Altre realtà calcistiche lucane - quarta parte

Di Jordano Nardiello

Conclude la propria stagione ottenendo il pass per disputare il suo decimo campionato consecutivo nel calcio professionistico.La maggiore squadra locale è il C.S. Vultur 1921 che milita nel Campionato di Eccellenza della Basilicata.

Risolto in parte anche questo ostacolo, con la sottoscrizione di circa mille abbonamenti, resta la cosa più importante da fare che è quella di allestire l'organico che dovrà affrontare il campionato. Intanto, a sorpresa, Maglione ritorna alla carica di presidente, esortato a gran voce dal sindaco e rassicurato da un futuro reso più roseo dal nuovo prestigioso sponsor e dai numerosi abbonamenti sottoscritti. Terminati i preparativi, comincia la nuova stagione che vede il Melfi impegnato in casa contro il neo-promosso (ma non per questo motivo debole) Brindisi. La partita si conclude con un pirotecnico 3-3. Alla fine il Melfi conclude il proprio campionato al nono posto con ben 47 punti (ultima partita: Melfi-Catanzaro 2-2), firmando dunque una delle migliori stagioni di sempre. La stagione 2010/2011 comincia con una pesante sconfitta in Coppa Italia Lega Pro contro la Nocerina per 5 a 2 a Nocera Inferiore. Nel secondo incontro stagionale, che vede i gialloverdi esordire in casa contro il Brindisi sempre in coppa, c'è invece la prima vittoria del nuovo anno: 3 a 0. Dopo i primi due incontri di coppa inizia finalmente il campionato.

La stagione si conclude l'8 maggio, i gialloverdi concludono la stagione al settimo posto in classifica con 42 punti conquistati sul campo. La stagione sportiva 2011/2012 inizia come ormai consuetudine degli ultimi anni tra mille difficoltà, con la società che durante il periodo estivo fa capire di non avere le risorse necessarie per iscriversi al campionato di Seconda Divisione, mettendo dunque paura tra gli amanti del calcio melfitani. Alla fine però, l'infaticabile lavoro e l'amore per i colori gialloverdi da parte del patron Giuseppe Maglione, portano ancora una volta ad una risoluzione positiva con il Melfi che dunque si iscrive al suo nono campionato consecutivo tra i professionisti, allestendo una squadra che risulta essere la più giovane dell'intero panorama professionistico del calcio italiano, con un'età media di circa venti anni. Ed è proprio l'eccessiva inesperienza che porta i gialloverdi ad occupare per gran parte della stagione la penultima posizione in classifica, davanti solo al Celano.

Ma come di consueto, durante il mercato di riparazione giungono a Melfi giocatori di esperienza tra cui l'attaccante Giancarlo Improta dall'Isola Liri, che mette a segno diversi gol risultando molto importante e dando, dunque, un contributo fondamentale alla causa gialloverde. Quindi il Melfi comincia a fare punti pesanti e a lasciarsi alle spalle alcune squadre una dopo l'altra. A marzo, con la squadra al terz'ultimo posto, si dimette mister Rodolfi per motivi familiari ed al suo posto subentra Leonardo Bitetto, tecnico pugliese di grande esperienza per la Lega Pro. Con il nuovo allenatore i federiciani ottengono ottimi risultati e continuano a scalare posizioni in classifica fino al 25 aprile, quando dopo aver battuto la Vigor Lamezia in piena corsa per lapromozione diretta, i lucani conquistano aritmeticamente e con 2 giornate d'anticipo la salvezza diretta, traguardo che solo qualche settimana indietro nessuno si sarebbe aspettato. Conclude dunque la propria stagione ottenendo il pass per disputare il suo decimo campionato consecutivo nel calcio professionistico.

