Alla base di ogni scelta di tipo imprenditoriale in piscina vi è la definizione precisa delle possibilità reali di svolgere o no un'attività nell'ambiente in cui si opera.
Nel nostro caso, sarà importante definire non tanto quali attività proporre in piscina, ma quale attività potrà essere svolta in maniera efficace e produttiva nel nostro ambiente di lavoro.
Le mode, le esigenze del pubblico, le capacità degli istruttori sono state finora le motivazioni che hanno indirizzato le lezioni di Ginnastica in acqua.
E' necessario, per non far sì che le persone attratte dal mondo dell'acqua si allontanino per mancanza di risultati, che ora, prima di proporre una attività o adibire determinati spazi allo svolgimento di lezioni di Ginnastica in acqua si valutino alcuni parametri, che per la loro indipendenza andrei ad identificare come variabili.
Se è vero che sono diverse caso per caso, è altrettanto vero che, una volta verificate, queste si riveleranno come immutabili in quanto caratterizzanti il nostro posto di lavoro, e quindi saranno identificati come "variabili fisse".
Variabili fisse dell'attività in piscina
E' il posto di lavoro in cui operiamo, è situato in quella zona lì con i servizi di trasporto che ci sono, vicino a scuole, uffici, altre piscine e circoli sportivi, … .
Non si può mai prescindere dalla valutazione dell'impianto e della zona in cui è situato, in quanto utenza, costi di accesso e scelta del pubblico cui rivolgersi sarà direttamente collegato ad esso..
Indiscutibilmente è il nostro biglietto da visita.
Un impianto fatiscente o comunque con un'apparenza inospitale avrà sicuramente il suo peso sulla scelta del nostro tipo di pubblico che non è necessariamente costretto a venire da noi a fare Ginnastica.
Se viene a farla in acqua è perché ha piacere di farla in un ambiente confortevole.
I vari settori che caratterizzano l'impianto sono:
Non è mia intenzione entrare nei dettagli di quali modifiche di carattere strutturale apportare o di eventuali investimenti di natura economica, in quanto architetti o esperti di marketing saranno in grado meglio di me di indirizzare la gestione del centro verso gli obiettivi più importanti, ma è indubbio che sono aspetti che dovranno essere valutati e strutturati per il meglio (non solo per gli utenti della Ginnastica in acqua, è evidente).
Non bisogna trascurare, però, che il pubblico "nuotatore" è fondamentalmente diverso dal pubblico "acquaginnastico".
E' probabile che il primo sia disposto a "sopportare" più facilmente determinate scomodità perché sa che l'attività di nuoto può svolgerla correttamente solo in piscine di un certo tipo, mentre il secondo ha più possibilità di scelta nel dove effettuare il proprio "movimento ginnico".
Infatti la ginnastica in acqua necessita solo di uno spazio acqua senza metri, misure e profondità precise ed è praticabile in qualsiasi specchio d'acqua, purché agibile, e potrà essere la fonte di nuovi soci e agirà come rivalutazione di molti centri che hanno sempre avuto a disposizione spazi molto ridotti per il nuoto.
Addirittura la possibilità di inserire in centri sportivi con spazi inutilizzati a disposizione delle piscine fuori terra, amplierà di molto le possibilità di svolgere attività di tipo acquaginnastico e non solo.
Il loro scarso ingombro se inutilizzate, e la loro possibilità di spostamento e applicazione universale, saranno una delle possibilità di rivalutazione e di distinzione di tutti quei centri che vorranno avere una maggiore qualificazione fornendo ai propri soci una piscina per la ginnastica in acqua e attività ricreative di varia natura.
In conclusione di questo discorso, è inconfutabile che la presentazione sia importante.
Saper coniugare le esigenze pratiche con quelle estetiche e di comfort è un obiettivo da prefiggersi e da conseguire nel modo più rapido possibile, in quanto è innegabile che una buona percentuale del successo di attività legate al Fitness è legata alla comodità e alla piacevolezza di recarsi in un luogo confortevole.
E' rappresentato dall'insieme del bordo vasca e del posto pubblico.
E' la vetrina delle nostre attività. Infatti, l'utente sarà in vasca, ma prima di arrivarci dovrà passare attraverso questa vetrina.
La scelta di dove posizionarsi per svolgere l'attività molte volte è obbligata, ma, ove possibile, bisognerà valutare sempre questi criteri:
E' il fulcro dell'attività.
In funzione di questa noi operiamo.
Sono rare e fortunate quelle strutture che hanno tutto quello che serve per l'attività in acqua e ancor meno quelle costruite appositamente.
