A differenza della maggior parte degli sport la cui invenzione non puòessere rimandata ad una sola persona, il basket ha un vero e proprioinventore: il dottor James Naismith. La pallacanestro è nata e si è sviluppatanegli Stati Uniti d'America nel 1891; dalla fine del XIX secolo si è poidiffusa in tutto il mondo, grazie all'attività di propaganda della FederazioneInternazionale Pallacanestro, fondata nel 1932, ed è uno sport olimpico dallaXI Olimpiade, che si tenne a Berlino nel 1936.
Sulle origini della pallacanestro le teorie più diffuse sono due; secondoalcuni Naismith sembra che si fosse ispirato all'antico gioco Maya, il pok-tapok,che consisteva nel far passare la palla dentro un cerchio di pietraappeso al muro, altri sostengono invece che si fosse ispirato al giococanadese duck-on-a-rock. Non tutti sanno però che il nome del gioco fuconiato da uno degli allievi di James Naismith, Frank Mahan, dopo chel'inventore aveva rifiutato di chiamarlo Naismithball.
Comunque il dottor Naismith ha sempre negato un qualsiasi collegamentotra il "suo" gioco e quello dei Maya e pochi oggi sanno che l'ideatore di unodegli sport americani più popolari è stato un…canadese! Naismith infatti eranato nell'Ontario e si era laureato a Montreal alla Presbyterian TheologicalSeminary con l'intenzione di diventare pastore. Infine si convinse cheavrebbe potuto fare qualcosa di più pratico delle prediche e allora si iscrisseallo Springfield College di Springfield, nel Massachusetts, dove il direttoredel dipartimento di educazione fisica gli affidò il difficile compito diinventare qualcosa per tenere occupati gli studenti durante i lunghi mesi invernali.
Naismith infatti sfruttò la semplice idea di tirare un sassolino dentro unacesta, ma posizionò la cesta a 3 metri d'altezza e al posto del sassolinoutilizzò un pallone da calcio.
Il basketball vide la luce il 15 dicembre 1891, regolato da tredici norme, conun cesto di vimini per le pesche appeso alle estremità della palestra delcentro sportivo e due squadre di nove giocatori.
Il 15 gennaio 1892 Naismith pubblicò le regole del gioco: è la data dinascita ufficiale della pallacanestro.
La prima partita di pallacanestro venne disputata il 20 gennaio, con 18giocatori, come il numero degli alunni di ogni classe, per non mandarenessuno in panchina, terminò con il risultato di 1-0 e la prima persona arealizzare un canestro fu lo studente William R. Chase, che scagliò il tiro dametà campo.
Infatti, secondo Naismith, il basket era solo divertimento ed esercizio, noncompetizione.
Lo sport divenne popolare negli Stati Uniti in brevissimo tempo,cominciando subito dopo a diffondersi in tutto il mondo, attraverso la retedegli ostelli YMCA; gli allievi di Naismith divennero missionari e mentreviaggiavano nel mondo per portare il messaggio cristiano, riuscivano acoinvolgere i giovani nel nuovo gioco.
La pallacanestro, conosciuta anche come basket (abbreviazione del terminein lingua inglese basketball), è uno sport di squadra in cui due squadre dicinque giocatori ciascuna si affrontano per segnare con un pallone nelcanestro avversario, secondo una serie di regole prefissate.
Fu aggiunto al programma olimpico in occasione delle Olimpiadi di Berlino1936 (anche se vi era stato precedentemente un torneo di basket durante le Olimpiadi di St. Louis 1904, non riconosciuto ufficialmente dal CIO). Inquell'occasione, Naismith consegnò la medaglia d'oro agli Stati Uniti, chesconfissero in finale il Canada.
Nel 1946 nacque negli USA la National Basketball Association (NBA), conlo scopo di organizzare le squadre professionistiche e rendere lo sport piùpopolare. Nel resto del mondo, la diffusione si incrementò con la nascitadella Federazione Internazionale Pallacanestro (FIP) nel 1932. In Europa, ilbasket ebbe una particolare risonanza e soprattutto l'Unione Sovietica fu lostato che riuscì a competere a livello internazionale con la superpotenzastatunitense.
Partendo dal concetto che "l'allenatore deve possedere conoscenze ecompetenze, non solo in ambito tecnico – tattico, ma anche riguardo alsettore della preparazione atletica, ai processi cognitivi che incidono nellescelte dei piani di azione, ai processi affettivi emotivi che sottendono lamotivazione e le dinamiche di gruppo; un giocatore potrà quindi definirsicompleto solo quando abbia sviluppato adeguate capacità sotto i profilitecnico, fisico, cognitivo e affettivo emotivo" possiamo parlare di'pallacanestro integrata'o 'adattata'.
