L'impostazione dietetica nella gravidanza diabetica deve attenersi ai principi di nutrizione per la gravidanza e alle raccomandazioni specifiche per il diabete.
È necessaria un'alimentazione sana e variata, adeguata alle esigenze nutrizionali della madre e del bambino.
Non è affatto vero che durante l'attesa bisogna "mangiare per due". L'entità della supplementazione calorica è soprattutto in relazione al peso pregravidico e sarà minore per le gravide in sovrappeso, maggiore per quelle sottopeso.
L'incremento ponderale può essere quantificato in 10-12kg per le donne normopeso, 14-15 kg per quelle sottopeso e 7-8 kg per quelle obese.
In gravidanza non è raccomandata un'eccessiva riduzione calorica, in quanto la formazione di corpi chetonici conseguente al digiuno potrebbe risultare dannosa all'unità feto-placentare.
L'apporto calorico giornaliero deve essere suddiviso in pasti principali e spuntini per meglio controllare le oscillazioni glicemiche proprie della gravidanza.
L'aumento deve essere comunque graduale: nel primo trimestre è minimo (circa 1 chilo), mentre nei mesi successivi il peso corporeo aumenta di 300-500 grammi a settimana.
È importante che l'alimentazione sia bilanciata. Carboidrati, proteine, grassi e fibre devono essere tutti presenti.
In particolare i carboidrati, rappresentando la principale fonte di energia, devono costituire circa il 45% delle calorie introdotte. Alimenti come pasta, pane, cereali e legumi devono pertanto essere consumati con regolarità, mentre va drasticamente limitato il consumo di carboidrati semplici, presenti in dolci e bevande zuccherate.
È importante che la donna gravida consumi cibi ricchi in fibre (verdura e frutta) in quanto apportano vitamine, sali minerali e acqua.
La frutta, seppure ricca in fibre, deve essere consumata nella giusta quantità, evitando frutti particolarmente ricchi di zuccheri (fichi, uva, banana, cachi, mandarini).
Le proteine che contengono aminoacidi,infine,(i mattoni della vita), sono importanti, ma non è necessario aumentarne troppo la quantità. Bastano 1/1,2 grammi al giorno per chilo di peso, poco più del fabbisogno medio.
La quota energetica derivante dai grassi non deve superare il 30% delle calorie assunte nella giornata.
I grassi di origine vegetale, come l'olio exstravergine di oliva (grassi insaturi), sono da preferire a quelli di origine animale. Per limitare ulteriormente i grassi animali è meglio ridurre i salumi e i formaggi e consumare latte parzialmente scremato.
La distribuzione percentuale delle calorie tra i singoli pasti in gravidanza è simile per il diabete pregravidico e per il diabete gestazionale.
In particolare si raccomanda la suddivisione delle calorie giornaliere tra la prima colazione (10-15 %) il pranzo (20-30%), la cena (30-40%) e tre spuntini (a metà mattino, metà pomeriggio e prima di andare a letto) comprendenti il 5-10% delle calorie totali, è importante frazionare i pasti nell'arco della giornata.
Pasto | Calorie |
---|---|
Prima colazione | 10-15 % |
Pranzo | 20-30% |
Cena | 30-40% |
Spuntini (3) | 5-10% |
Una dieta inferiore a 1500Kcal è sconsigliata. (tab 2).
Il contenuto calorico non eccessivo della colazione (10-15%) è giustificato dalla necessità di mantenere livelli di glicemia ottimali nonostante l'insulino resistenza del mattino, tipica delle pazienti con GDM soprattutto con il progredire della gravidanza.
Per mantenere una glicemia ottimale è spesso necessario evitare a colazione frutta, succhi di frutta e cereali altamente raffinati.
Per quanto riguarda gli spuntini, bisogna considerare che in una paziente obesa con diabete gestazionale, specialmente se trattato con sola dieta, per evitare l'eccessiva crescita ponderale, alcuni autori raccomandano tre pasti con un solo spuntino serale. Questo spuntino prima di andare a letto è importante per evitare la chetosi da digiuno.
Tre pasti e tre spuntini sono utili sia per la nausea ed il vomito, tipici delle prime fasi della gravidanza, che per l'ingombro addominale caratteristico del terzo trimestre che spesso determina sazietà precoce; gli spuntini sono, infine, indispensabili per ridurre le rapide fluttuazioni delle glicemie che possono verificarsi in corso di terapia insulinica.(Tabella 2).
Macronutriente | Percentuale |
---|---|
Carboidrati complessi | 50-60% |
Proteine | 15-20% |
Lipidi | 30% |