Da questa variabile fissa dipenderà ogni tipo di proposta.
Quali sono quindi queste proposte in funzione delle varie altezze dell'acqua?
Le vediamo insieme, ma non prima di aver constatato che il tipo di fondo le caratterizzerà ulteriormente in questo senso, e cioè che quanto più il fondo sarà di natura scivolosa tanto meno sarà possibile svolgere attività coreografica precisa con i piedi in appoggio, mentre se sarà profondo dal metro e cinquanta in su sarà difficile prevedere unicamente attività che non utilizzino ausili per il galleggiamento.
Giudizi: + fattibile ma con scarsi risultati; ++sufficientemente valido, ma può avere controindicazioni; +++ buona altezza e profondità; ++++: da proporre; +++++: altezza ideale per …
PROFONDITA' DELLA VASCA | GINNASTICA IN ACQUA | GINNASTICA CON MUSICA | AEROBICA IN ACQUA | STEP IN ACQUA |
40 - 60 cm(in appoggio) | +++ | ++ | ++ | ++ |
60 - 90 cm(in appoggio) | ++++ | ++++ | +++ | +++ |
90 - 110 cm(in appoggio) | +++++ | +++++ | +++++ | +++++ |
110 - 130 cm(misto) | +++++ | ++++ | ++ | ++ |
130 - 150 cm senza\con | +++ | ++ | Senza + Con +++ | --- |
Da 150 cm in su, utilizzo di | ++++ | ++++ | +++++ | ---- |
Risulterà evidente che l'intervento di lavori in al bordo o in appoggio con attrezzi consentirà di trasformare l'acqua bassa in lavoro misto di lavoro a terra e in | ||||
Le attività di preparazione atletica saranno svolte in ogni tipo di altezza dell'acqua, sfruttando al meglio l'altezza a disposizione e le esigenze degli allievi. |
Programmare un'attività in un orario che non può assolutamente avere l'utenza necessaria a coprire l'attività prevista può essere un grave errore di programmazione.
Esistono attività giuste e attività sbagliate semplicemente per la scelta degli orari e della scelta del tipo di utenza a cui indirizzarla.
E' pensabile che un orario di questo genere possa avere una sua validità generale, pur con le eccezioni del caso dovute a particolari situazioni.
Mattino
Pranzo
In questa fascia sarebbe bene alternare nel corso della settimana le varie attività che il centro può proporre.
In particolare le attività del pranzo possono essere le più dinamiche alternate con quelle più tradizionali, in maniera tale da soddisfare il pubblico eterogeneo che può intervenire in questa fascia che può essere caratterizzato anche da persone in pausa di lavoro e studenti all'uscita da scuola.
Per venire incontro ad eventuali richieste del pubblico si possono preventivare lezioni di:
Pomeriggio
E' una fascia ancora molto trascurata perché gran parte dello spazio in piscina è riservato ai corsi di nuoto, ma sarebbe utile cominciare a reclutare il pubblico pomeridiano, caratterizzato da una fascia di età media con attività di ginnastica in acqua con e senza musica.
Sarebbe opportuno coinvolgere in attività di ginnastica in acqua con orari concomitanti, tutto il pubblico dei genitori che accompagna i bambini ai corsi di nuoto.
Potrebbe essere interessante offrire al pubblico un offerta combinata di attività in piscina per le famiglie.
Potrebbero essere istituiti appositi corsi per ragazze e studenti in fasce orarie pre-serali di ginnastica musicale, aerobica (step, funk) allo scopo di liberare spazi alla sera per gli adulti.
Sera
Alternate a seconda del vario tipo di pubblico e di esigenze particolari del settore, andrebbero proposte tutte le attività che il centro può proporre.
Esempio di proposta attività (legenda)
AG: Ginnastica in acqua AF: Ginnastica in acqua con la musica AD: ginnastica dolce
Aer: aerobica in acqua AS: acquastep
AK: corsi specifici per ragazzi (funk,step,aerobica,…)
Lunedì | Martedì | Mercoledì | Giovedì | Venerdì | Sabato | |
Mattino | AG | AG | AG | AG | AG | AG |
AD | AD | AK* | AD | AD | AG | |
Pranzo | AF | AER | AS | AF | AER | JOLLY |
AER | AF | JOLLY | AF | AER | JOLLY | |
Pomer. | AG | AG | AG | |||
AF | AF | |||||
AK | AK | AK | ||||
Sera | AF | AG | AER | AF | AG | |
AER | AF | AS | AER | AF | ||
AS | AF | AG | AS | AF |
Si può pensare di organizzare i corsi nell'ambito di due sedute settimanali (lun e gio, mar e ven) utilizzando il terzo giorno, mercoledì o sabato come jolly o come lezione aggiuntiva da scegliere come opzione all'atto dell'iscrizione.
