Articolazioni e legamenti del piede

Di Fabio Marino

Anatomia, ruolo e funzione delle articolazioni e dei legamenti del piede

Dalla caviglia alle falangi distali, si contano 32 articolazioni e un centinaio di legamenti. La caviglia è un'articolazione molto mobile e molto solida capace di sopportare il peso del corpo in movimento. La solidità è assicurata essenzialmente dagli elementi ossei, dai tendini e dai potenti muscoli estrinseci (tibiali e peronei) e dai legamenti laterali e mediali.

La caviglia e le articolazioni del piede permettono movimenti caratterizzati da tre assi (Asse trasversale X, Asse longitudinale della gamba Y, Asse longitudinale del piede Z) e tre gradi di libertà, ciò permette di orientare la volta plantare in tutte le direzioni, adattandola alle asperità del terreno. Tutti questi assi si incontrano nel retropiede e nel piede normale sono tra di loro perpendicolari.

L'articolazione tibiotarsica è una troclea (ginglimo angolare) che collega la gamba al piede. Alla sua formazione concorrono la tibia, il perone e l'astragalo. Le superfici articolari delle ossa della gamba formano un incastro a mortaio per la troclea astragalica. I mezzi di unione sono rappresentati da una capsula articolare rinforzata da legamenti. La capsula articolare si inserisce sui bordi del mortaio tibio-fibulare e sui bordi della superficie articolare dell'astragalo. Il legamento mediale o deltoideo ha forma triangolare ed è robusto e si estende dal malleolo tibiale all'astragalo, al calcagno ed allo scafoide opponendosi ai movimenti di eversione del piede ed espandendosi in quattro fasci (legamento tibio-astragalico anteriore, legamento tibio-navicolare, legamento tibio-astragalico posteriore, legamento tibio-calcaneare).

Il legamento laterale nel suo complesso è meno robusto del mediale, è formato da 3 fasci distinti (legamento peroneo-astragalico anteriore, legamento peroneo-astragalico posteriore e legamento peroneo-calcaneare). L'articolazione consente soprattutto movimenti di flessione ed estensione. Quando la caviglia si flette dorsalmente, l'astragalo provoca un allargamento dei malleoli (a causa della sua forma più larga in avanti). La stabilità del mortaio tibio-astragalico è direttamente legato a questo "auto-serrage" della puleggia astragalica da parte della pinza malleolare, in funzione del grado di dorsi-flessione. I legamenti sono fondamentali nel gioco della stabilità.

La prima articolazione puramente podalica è la sotto-astragalica che si compone di 3 parti: l'astragalo-calcaneare posteriore, l'astragalo-calcaneare media e l'astragalo-calcaneare anteriore. Il legamento interosseo o a siepe è il principale mezzo di unione di questa articolazione, quello che mantiene realmente il contatto tra astragalo e calcagno. Occupa il seno del tarso.

Le articolazioni fra le ossa della fila anteriore del tarso e della fila posteriore formano un assembramento chiamato articolazione medio-tarsica o articolazione di Chopart: tra l'astragalo e il navicolare medialmente (enartrosi) e il calcagno e cuboide lateralmente (diartrosi a sella). L'articolazione di Chopart insieme alla sotto-astragalica formano la coppia di torsione indispensabile alla meccanica del piede. Il legamento comune biforcato o ad Y viene considerato la chiave dell'articolazione di Chopart. E' un setto longitudinale posto sagittalmente alle due articolazioni che unisce il calcagno al navicolare e al cuboide.

Le articolazioni fra le altre ossa del tarso (cuneo-cuboide, intercuneiformi, cuneo-navicolare) hanno superfici articolari che sono rappresentate da faccette piane unite da legamenti dorsali, plantari ed interossei. Le capsule sono in genere incomplete comunicando con le articolazioni adiacenti. Sono inoltre rinforzate da legamenti dorsali e plantari. I capi articolari sono inoltre uniti da un legamento interosseo. I movimenti di queste articolazioni sono limitati e consistono in piccoli movimenti di scivolamento.

L'articolazione tarso-metatarsale o di Lisfranc unisce le tre ossa cuneiformi e il cuboide, indietro, alla base dei metatarsi, in avanti. La comune capsula fibrosa è rinforzata dai legamenti tarso-metatarsali dorsali, plantari e interossei. In particolare il legamento che unisce il primo cuneiforme alla base del secondo metatarsale è considerato la chiave dell'articolazione di Lisfranc.

Le articolazioni inter-metatarsali avvengono tra le estremità prossimali dei metatarsi per mezzo di artrodie e sono rinforzate da legamenti dorsali, plantari ed interossei. Distalmente sono unite dal legamento trasverso delle teste metatarsali, un nastro fibroso che si estende dalla testa del primo a quella del quinto osso metatarsale.

Le articolazioni metatarso-falangee avvengono tra le testa metatarsale e la cavità glenoidea presente alla base della falange prossimale (articolazioni condiloidee), ampliate da una fibrocartilagine glenoidea. Nella fibrocartilagine dell'alluce sono compresi i due sesamoidi. Ciascuna metatarso-falangea presenta una capsula, due legamenti collaterali un legamento trasverso ed una propria sinoviale. Consentono movimenti di flessione ed estensione.

Le articolazioni interfalangee sono articolazioni a ginglimo angolare costituite dall'estremità anteriore e posteriore delle falangi mantenute in contatto da una capsula rivestita da sinoviale e due legamenti collaterali ed un legamento plantare.

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