Miti e mitomani del fitness: chi sono e come evitarli

Di Pierluigi De Pascalis

Finte lauree, finti natural, finti metodi di allenamento, finti esperti, miti e mitomani del fitness impazzano e monopolizzano social e palestre: chi sono, come riconoscerli ma, soprattutto, come imparare a evitarli!

Ogni mattina mi sveglio, apro un social a caso e mi trovo un diversamente natural, con le cartilagini facciali ipertrofiche e che non sembrano voler smettere di crescere, che mi spiega (censurando il testo con qualche asterisco), quali farmaci dovrei utilizzare per essere grosso, quali utilizzare per evitare gli effetti collaterali di tali farmaci, quali integratori prendere per supportare gli effetti desiderati.
Il tempo di sfogare il picco di ira (side effect dell’ultima somministrazione e della carenza di carboidrati per il taglio del peso) e inizia a scagliarsi contro chi non è sufficientemente grosso perché, a suo dire, non si allena bene. Ma di come allenarsi non ne fa cenno. Tuttavia, se gli mando un bonifico, può vendermi le istruzioni per applicare il suo metodo e avere il fisico scolpito che ho sempre sognato. Anche se lui, per sicurezza, più che avvalersi del suo stesso metodo preferisce affidarsi a qualche farmaco che purtroppo (e irreversibilmente), sta lasciando i classici segni sul volto.

Cambio social e trovo un autoproclamato fisiologo clinico del movimento umano che mi spiattella le ragioni del suo successo, del suo metodo che, non fosse che ci ha già pensato un altro, farebbe riprendere a camminare anche Lazzaro!
Si bea delle centinaia e centinaia di migliaia di follower, interviste, interviste in cui parla delle interviste, interviste in cui parla delle centinaia di migliaia di follower e di quanto apprezzino le interviste in cui parla delle sue interviste. Poi vai a vedere la provenienza dei follower, o utilizzi un banale strumento di analisi del profilo, e scopri che non ha praticamente interazioni, che i follower sono acquistati (con poche decine di euro se ne possono comprare diverse migliaia), e in quanto finti non interagiscono. Ma nessuna paura, anche i like hanno un prezzo, con un piccolo extra e in pochi minuti ogni post ne può avere centinaia. Analizzi le testate sulle quali compaiono le sue interviste, e anche quelle sono a pagamento. In pratica c’è gente disposta a pagare per farsi fare finte interviste, alle quali garantire finti like, da mostrare a finti follower! Neppure gli sceneggiatori di Black Mirror hanno osato arrivare a tanto. Ma il tutto ha uno scopo: accalappiare dei veri sprovveduti che, incapaci di comprendere il gioco, metteranno mano al portafogli. Naturalmente posso beneficiarne anche io e, con un prezzo scontato, può risolvere ogni mio problema permettendomi finalmente di allenarmi come mai avrei pensato.

Provo a rilassarmi guardando qualche video, e mi passa la pubblicità di un altro guru che mi spiega come, le ragioni per le quali non riesco a dimagrire, posto che debba farlo, sono da ricercare nell’attività cardio che svolgo! Sono grasso perché faccio cardio! Da non crederci eh?! Se solo la smettessi di correre potrei finalmente perdere i kg di troppo e avere il fisico dei miei sogni, fisico che -con qualche decina di euro e l’acquisto del suo metodo-, potrei capire meglio come ottenere.

Neanche il tempo di appendere le scarpe da running al chiodo che, un esperto un po’ agée il cui nome ricorre più spesso nelle carte della Procura della Repubblica che non nelle pubblicazioni scientifiche, promette di farmi dimagrire proprio nei punti critici, stimolando muscoli che neppure sul Netter si rinvengono e con processi biochimici che il buon Krebs, a 40 anni dalla morte, si rivolterebbe nella tomba al solo pensiero. Ovviamente questi segreti li trovo comprando la sua guida, o in qualche ricetta di quelle che non lasciano traccia dopo l’erogazione, ma purtroppo marchiano per sempre le ossa acrali.

Non può mancare chi prova a convincermi che in 20 minuti potrò ottenere risultati che neppure in 4h di allenamento, se solo sono disposto a pedalare dentro una specie di lampada abbronzante o, ancora meglio, ad allenarmi attaccato a degli elettrodi dentro una muta da palombaro in cui, prima di me, hanno già sudato altre 15/16 persone. E devo dire che questo potrebbe perfino funzionare per chi vuole dimagrire! Io ad esempio, già solo a tale pensiero, ho perso la fame dal disgusto, e quindi si potrebbe avere un risultato anche senza provare il metodo.

Se tutto questo fa sorridere (per quanto amaramente), i miei “preferiti” sono quelli che parlano di sé stessi in terza persona, con curriculum scritti in terza persona, post sui social in cui si danno da soli del lei, non di rado anteponendo compulsivamente il titolo di “dottore”, o “professore”, o perfino entrambi anche solo per comunicare il loro compleanno: “Oggi il dottor professor Pinco Pallino, nel trentennale della sua nascita, ha spento le candeline presso il Castello delle Cerimonie”.
Segue autolike e orario di ricevimento in studio. Fanno il paio con quelli che dispongono sapientemente sul tavolo 3 libri aperti, 2 quaderni, 5 penne, 6 evidenziatori, pc, tablet, e calcolatrice della Casio, e infine aggiungono: “Non si smette di studiare, lo faccio per voi”. Poi vai a vedere e hanno comprato una vera finta laurea in Svizzera a soli 6 mila euro. Pensare che con la stessa cifra potevano comprarne una vera in Italia, ma avevano fretta di fare i bigliettini da visita.

Uno sguardo desolante su quello che il fitness è diventato, un “suk a social aperto”, dove la biologia, la fisiologia, la metodologia dell’allenamento, la scienza della nutrizione, vengono piegate, stravolte, banalizzate, per diventare pastura prima, ed esca poi, con la quale prendere all’amo degli sprovveduti.

Tutto lascia pensare che sui social, ogni mattina, un guru del fitness si svegli e sappia che, come il leone della savana, dovrà correre ad acchiappare qualche pollo che aspetta di essere spennato.

Ogni mattina un pollo che si crede amante del fitness si sveglia e, al contrario della famosa gazzella che scappa via dal leone, corre felice a farsi spennare dal guru di fiducia.

Del resto se è vero che Wanna Marchi non esercita più, è altrettanto vero che i suoi potenziali clienti non sono scomparsi. E se qualcuno volesse provare a vendere al posto delle famose creme sciogli pancia, il muscolo da spalmare, non esito a credere che ci sarebbe la fila di potenziali acquirenti.
Anzi, nel caso, fatemelo sapere che sono interessato anch’io!