Per parlare di 'integrazione sul campo', sono partito dall'esperienza di un ex– allenatore con il quale nella mia esperienza lavorativa ho avuto modo diinteragire, Marco Calamai, che dopo un'iniziale esperienza di pallacanestrospeciale (della durata di 3 anni) con l'Associazione La Lucciola a Modena,ha deciso di allargare il proprio Progetto di gioco a Bologna.
I problemi iniziali per questa attività, non erano tanto i numeri, quanto ladiffidenza, la paura della novità; poi, col tempo, i ragazzi sono aumentati mostrando sempre più impegno, passione e soprattutto divertimento. Ilgrande problema era la disciplina, l'essere disabituati a rispettare indicazionidi comportamento o di gioco date dall'allenatore, soprattutto perché ognunoportava al gruppo la propria esuberanza e la propria voglia di protagonismo,al di là di ogni norma comportamentale; nel giro di qualche mese, il gruppoè diventato sempre più unito, altri giocatori diversabili sono arrivati, lanuova squadra ha preso forma senza perdere per strada nessun giocatore,nemmeno quelli più ribelli o restii al rispetto delle regole e il progetto hacominciato a decollare, perchéil piacere del gioco e il gusto di crescereinsieme avevano convinto tutti.
Per raggiungere però lo scopo del progetto, ovvero far giocare diversabili enormodotati in un'unica squadra, mancava ancora una spinta e quelladecisiva è arrivata nel momento in cui una Società Professionistica, cheoperava solamente con atleti normodotati, ha deciso di sostenere in pieno ilprogetto garantendo tempi / spazi più ampi e adeguati all'attività. Con questasoluzione, l'attività sperimentale di pallacanestro è approdata in unaSocietà tradizionale e l'integrazione tra diversabili e giocatori normodotatiè diventata reale. (Calamai M.)
Da lì l'esperienza 'Basket – Handicap' ha aumentato la sua visibilità, sonoaumentate le adesioni sia dei disabili che dei normodotati disponibili adentrare nel gruppo misto, soprattutto perché, allenarsi in palestra prima odopo squadre di normodotati, ha portato i ragazzi disabili ad uno scambioinsito nella logica delle cose, cosicchè, alcuni giocatori normodotati delprimo turno si fermavano per una parte dell'allenamento della squadraspeciale e quelli del turno successivo anticipavano l'arrivo in palestra pergiocare con gli amici diversabili.
In un ambiente così stimolante il progetto di pallacanestro adattata eintegrata si è consolidato e il grande attaccamento nato nei volontari, neitirocinanti universitari e in altri atleti normodotati provenienti dallegiovanili, è stato trasmesso da giocatori davvero unici per capacità speciali e sensibilità:
I ragazzi disabili, queste qualità le possono manifestare completamentesolo in un'ambiente di vera accettazione,dove la loro integrazione sia effettiva e realizzata, non soltanto citata.(M. Calamai)
Sport Integrato
Lo sport integrato è un Gioco Sport Educativo che ha lo scopo di creareuna cultura dell'integrazione, accettazione e valorizzazione della diversitàtra ragazzi abili e diversamente abili attraverso la pratica sportiva,rispondendo inoltre alle esigenze di crescita psicologica e fisiologica delragazzo, rispettando e promuovendo la sua creatività ed il suo bisogno disocializzazione.
Basket Integrato
Il basket integrato è un Gioco Sport ispirato alla pallacanestro ed è riservatoa ragazzi / ragazze abili e diversamente abili di età superiore ai 12 anni; perfar si che il gioco venga percepito e condiviso al meglio è stato creato unregolamento in grado di uniformare e codificare i comportamenti e le azionidei giocatori. Il regolamento è adattato alle capacità e alle potenzialità ditutti i giocatori, cercando di snaturare il meno possibile le regole ufficiali delgioco della pallacanestro.
Gli Insegnanti di educazione fisica, i Tecnici dello sport educativo integratoe gli Educatori, sono persone professionalmente qualificate a raggiungeretali obiettivi educativi e di integrazione che lo sport integrato si pone al di làdel gioco; spetta al Tecnico / Insegnante / Educatore applicare taleregolamento nei giusti termini e con una corretta progressione, tenendoconto delle diverse abilità delle persone, del loro ritmo di apprendimento,dei livelli di competenze raggiunti, della composizione dei gruppi e di tuttociò che può essere determinante per la definizione dell'adeguataprogrammazione.
Il regolamento va quindi insegnato ed applicato tenendo presente quantoriferito alla funzione educativa della pallacanestro integrata e sarà unprezioso strumento per un corretto sviluppo della personalità del giocatore.
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