Una società calcistica molto attiva, fin dagli anni Venti, inBasilicata, è stata quella di Rionero in Vulture. Infatti, ancora oggi, lo sport principale della città è il calcio. La maggiore squadra locale è il C.S. Vultur 1921 che milita nel Campionato di Eccellenza della Basilicata. La società fu fondata nel 1921 da alcuni pionieri fra i quali Carlo Sforza e Mauro Corona che la nominarono Vultur Circolo Sportivo. Agli inizi le discipline sportive praticate furono l'atletica, il pugilato ed il ciclismo. Dal 1923 al 1926 organizzò e partecipò ai Convegni Atletici Lucani con risultati più che soddisfacenti. Dal 1929 al 1930 fece la comparsa il calcio dilettantistico con calciatori locali come Amorosino Angelo ed il fratello Vito, Consiglio Michele, Bocchetti Alfredo, Volonnino Dario, Plastino Giovanni, Argentino Giuseppe, Traficante Renato. Negli anni del secondo conflitto mondiale il calcio rivolse l'attenzione ai vivai giovanili che, alcuni anni dopo, portarono il C.S. Vultur nel campionato semiprofessionistico per la prima volta nella stagione 1958/59, grazie alla passione del suo presidente Pasquale Corona. A lui è intitolato lo stadio comunale di Rionero. La compagine rionerese nella sua storia ha poi militato nei campionati interregionali complessivamente per otto stagioni. L'altra squadra di Rionero è la Fortitudo San Tarcisio, nata nel 1972 dalla fusione delle due società San Tarcisio, per volere di Padre Carlo Palestina e la Fortitudo, nata qualche anno dopo grazie al fondatore Carlo Pesacane. Attualmente la squadra milita nel campionato di I Categoria Lucana.

A muovere i primi passi nello scenario calcistico lucano c'è, tra le società ancora attive, il Moliterno. Siamo nel lontano 1919 quando iniziavano a prendere corpo società che si limitavano però a svolgere solo gare amichevoli. L'affiliazione dei valligiani alla federazione sportiva è dat ata 1921, e da allora, il sodalizio rossoblu è sempre stato nel gotha del calcio lucano. Difatti, a parte una parentesi durata due anni tra i Dilettanti, Moliterno, tra alti e bassi, ha sempre militato nei massimi tornei regionali. È una società che dura nel tempo sicuramente perché non ha mai fatto il passo più lungo della gamba, ed ha saputo tener duro anche nei momenti difficili. Il Moliterno è anche tra gli unici club a non essere sparito dallo scenario dopo la retrocessione dalla serie D in virtù di una politica accorta 1.

Sono passati oltre novant' anni da quando Pietro Latorraca, il "presidenticchio", diede vita ad un progetto che nessuno pensava che potesse durare nel tempo. Pietro Latorraca nel 1921 fondava il Moliterno Calcio, oggi sicuramente uno dei sodalizi più antichi della Basilicata. In seguito Latorraca, pasticciere di scuola salernitana nonché cavaliere al merito della Repubblica Italiana, divenne per i tifosi "il presidentissimo" al quale non va solo riconosciuto il merito di aver promosso, in tempi di forti difficoltà, il calcio giocato in Val D'Agri e reso il Moliterno una delle società lucane più blasonate, ma anche sviluppato un'idea di calcio, un progetto di sport arricchito da passione, entusiasmo ed alta partecipazione. Ai tempi di Latorraca, morto nel 1993 all'età di 88 anni, il calcio, le partite di campionato nel giorno del patrono San Domenico diventavano per i tifosi moliternesi una festa, un evento fortemente sentito, mentre per chi scendeva in campo, indossare la maglia della squadra locale significava avvertire forte quel senso di appartenenza e di identità ad una comunità.

Oggi Moliterno, oltre ad essere la società lucana più anziana, continua a tenere fede ai propri progetti di allora 2.

Lo sport per eccellenza a Pescopagano è da sempre stato il calcio. Pescopagano ha una tradizione calcistica antica: già dai primi anni del Novecento era lo sport più praticato dai giovani locali, importato dagli studenti che frequentavano le scuole napoletane. Nel 1926 si ha la costituzione ufficiale della Unione Sportiva Pescopaganese con tanto di statuto e atto costitutivo. Si tratta di una delle primissime formazioni calcistiche lucane costituite che, in pieno regime fascista, aveva fra gli articoli statutari, le clausole di apartiticità, cosa non da poco se si considera l'epoca. Dopo una lunga serie di tornei disputati sul mitico campo sportivo Pascone nell'immediato secondo dopoguerra, con l'avvento del comitato lucano iniziarono i primi campionati ufficiali della lega dilettantistica di Basilicata. Pescopagano sportiva è una delle 27 società protagoniste di quel primo campionato (1950) che la vede impegnata contro la Murese e il Melfi. Primo incontro ufficiale è datato domenica 10 marzo 1950: Murese - Pescopagano 3-2. Da lì in avanti è stato tutti un susseguirsi di alti e bassi, con successi eclatanti mescolati ad anni di buio totale. Pescopagano calcistica è stata per ben due volte campione regionale di Basilicata: la prima volta nel 1954/55 quando riuscì a superare la strenua resistenza del Montalbano Jonico (31 punti contro 30); la seconda volta nel 1962/63 quando si impose prima (attraverso spareggio) nel girone A della Prima categoria all'Invicta Potenza e successivamente ancora al Montalbano (vincitore del girone B della Prima Categoria).