Si può lasciare la possibilità di accedere nelle lezioni Jolly semplicemente pagando l'ingresso come per il nuoto libero.
L'importante è dare un'alternanza di orari che consenta a chi preferisce svolgere un'unica attività di poterla seguire nei giorni prescelti con cadenza bi- o trisettimanale.
AK*: si può valutare l'inserimento di lavori di ginnastica in acqua con gli eventuali corsi con le scuole.
AER: si può intendere ogni tipo di attività coreografica, dalla aerobica al funk allo step in acqua.
Per ogni tipo di attività si dovrebbe segnalare in quale altezza dell'acqua vengono effettuate.
Se non segnalato, dovrebbe intendersi attività in acqua bassa, o perlomeno dove si tocchi.
La variabilità delle lezioni è decretata, oltre che dalle possibilità dell'impianto, soprattutto dal pubblico.
Le nostre proposte dovranno essere avallate dal numero di risposte, e si dovrà essere in grado di proporre ciò che gli utenti richiedono.
E' vero che siamo noi a proporre e a guidare i nostri clienti, ma un'attenta visione delle richieste dovrà assolutamente indirizzarci verso ciò che il mercato chiede.
E' difficile imporsi al pubblico se non si acquisisce la sua fiducia.
Quindi è importante sviluppare prima le attività con maggior richiesta, e, in una fase successiva, sia per esigenze di rinnovamento sia per mantenere alto l'interesse del proprio pubblico, cominciare a proporre in maniera differenziata le proprie attività o l'inserimento di nuove attrezzature e metodologie di lavoro.
Inizialmente è quindi pensabile dare più alto spazio alle attività che possono avere la più alta percentuale di pubblico (ginnastica in acqua senza musica e con la musica, aerobica in acqua) e successivamente inserire i corsi più specifici (step, funk, preparazione atletica, ginnastica dolce in acqua, …).
La durata media di una lezione di ginnastica in acqua dovrebbe essere tra i 40 e i 50 minuti circa di lezione effettiva.
La possibilità di svolgere della ginnastica fuori dall'acqua prima della lezione dovrebbe essere eliminata per motivi dovuti al tipo di attività che già di per sé prevede delle attività di riscaldamento e mobilizzazione in acqua.
Se proprio, per esigenze di varia natura, deve essere svolta, sarebbe utile effettuare sul bordo vasca tutti quegli esercizi che in acqua sono di difficile esecuzione (ad esempio il lavoro di tonificazione addominale) e un lavoro di allungamento e mobilizzazione.
Un mio suggerimento è di inserire l'orario della ginnastica in acqua in maniera leggermente sfalsata rispetto a quello dei corsi di nuoto, in modo da evitare sovraffollamenti nei locali docce e spogliatoi della piscina all'inizio e al termine delle lezioni.
Per la fascia di pranzo un suggerimento è quello di "spezzare" in due, dove possibile, questo orario, svolgendo una lezione che inizi tra le 12.30 e le 12.45 e un'altra che inizi tra le 13.15 e le 13.30.
Ultimo consiglio.
E' importante che il pubblico non si senta parte di un enorme "catena di montaggio" e che quindi non sia obbligato ad uscire ed entrare di corsa dalla vasca perché le attività sono strettamente legate tra loro in ordine temporale.
Ho già segnalato di come il pubblico della ginnastica in acqua faccia uso di queste lezioni anche come ritrovo di ordine sociale, ed è importante che l'istruttore possa avere un lasso, anche minimo, di tempo per poter coordinare il gruppo, chiedere pareri agli allievi,…, soprattutto in quelle attività dove l'attività predomina sulla possibilità di comunicare a livello verbale.
Insomma, fare lezione bene è essenziale, ma poter avere anche dei momenti "umani" di socializzazione tra gli utenti, l'istruttore e tutte le persone che possono essere coinvolte in queste attività ha una sua valenza molto importante.
In conclusione, sarebbe opportuno staccare ogni lezione da quella successiva di almeno 5 - 10 minuti, in maniera tale da consentire un'entrata e un'uscita graduale delle persone e, se l'istruttore è sempre lo stesso, consentirgli di rifiatare e predisporsi per la lezione successiva.