisce uno stile di vita sano, con notevoli benefici sulla salute generale della persona. L'esercizio fisico, preferibilmente di tipo aerobico, non deve essere necessariamente intenso: sono sufficienti 30 minuti di movimento (cammino, nuoto, bicicletta) al giorno, per almeno cinque volte a settimana, per godere di molti benefici.
Gli aspetti positivi di una regolare attività fisica sono molteplici: la riduzione del rischio di morte prematura, la diminuzione del rischio di morte per infarto o per malattie cardiache ,la riduzione del rischio, fino al 50%, di sviluppo di malattie cardiache o tumori del colon, la riduzione del rischio, fino al 50%, di sviluppo del diabete di tipo 2, la prevenzione o la riduzione dell'ipertensione, la prevenzione o la riduzione dell'osteoporosi, con diminuzione fino al 50% del rischio di frattura dell'anca nelle donne, la riduzione del rischio di sviluppo dei dolori alla bassa schiena, la riduzione dei sintomi di ansia, stress, depressione, solitudine, la prevenzione dei comportamenti a rischio, specialmente tra i bambini e i giovani, derivati dall'uso di tabacco e di alcol, da diete non sane, da atteggiamenti violenti, il calo del peso e la diminuzione del rischio di obesità, con benefici del 50% rispetto a chi ha uno stile di vita sedentario, benefici per l'apparato muscolare e scheletrico.
Lo sviluppo di strategie che portino a un aumento della diffusione dell'attività fisica, attraverso l'attivazione di interventi di dimostrata efficacia, è un obiettivo di sanità pubblica che può essere raggiunto solo attraverso politiche sanitarie mirate, condivisione di obiettivi e individuazione delle responsabilità.
Gli effetti positivi di una diffusa attività fisica a livello di comunità sono del resto evidenti sia a livello sociale che economico (sull'argomento Pierluigi De Pascalis Portare l'Italia fuori dalla crisi grazie al fitness ndr).
La collettività ne trae giovamento non solo in termini di riduzione dei costi della sanità pubblica, di aumento della produttività, di miglior efficienza nelle scuole, di una riduzione dell'assenteismo sul lavoro, ma registrerebbe anche un aumento della partecipazione ad attività ricreative e relazionali.
Promuovere l'attività fisica è dunque un'azione di sanità pubblica prioritaria, spesso inserita nei piani e nella programmazione sanitaria in tutto il mondo.
Negli Stati Uniti, infatti, il programma Healthy People 2010 individua l'attività fisica come uno degli obiettivi di salute principali per il Paese. L'Unione europea nel Public Health Programme (2003-2008) propone progetti che supportano e promuovono l'attività fisica.
In Italia, prima il Piano sanitario nazionale 2003-2005, che sottolinea l’importanza dell’attività fisica per la salute, poi anche il più recente Piano sanitario nazionale 2006-2008 affronta il tema della sedentarietà, in particolare dal punto di vista delle cause del diabete mellito (sul diabete mellito approfondimento di Pierluigi De Pascalis: Diabete mellito.
È perciò necessario offrire a ogni persona la possibilità di svolgere ogni giorno almeno i 30 minuti di attività fisica raccomandati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per mantenere la buona salute.
Favorire la crescita di una cultura che rafforzi gli aspetti positivi e di salute connessi alla pratica dell'attività fisica e sportiva significa anche non esasperare lo spirito agonistico e non ricercare la vittoria ad ogni costo, ma fare in modo che i tecnici, gli allenatori delle squadre giovanili e i dirigenti delle società sportive si adoperino sempre più per motivare e coinvolgere nelle attività tutti i bambini.
Significa anche coinvolgere i cittadini con un'ampia serie di proposte:
L'attività fisica personalizzata, associata a una corretta alimentazione e alla riduzione di fattori di rischio come il fumo, è fondamentale nella prevenzione primaria per impedire l'insorgenza di malattie nelle persone sane.
La prevenzione primaria mira a impedire l'insorgenza di malattie, la prevenzione secondaria si concentra sulla diagnosi precoce, mentre la prevenzione terziaria punta a prevenire l'invalidità in persone con malattie croniche.
Gli istruttori di fitness promuovono il benessere attraverso l'esercizio fisico, occupandosi di clienti e non di pazienti, senza sostituirsi al personale sanitario.
L'articolo evidenzia l'importanza di un'attività fisica personalizzata, combinata con una corretta alimentazione e la riduzione di fattori di rischio come il fumo, nella prevenzione primaria per mantenere la salute. Si distinguono tre tipi di prevenzione: primaria, secondaria e terziaria. Si sottolinea che nelle palestre si lavora con clienti, non pazienti, e che il ruolo degli istruttori è promuovere il benessere attraverso l'esercizio fisico, senza sostituirsi al personale sanitario.