La percezione dello sport nella scuola dell'obbligo: le risposte - prima parte

Di Vincenzo Biancalana

Presentazione dei risultati elaborati sulla base delle risposte fornite da parte degli studenti della scuola dell'obbligo. Note sulla validità e la veridicità delle risposte.

Prima di esporre i risultati della ricerca è, però, necessario premettere alcune considerazioni a riguardo della "validità", o "veridicità", o meno delle risposte. Alcuni bambini, infatti, alla domanda "Pratichi sport?" rispondono di sì e indicano lo Sci come sport praticato. Ora, ciò sarà sicuramente vero, ma è vero anche che il tempo dedicato a quello sport non va oltre lo spazio di una settimana con, al massimo, l'aggiunta di un paio di week-end l'anno; per questa ragione crediamo di non "falsare" i risultati inserendo quelle risposte tra quelle negative circa la pratica sportiva.

Un'altra osservazione va annotata circa la tipologia degli sport dichiarati come conosciuti: 59 bambini, di fatto, indicano come conosciuto lo sport delle arti marziali, ma ad una domanda rivolta ad alcuni di loro, circa quale fosse, tra i tanti, quello inteso, la risposta è stata "il wrestling", che sappiamo non aver alcuna attinenza con le arti marziali. Il motivo di tali risposte sta nel fatto che oggi è molto popolare tra i bambini la raccolta di figurine e un gioco da Play Station, proprio sul wrestling che, naturalmente, ha preso piede in conseguenza di una trasmissione televisiva molto seguita.

Evidentemente i bambini associano le dinamiche di questo sport (?) con quelle del karate o dello judo e pur non praticandolo, ne conoscono, comunque, mosse, tecniche e quant'altro. Quindi, anche in questo caso, il dato finale deve essere preso con una piccola riserva, perlomeno riguardo alle arti marziali.

Un'altra nota interpretativa, intorno al ciclismo: la quasi totalità dei bambini e delle bambine, alla domanda sulla conoscenza del nome di un ciclista indicano "Pantani" e "Cipollini" e, solamente nove di loro indicano altri nomi come, Bettini (5), Indurain (2) e altri (2). Da un colloquio con i bambini stessi si evincerà, successivamente, che gran parte della notorietà dei due campioni indicati, viene dalla travagliata vicenda del primo e dalla pubblicità per un "mercatone" del secondo e, quasi per nulla, invece, dalle imprese sportive.
Nel dettaglio le risposte al questionario sono così distribuite, alla domanda:


Pratichi sport?
  M F
SI NO SI NO
Scuola Elementare 86% 14% 79% 21%
Scuola Media 89% 11% 81% 19%


Se si, quale?
  M F
Scuola Elementare
  • Calcio 53 %
  • Volley 1%
  • Nuoto 22%
  • Atletica 1%
  • Arti Marziali 3%
  • Ciclismo 4%
  • Tennistavolo 3%
  • Basket 11%
  • Altri 2%
  • Volley 35%
  • Ginnastica ritmica 10%
  • Danza 9%
  • Ginnnastica Artistica 8%
  • Atletica 5%
  • Nuoto 24%
  • Calcio 1%
  • Ciclismo 1%
  • Basket 6%
Scuola Media
  • Calcio 54%
  • Atletica 6%
  • Tennis 3%
  • Arti marziali 4%
  • Nuoto 15%
  • Volley 4%
  • Basket 12%
  • Altri 2%
  • Nuoto 13%
  • Volley 36%
  • Basket 4%
  • Tennis 3%
  • Ginnastica Artistica 12%
  • Ginnastica Ritmica 4%
  • Danza 20%
  • Altri 3%

Queste prime risposte meritano già alcune riflessioni. La prima, a riguardo delle elevate percentuali di bambini/e che dichiarano di non praticare alcuna attività sportiva. La seconda, in conseguenza, del fatto che molti di loro affermano sì, di farne, ma poi sappiamo bene che, agli effetti, non si tratta di una vera e propria attività costante, programmata, ecc, ma semplicemente di qualche sporadica "partita" o corsa in bicicletta. Ridotte attività, quindi, ma che appaiono sufficienti ai bambini per poterle definire come vere e proprie pratiche sportive.
Alla luce di ciò, le percentuali attorno alla non pratica devono essere considerate ancor più elevate di quanto già non lo siano state. Sta, di fatto, comunque, che tra i non praticanti ve ne sono alcuni che non praticano sport perché "La mamma non ha la patente e non può accompagnarmi", oppure "Perché la piscina costa troppo ", o ancora "Nel mio paese non c'è la palestra", risposte che dovrebbero essere considerate circa la necessità di incentivare l'attività motoria e sportiva nella scuola.

Bibliografia

  1. Bambini, adulti, anziani e ritardo mentale
    L. Cottini
  2. Psicomotricità, valutazione e metodi nell'intervento
    L. Cottini
  3. Didattica speciale e integrazione scolastica
    L. Cottini