Entrambi gli incontri furono vinti col punteggio di 1-0, con grande protagonista il bomber Biondi. Con la vittoria del campionato di Promozione 1955/56 vi fu l'automatico accesso al successivo campionato di IV Serie: è stata questa la più alta pagina calcistica di Pescopagano, che la vide misurarsi contro squadroni del calibro del Lecce, Pescara, Foggia, Barletta, Chieti e L'Aquila. Era quella la squadra di Savanella, Miotto, Balugani, Mantovani, Piscopiello, Tombolini, Spadafora. Altra punta di diamante del calcio pescopaganese è stata la vittoria nella Coppa Italia regionale ottenuta nel 1997/98 grazie alla vittoria, in finale, sul Villa d'Agri dei vari Lazic, Turturiello, Lotano. Grazie ai gol di Leonardo Lotano e di Raffaele Cerbone, infatti, i rossoblù pareggiano la sconfitta subita nella gara di andata (2-1) e portano la gara ai rigori con vittoria finale più che meritata (6-4). Susseguentemente i pescopaganesi affrontarono, nelle gare interregionali, lo Squinzano, venendo eliminati nonostante la vittoria nella gara di andata (1-0; 1-4). Pescopagano ha avuto, nei suoi vari anni, diverse formazioni: la blasonata US Pescopagano, la Montecalvo, la Junior Club, la Montemauro, la Polisportiva 2000 (che è risalita dalla terza categoria alla promozione con i soli calciatori locali in 5 anni) e, dal 2008, nuovamente la US Pescopagano 1926. Si sono succeduti alla carica di presidente dei vari sodalizi rossoblù grandi personaggi, tra i quali troviamo Vincenzo Musano, Michele Pontillo, Raffaele Laurenziello e il giovane Francesco Gonnella. Tanti sono stati i tecnici alla guida delle formazioni: dal mitico Salvatore Barrotta, a Linsalata, da Lorenzini a Quaiattini, da Pino Greco a Gianni Toscano, da Angelo Gervasio a Gerardo Iannicelli. Attualmente la squadra milita nel campionato di Promozione lucana con ancora una volta alla massimacarica del sodalizio Raffaele Laurenziello 3.

Pisticci calcistica vive la realtà sportiva di due società, la Polisportiva Pisticci e l'Atletico Marconia. La storia del Pisticci affonda le sue radici nei primi anni Sessanta quando l'allora G.S. Cristo Re prima e U.S. Pisticci poi, partecipò per la prima volta al campionato di Prima Categoria lucana, ottenendo ottimi risultati. Migliore sorte toccò alla squadra presieduta da Renato Panetta che, a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, sfiorò per ben quattro volte l'accesso alla Serie D, nelle indimendicabili e sfortunate finali contro Lavello, Venosa, Melfi e Tricarico. Nel 1976 fu edificato il nuovo stadio San Gaetano e il Pisticci, dopo una stasi durata qualche anno, partecipò man mano, prima ai campionati minori e poi alla Promozione lucana, sfiorando l'Interregionale nel 1987. Nella stagione successiva, con la presidenza di Nino Michetti che aveva affidato la squadra a Luigi De Canio, riuscì ad agguantare la tanto sospirata promozione tra i Dilettanti. Dalla stagione 1988/89 e fino a quella 1992/93, furono gli anni d'oro del Pisticci, con la squadra applaudita da mezza Italia per aver ottenuto un secondo ed un terzo posto nei primi due anni di permanenza in Interregionale. Con il 1994 iniziava un periodo di decadenza ma grazie all'impegno di alcuni appassionati pisticcesi che non volevano la morte del calcio nella loro città, la squadra si iscrisse al campionato di Prima Categoria. Nel torneo 1997/98 la squadra disputò e vinse alla grande il campionato accedendo in Promozione, dove restò solo un anno per poi passare in Eccellenza dove tutt'ora milita.