Metodo Bobath

Di Vanni Jeni

I coniugi Karel e Berta Bobath elaborarono nel 1950 un metodo terapeutico in grado di agire sulle neuropatie attraverso l'inibizione di quei riflessi posturali che tendono a influenzare negativamente la coordinazione e il tono muscolare. Essa comprende una serie di posizioni inibenti i riflessi che costruiscono posizioni posturali anormali e facilita la costruzione di quei riflessi che producono schemi posturali normali e positivi e interviene sull'incremento del tono di quella muscolatura che determina schemi positivi. Questo metodo fu ideato per ottenere attenuazione di spasticità caratteristica delle cerebropatie ma fu esteso a tutte i deficit muscolari di carattere neurologico.

Metodo della Back School

La "scuola della schiena" fonda il proprio principio metodologico sulla costruzione di una cultura d'igiene posturale riferita a situazioni reali di vita quotidiana. Il loro approccio è completo e multidisciplinare, in modo tale da valutare il paziente globalmente. Durante i corsi di formazione della back school, si sensibilizzano i partecipanti all'uso corretto della schiena durante le attività di vita quotidiana, come nel sollevamento di pesi durante le attività domestiche, le posture scorrette che si assumono nell'attività lavorativa, gli esercizi sbagliati che si eseguono durante l'attività sportiva e tutte le attività che possono provocare sovraccarico alle strutture articolari della spina dorsale. La postura ricercata dalla back school è quella ergonomica che viene impiegata durante le attività quotidiane.

Essa comprende una teorica preventiva di educazione all'igiene posturale generale, e una pratica che consiste in esercizi di allungamento, di scarica, di mobilità e di rilassamento muscolare; tutto ciò al fine di dare al paziente un'autonomia attraverso l'acquisizione delle metodiche di autocorrezione posturale.

Eutonia

Alexander Gerda definisce il metodo da lei ideato la sua come un tentativo di educare l'uomo alla propria percezione fisica e mentale in modo da poter vivere in armonia con il proprio corpo. Lo scopo è quello di percepire lo stato di tensione, e ricercare il tono muscolare ideale per acquisire un movimento naturale. Economizzare lo sforzo, rilassare ed eliminare le tensioni, respirare in modo naturale, stimolare la concentrazione del corpo sono gli aspetti più importanti che si ricercano nell'educazione eutonica. Essa si basa su tre principi:

  • Esercizi di "inventario": per concentrare la propria attenzione sulle singole parti del corpo con riferimento allo stato tensivo
  • Esercizi di "contatto": per risvegliare la sensibilità corporea attraverso l'uso di strumenti di vario tipo (bastoni, palla, panca, sedia)
  • Esercizi che ricercano le "posizioni di controllo": per dare ai muscoli e ai legamenti la loro ottimale elasticità e lunghezza

Metodo Feldenkrais

L'uomo agisce in funzione dell'immagine che ha di se stesso. Lo scopo che si prefigge il metodo è quello di eliminare gli automatismi negativi acquisiti grazie alla presa di coscienza delle mobilità con il quale si eseguono i movimenti. Per raggiungere questo obiettivo, Feldenkrais suggerisce di creare una pausa tra l'azione e il pensiero che la programma, tale da creare la consapevolezza dell'azione e del movimento agito. Gli esercizi proposti vengono effettuati molto lentamente in modo da favorire la consapevolezza corporea e permette l'individuazione e l'eliminazione delle posture scorrette.