Quante volte abbiamo sentito citare questa frase, ma cosa significa conoscere se' stessi? Dietro l'apparente semplicità di queste parole sono racchiusi significati profondi e piuttosto articolati.
Conoscersi significa porre sotto un'analisi obiettiva ed onesta la propria persona, mettendosi un po' a nudo, per scoprire il proprio potenziale affettivo, emotivo ed intellettivo ed accettare i propri limiti. Conoscersi significa aprire le porte della nostra "casa interiore", che è l'Io, per sbirciare come essa è fatta: scoprirne le dimensioni, i locali, il colore delle pareti, ,gli arredi.
Molte persone abitano in una "casa interiore" che non conoscono, magari ne hanno una idea approssimativa o falsata dalla realtà, ne percepiscono i contorni e l'immagine esterna, ma non il contenuto. Molte persone vivono del riflesso esterno, adeguandosi a ciò che gli altri vorrebbero, soffocando la propria natura. Cosi la propria casa interiore rimane chiusa e buia proprio come una casa disabitata.
Conoscere se stessi significa aprire finalmente la porta della nostra casa interna, spalancare le finestre e fare entrare luce ed aria, scoprire come siamo fatti, dipingere le pareti, scegliere i mobili che più valorizzano i luoghi interni, sfruttando al meglio le risorse. Conoscere se stessi significa capire i nostri potenziali, le risorse ed i limiti con l'idea di muovere dei piccoli passi verso il cambiamento produttivo. Soltanto allora, quando avremmo consapevolezza della nostra casa interiore potremmo permettere agli altri di entrare e di sentirsi a proprio agio: perché noi stessi essendoci amati ci sentiamo a nostro agio nella nostra pelle.
Nel dare una risposta alla domanda sempre di attualità "conosci te stesso?", nel creare consapevolezza e l'accettazione di sé così come si è, nell'operare il cambiamento di quei comportamenti non proficui che non trovano il consenso né negli altri né in noi stessi , sono di grande aiuto i suggerimenti che l'analisi grafologica può offrire.
La scienza grafologica può essere oggi un valido strumento per la valutazione realistica di sé, delle proprie potenzialità, nella acquisizione di una certa consapevolezza del proprio modo di essere e manifestarsi e, in parte, nel recupero della fiducia in sé.
Senza la stima di sé stessi ci si sente incapaci, inferiori agli altri,non ok, il non conoscersi sufficientemente provoca o una stima artefatta o una disistima.
La stima e la fiducia in sé devono giungere da un percorso interiore che ci libera dal dover essere dipendenti dal giudizio esterno. Dunque conoscere se stessi al fine di muovere i primi passi verso il cambiamento o il miglioramento nel modo di comprendersi o di agire, permettendo così di far venir fuori la personalità, di aprire con grande libertà la porta di ingresso della propria casa interiore.