Scoliosi e atteggiamento scoliotico

Di Elisabetta Berardi

Brevi riferimenti anatomici della colonna vertebrale e premesse funzionali rispetto alla scoliosi e all'atteggiamento scoliotico.

Se osserviamo la colonna vertebrale possiamo notare come il blocco inferiore (osso sacro) si appoggia sul bacino nel quale si incastra come un cuneo e serve a sua volta da appoggio alla colonna lombare con le sue cinque solide vertebre.
Queste ultime si assottigliano progressivamente fino alle 12 vertebre dorsali, ciascuna delle quali serve da supporto ad una coppia di costole.

Le vertebre dorsali diventano sempre più piccole fino alle 7 vertebre cervicali, ancora più sottili, che si concludono con la prima vertebra cervicale, atlante, denominata così proprio perché sopporta il peso della testa. Sotto l'atlante c'è la seconda vertebra cervicale (epistrofeo) che permette grazie alla sua particolare conformazione i delicati movimenti di rotazione della testa a destra e a sinistra.
Questa struttura perfettamente adeguata alla posizione verticale è dunque estremamenente gerarchizzata.

Le vertebre più basse e più potenti servono da appoggio a quelle poste sopra di esse fino al collo molto mobile che sostiene la testa e le permette una estrema finezza di movimenti.
Se osserviamo la struttura muscolare e legamentosa della colonna vertebrale vi troviamo una formazione analoga:

  • Muscoli potenti alla base della colonna per tenere dritto e sostenere tutto l'insieme
  • Muscoli sempre più sottili e sensibili man mano che si sale per poter realizzare il delicato gioco muscolare che determina la motilità del collo e l'equilibrio della testa

Ogni parte del corpo, ogni sezione del corpo ha dunque una sua precisa funzione da svolgere.
Solo una coordinazione di queste funzioni che sia corretta, cioè conforme alla struttura del corpo permette un uso dell'organismo che sia meccanicamente corretto ed allo stesso tempo efficace ed economico.

Al centro del corpo corrispondente alla regione delle vertebre lombari, appartengono la forza e la stabilità; alla parte superiore appartengono invece finezza e mobilità.
La coordinazione del tutto è destinata a trovare il suo optimum meccanico in una colonna vertebrale equilibrata sulla verticale.

Ogni deformazione dell'asse vertebrale, ogni debolezza nel centro del corpo, ogni blocco nella parte alta (nel collo e nelle spalle) comportano inevitabilmente una fragilità meccanica ed una usura prematura dell'intero organismo.

Bibliografia

  1. Clinica ortopedica. Manuale-atlante
    Mancini Attilio; Morlacchi Carlo
  2. Elementi di endocrinologia applicata allo sport
    Fortunio Goffredo; Moretti Costanzo
  3. Posturologia. Regolazione e perturbazioni della stazione eretta
    Gagey Pierre-Marie; Weber Bernhard G.
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