Dopo l'ultimo editoriale (per chi non lo ha letto è accessibile da qui), che ha scatenato una valanga di email al mio indirizzo, con aspre contestazioni da parte di chi si è sentito forse tradito dopo lo sforzo di leggere per intero quanto avevo scritto, cercherò questa volta di correggere il tiro. In ogni caso, chi si affatica nel leggere, per sicurezza si astenga fin da ora. Non si sa mai.
Anche questa estate è giunta al termine, non ancora da un punto di vista astronomico, ma di sicuro sotto il profilo concreto. È il momento di tornare al lavoro. Due categorie su tutte fissano l'inizio dell'anno in settembre e non in gennaio, gli studenti e tutti coloro i quali, direttamente o indirettamente lavorano nel settore dello sport.
È il momento di ripartire, le palestre riaprono con gli orari canonici, con le offerte per i nuovi iscritti ed il rinnovo degli abbonamenti, riprendono i corsi, e parte una nuova programmazione per tutti gli atleti, a prescindere dal loro livello.
È il momento di fissare gli obiettivi che si intendono raggiungere da qui ad un anno, ed è l'unico vero periodo in cui si può aspirare anche a grandi risultati avendo a disposizione un bel po' di tempo per raggiungerli. Pensare di farlo a maggio inoltrato, quando il caldo farà di nuovo tremare per una nuova prova costume che si avvicina… sarà del tutto inutile.
Buon lavoro dunque a tutti gli istruttori ed i personal trainer che si preparano ad ascoltare per l'ennesima volta le frustrazioni di chi vuol dimagrire (possibilmente solo su addome e fianchi), di chi vuole aumentare la massa (ma non troppo per carità, anzi giusto sui pettorali e sulle braccia), di chi sa già tutto lui (anche se non si direbbe), di chi preferisce seguire i consigli del cugggino che… manco a dirlo, è grosso e quindi se ne intende!
Buon lavoro ai proprietari e gestori di palestre e centri sportivi, alle prese con l'ultima offerta speciale per attrarre ogni potenziale cliente, a rischio di essere impallinati tutte le volte che l'acqua nella doccia rischia di essere troppo calda, troppo fredda e perfino troppo tiepida.
Buone ferie a chi vive con frustrazione il fitness con il solo scopo di sfoggiare il fisico in spiaggia, anche se l'eccesso è ormai fuori moda (ma non diteglielo mi raccomando). Buone ferie perché hanno iniziato da giugno a sottoporsi a lampade, esposizioni al sole, depilazioni, rifacimento sopracciglia, guerra all'ultimo grammo di grasso, ore a scegliere la migliore crema abbronzante e gli idonei occhiali avvolgenti… tutto per 15 giorni di gloria in spiaggia. Un anno di lavoro, di sacrifici a colpi di riso, tonno e qualche scatoletta di Simmenthal (ma giusto la domenica). Fino ad agosto prossimo si possono rilassare e tirare il fiato. Proprio in senso pratico, perché ne vedo sempre alcuni che girano in apnea per esaltare ulteriormente l'aspetto, o che fingono di appoggiarsi con leggerezza sul lettino, ma in realtà scaricano tutto il peso per contrarre tricipiti e pettorali, simulando un sorriso che in realtà è la smorfia dovuta allo sforzo.
Buone ferie ai buoni propositi di chi invece il fitness non ha ancora ben compreso cosa sia, e pensa che aver mangiato un po' di frutta sotto l'ombrellone (rigorosamente tra un pasto e l'altro), aver fatto 50 metri di nuotata o 9 minuti di camminata sul bagnasciuga l'abbia trasformato in uno sportivo.
Buone ferie a quelli che, in piscina, li ho visti stazionare per ore davanti al getto per il ricircolo dell'acqua, non solo convinti in un effetto terapeutico-riduttivo-rassodante-snellente-anticellulite, ma capaci anche di fare proseliti tra amici e conoscenti inventando di sana pianta un sacco di simpatiche (quanto farlocche) nozioni. L'unico risultato è stato quello di limitare il ricambio dell'acqua in piscina.
Poi un grazie a tutte le persone che ho incontrato nel mese di agosto e mi hanno chiesto una scheda. Grazie per la fiducia, ma anche la migliore delle schede, da sola, è come un'ottima pentola, incapace di produrre dei risultati se non viene adoperata.
Grazie a chi mi ha raccontato, con tanto di spiegazione, che i cetrioli dopo il pasto evitano che i carboidrati si tramutino in grassi, che le patate assorbono l'olio del condimento impedendo di ingrassare. Per giorni non sono riuscito a scacciare il pensiero del cetriolo e della patata. Ma da qualche settimana, perlomeno al cetriolo, non ci penso più.
Grazie a quelli che mi hanno raccontato che "ora mi vedi ingrassato, ma sono stato un atleta, ho smesso perché spendevo troppi soldi in giacche dato che continuavo a ingrossare spalle e dorsali". Grazie a quelli che a tutti i costi ci hanno tenuto a mostrarmi i polpacci, i fianchi, la cellulite. E per fortuna si sono fermati in tempo!
Grazie a quelli che mi hanno raccontato che si fanno arrivare le vitamine (indovina un po'…) dall'America! Forti questi americani!
Grazie, grazie davvero d'aver reso leggere le mie giornate, prima della ripresa del lavoro. Su tutti grazie a quelli che non hanno aspettato altro che parlarmi di diete davanti ad una buona cena. Comincio a pensare che fosse la vera ragione per la quale mi hanno invitato.
Ma grazie anche a me, che ho assecondato tutti, ho promesso schede come se piovesse, ho finto di credere a tutto, ed ho confermato che un cetriolo a fine pasto non può certo fare male, per quanto c'è sempre chi (come me) preferisce provare con la patata!