L'anoressia nervosa (AN1) è classificata dal DSM-IV Manuale Statistico e Diagnostico dei Disturbi Mentali2 tra i Disturbi dell'Alimentazione (DCA3), caratterizzati dalla presenza di grossolane alterazioni del comportamento alimentare; essa insorge in età prevalentemente adolescenziale e si presenta come il desiderio di intraprendere una dieta dimagrante da parte di soggetti - per il 90% donne - che affermano di sentirsi troppo grassi.
L'entusiasmo iniziale nei confronti del ristretto regime alimentare non viene meno con il passare del tempo e spinge le persone a seguire, imperterrite, le regole alimentari che si sono autoimposte, incuranti delle condizioni fisiche di estrema emaciazione cui la denutrizione le conduce.
Fin dall'esordio della patologia, è presente una distorta percezione dell'immagine del proprio corpo, che è il risultato di pensieri e sentimenti negativi che gli individui nutrono nei confronti dello stesso; è a questo punto che il rigore nel seguire la dieta, la perdita di peso e, soprattutto, la capacità di resistere ad un bisogno primario qual è la nutrizione, iniziano ad essere considerate virtù, forme di controllo sulla vita e manifestazioni della propria forza.
Il soggetto anoressico tenta di risolvere i problemi esercitando un rigido controllo sul proprio corpo, negando a quest'ultimo le sensazioni più primordiali: tra queste, la negazione della fame è la più eclatante, ma ad essa si accompagna anche il rifiuto di ammettere la fatica fisica, sottoponendosi ad un'intensa e strenua attività motoria.
L'anoressia nervosa, oltre a quella specificatamente fisica, va ad interessare anche la sfera relazionale della persona affetta: infatti, il comportamento anoressico si configura come un segnale, un messaggio, ovvero la necessità di comunicare un disagio riguardo al rapporto con se stessi e con gli altri; questo atteggiamento diventa un'occasione per accrescere l'autostima, un mezzo per raggiungere in completa autonomia un'ideale prefissato, che, in questo caso, è la magrezza. In realtà, però, raramente il soggetto riesce a colmare i sentimenti di vuoto.
I criteri diagnostici, riconosciuti dal DSM-IV per l'anoressia nervosa, sono: