Molti ricercatori si sono cimentati nel verificare se ci sono correlazioni tra l'indice di massa corporea e l'insoddisfazione del proprio corpo, ed eventuali ripercussioni sulle prestazioni motorie.
Su questo hanno lavorato Colella et al. (2009) su un campione di 210 bambini, di cui 105 normopeso (53 maschi e 52 femmine) e 105 in sovrappeso (52 maschi e 53 femmine), di età compresa tra gli 8 e i 10 anni e che frequentano le scuole elementari del sud-est Italia.
L'immagine corporea è stata misurata con il "Collins' Child Figure Drawings", mentre l'auto-efficacia è stata valutata mediante la "Perceived Physical Ability Scale for Children". Per valutare le prestazioni motorie sono stati somministrati alcuni test da campo appropriati all'età come il salto in lungo, il lancio della palla medica da 1 kg, il tiro tipo basket, e la corsa dei 10 metri e dei 20 metri con partenza dalla posizione eretta.
L'analisi della varianza univariata [2 (gruppo) x 2 (sesso) x 3 (8, 9, 10 anni)] ha dimostrato che i bambini in sovrappeso hanno riportato una grande insoddisfazione del loro corpo, bassi punteggi di auto-efficacia e basse prestazioni nei compiti in cui c'era il sostegno del peso, rispetto ai coetanei normopeso. Inoltre, i ragazzi avevano punteggi medi più alti di auto-efficacia fisica e migliori prestazioni su tutti i test motori, rispetto alle ragazze. La correlazione tra l'indice di massa corporea e l'insoddisfazione del corpo è stato positiva sia per i ragazzi che per le ragazze (Colella et al., 2009).
Più recentemente invece, Morano et al. (2011) hanno condotto uno studio simile, ma su studenti delle scuole medie. Lo scopo di questo studio era quello di esaminare le relazioni tra i fattori di auto-percezione fisica, l'immagine corporea e le prestazioni motorie. Oggetto di studio sono stati 260 bambini, suddivisi in base all'indice di massa corporea in normopeso (n = 103), sovrappeso (n = 86) o obesi (n = 71). La coordinazione percepita, il grasso corporeo e le competenze sportive sono stati valutate utilizzando il "Physical Self-Description Questionnaire", mentre l'immagine corporea è stata misurata utilizzando il "Collins' Child Figure Drawings". La percezione individuale di forza, velocità e agilità sono stati valutati utilizzando la "Perceived Physical Ability Scale". I test che sono stati somministrati erano il salto in lungo, il lancio della palla medica da 2 kg, la navetta 10 × 5 m e la corsa 20 m e la corsa 30 m. Le ragazze obese, quando sono state confrontate con i ragazzi, e con le loro coetanee normopeso, hanno registrato una competenza fisica reale e percepita più bassa, maggiore grasso corporeo percepito e maggiore insoddisfazione corporea. L'insoddisfazione del corpo media tutte le associazioni tra l'indice di massa corporea (BMI) ed i diversi aspetti della auto-percezione fisica nei ragazzi, ma non nelle ragazze. Lo stesso modello di risultati è stato trovato per l'auto-percezione fisica come mediatore della relazione tra BMI e insoddisfazione corporea. In conclusione, l'obesità ha dimostrato di avere effetti negativi sia sulle prestazioni motorie che sull'auto-percezione fisica (Morano et al., 2011).