Il mondo degli integratori è tra le realtà a più rapida crescita, ragione per la quale diviene quasi umanamente impossibile elencare tutte le tipologie di integratori presenti sul mercato.
Tuttavia la cosa non costituisce assolutamente un limite poiché, nella maggior parte dei casi, tali integratori, non espletano alcun reale beneficio, ancor meno rispetto ai comuni desideri. In altri termini, il più delle volte, ci troviamo dinnanzi a pure trovate pubblicitarie.
Per tale ragione, nel descrivere le peculiarità degli integratori, ci siamo soffermati solo su quelli di comprovata efficacia e che, se assunti nelle giuste dosi, e con il giusto impegno sportivo, possono realmente portare a qualche risultato. Di nessuno degli integratori, un iperdosaggio, è sinonimo di miglior risultato o di risultati in tempi più brevi. Con iperdosaggi, nella maggior parte dei casi è possibile solo andare incontro a spiacevoli effetti collaterali.
Un'altra utile premessa è sulla natura stessa degli integratori che, altro non sono, che i normali nutrienti presenti nei comuni alimenti "estratti" industrialmente al fine di fornire un prodotto privo di "scarti" (intesi anche come nutrienti accessori) e quindi consentendone una facile assunzione anche in situazioni "atipiche". Quindi non esiste nessun integratore in grado di fornire "elementi" che i normali alimenti non siano in grado di fornire.
Resta inteso che la praticità di una barretta proteica è di gran lunga superiore ad una bistecca ai ferri. Soprattutto se intendiamo integrare il fabbisogno nutrizionale proteico in momenti della giornata in cui si è lontani da casa o al lavoro.
L'uso di integratori non dovrebbe prescindere dalla consultazione del proprio medico curante o di uno specialista. Le indicazioni fornite di seguito sono infatti da intendersi come linee guida generali e non certo come valori con significato prescrittivo o inneggianti al "fai da te".
Pur essendo incontrovertibili le utilità dei micronutrienti elencati, è veramente difficoltoso fare una stima del fabbisogno giornaliero di ciascuno di essi, in quanto fortemente influenzato dallo stato di forma e dall'intensità dello stimolo allenante che ciascun atleta esercita. La regola di base è che, per sportivi non agonisti, la normale alimentazione, se ricca di frutta e verdura, è in grado di sopperire alle aumentate richieste dell'organismo. In caso di agonisti o di deficit fisiologici, le quantità da somministrare dovrebbero essere valutare in maniera individuale. Al di la delle mode introdotte negli ambienti sportivi, nella maggior parte dei casi, la sola acqua è l'unico elemento di fondamentale introduzione durante la pratica sportiva, per evitare fenomeni di disidratazione. Altre bevande, a contenuto salino, rappresentano una inutile aggiunta. Ai fini della prestazione l'integrazione di minerali, dagli studi ad oggi compiuti, non migliorano la prestazione se non in presenza di reali deficit che compromettono l'esito della prova sportiva(1).