L'allenamento intermittente nel calcio

Di Marco Panascì

Sempre più spesso l'allenamento intermittente viene utilizzato dalle squadre di calcio in fase di preparazione. Molti studi ne sanciscono l'efficacia su massa corporea, massa grassa, t40m, MAS e HRmax

L'endurance ha assunto un ruolo fondamentale e centrale nel calcio, la sua sollecitazione avviene mediante differenti processi ed ha un ruolo predominante nella preparazione atletica del calciatore. Più in particolare l'utilizzo di esercizi intermittenti permette di agire sugli aspetti specifici della preparazione atletica del calciatore. Comunque sta nella bravura del preparatore, che attraverso la strutturazione di forme differenti di esercizio intermittente, di cicli di lavoro e dalla sua analisi dello stato psicofisico dei giocatori, riuscire ad utilizzare in maniera favorevole questo tipo d'esercizio.

Il lavoro di corsa intermittente permette due cose fondamentali:

  1. Il miglioramento della potenza aerobica
  2. Una minore diminuzione della velocità di corsa in gara1

Infatti analisi e misurazioni fisiologiche hanno rivelato che il calcio moderno ha esigenze energetiche molto elevate, la capacità di svolgere e ripetere lavoro ad alta intensità è di notevole importanza per i giocatori. Inoltre, le squadre di maggior successo svolgono più attività ad alta intensità durante la partita attraverso un maggiore possesso della palla. Quindi i calciatori hanno l'esigenza di avere un livello di fitness molto alto, per far fronte alle esigenze fisiche richieste dal gioco.

Studi sugli effetti dell'allenamento intermittente

Studi su calciatori hanno dimostrato che effettuare da 8 a 12 settimane di allenamento ad alta intensità di corsa aerobica (> 85% FCmax) permette di migliorare il VO2max (dal 5% al 11%) e la running economy (dal 3% al 7%), ridurre l'accumulo di lattato ematico durante l'esercizio fisico submassimale e determina miglioramenti (13%) nello yo-yo intermittent recovery test level 1.

L'allenamento della resistenza alla velocità ha effetti positivi sulla resistenza specifica del calciatore, come mostrato dai notevoli miglioramenti (dal 22 al 28%) nello yoyo intermittent recovery test level 2 e dalla migliore capacità (2%) di eseguire sprint ripetuti (RSA).

Si può dunque affermare che durante la stagione è possibile utilizzare sia allenamenti di corsa aerobica ad alta intensità sia allenamenti di speed endurance per migliorare la prestazione intermittente ad lata intensità del giocatore di calcio2.
Uno studio di Dupont (2004) su un gruppo di 22 calciatori professionisti, che hanno partecipato a 2 periodi di 10 settimane ciascuno di cui uno di controllo ed uno di allenamento ad alta intensità, ha messo in evidenza che l'utilizzo di esercizi di corsa intermittente 15s-15s (15 secondi al 120% della massima velocità aerobica alternati a 15 secondi di recupero passivo) ripetuti per 12-15 volte e di sprint massimali sui 40 metri (12-15 ripetizioni All-out sui 40 m alternati con 30 secondi di recupero passivo) permette di migliorare sia le qualità fisiche che corporee del giocatore (Figura 1).

allenamento intermittente nel calcio
Effetti del programma d'allenamento su massa corporea, massa grassa, velocità di sprint(t40m), massima velocità aerobica (MAS) e massima frequenza cardiaca (HRmax)

Voci glossario

Allenamento Frequenza cardiaca Lattato