Il lavoro muove dalla problematica relativa alle abitudini sedentarie dell'adolescente e dal ridotto numero di ore di educazione fisica scolastica (attività fisiche strutturate) che non contribuisce al rispetto delle Raccomandazioni per la pratica delle attività fisiche quotidiane (attività fisiche destrutturate), pubblicate da Organismi Internazionali.
In Italia, in alcune scuole superiori, l'autonomia scolastica ha consentito la sperimentazione di modalità di ampliamento dell'offerta formativa curriculare ed extracurriculare di educazione fisica – i licei dello sport – attraverso un raddoppio del numero di ore settimanali (da 2 a 4 ore settimanali di educazione fisica).
Nella seguente tesi si presentano le principali evidenze riguardanti i benefici delle attività fisiche per la promozione dell'efficienza fisica e del benessere dei giovani ed i risultati di uno studio condotto durante il periodo del tirocinio formativo.
Lo studio ha per oggetto il confronto dei livelli di prestazione motoria condizionale e coordinativa, attività fisica abituale, clima motivazionale percepito ed indice di gradimento per le attività fisiche di un campione di allievi frequentanti una scuola superiore della provincia di Foggia (che svolge il programma curriculare ministeriale tradizionale di 2 ore /settimana) con un campione di adolescenti frequentanti il Liceo dello sport nel comune di Lecce (che svolge il programma curriculare ministeriale sperimentale di 4 ore /settimana).
I risultati evidenziano differenze nelle diverse prove che sollecitano interventi metodologici ed organizzativi nella scuola superiore e la programmazione didattica per competenze motorie.
Le valenze formative dell'educazione fisica a scuola ed i benefici delle attività fisiche durante l'adolescenza sono stati analizzato da diversi Autori in numerosi studi che hanno evidenziato sia gli aspetti educativi sia quelli inerenti l'efficienza fisica, la prevenzione delle patologie ed il loro trattamento.
Bailey (2006) ha analizzato le evidenze scientifiche raccolte relative ai benefici ed alle valenze formative dell'educazione fisica e sportiva nelle scuole sia per i ragazzi che per i sistemi educativi. I dati della sua ricerca riguardano lo sviluppo dei giovani nell'ambito delle diverse aree della personalità: stile di vita affettiva, sociale e cognitiva. Una revisione della letteratura condotta dall'autore sui benefici ed i risultati derivanti dalla pratica di attività fisica sin dalla tenera età, afferma che l'educazione fisica e sportiva abbia il potenziale per dare un contributo significativo e distintivo per lo sviluppo dei partecipanti in ciascuno di questi settori. Bailey (2006) afferma che l'educazione fisica e sportiva offre un contributo efficace nello sviluppo delle competenze motorie fondamentali dei ragazzi, che sono le premesse necessarie per la partecipazione a uno stile di vita e, più tardi, alle attività fisico-sportive. Inoltre, se opportunamente utilizzate, queste competenze sono in grado di supportare lo sviluppo di abilità sociali e comportamenti sociali, l'autostima e le attitudini scolastiche e, in talune circostanze, lo sviluppo scolastico e cognitivo.
Il riesame sottolinea, inoltre, che molti di questi benefici non saranno necessariamente il risultato di una partecipazione alle attività fisico-sportive, ma gli effetti potrebbero essere mediati anche dalla natura, delle interazioni tra gli studenti ed insegnanti, genitori e allenatori che lavorano con loro.
I contesti che enfatizzano le esperienze positive, caratterizzate dal divertimento, dalla diversità e dall'impegno di tutti, e che sono gestiti da insegnanti impegnati e allenatori qualificati, genitori informati, possono influenzare in modo significativo il carattere di queste attività fisiche e aumentare la probabilità di realizzare i potenziali benefici della partecipazione a tali attività.
Già Pate (1995) era d'accordo nell'affermare che negli ultimi due decenni sono state accumulate prove scientifiche convincenti che dimostrano che una partecipazione regolare ad un'attività fisica offre benefici importanti per la salute. La promozione dell'attività fisica, conseguentemente, è stata riconosciuta un obiettivo di salute pubblica, e negli ultimi anni diverse Organizzazioni Sanitarie di primo piano hanno rilasciato dichiarazioni in merito, ponendo l'accento sulla prevenzione delle malattie ed sui vantaggi per la salute derivanti dalla promozione dell'attività fisica.
Secondo gli esperti, nel comunicare alla popolazione l'importanza di una regolare attività fisica, però, è importante indicare il tipo e la quantità di attività fisica necessari per ottenere benefici per la salute. Questo bisogno solleva molte questioni importanti che includono:
Secondo Pate (1995) una strategia che potrebbe rispondere a queste domande è quella di studiare la cosiddetta relazione dose-risposta (Blair et al,1994; Haskell,1994) tra attività fisica e salute, un rapporto che descrive il livello dei benefici per la salute associati con vari livelli di attività fisica. Poiché la salute è un costrutto multifattoriale e poiché l'attività fisica ha dimostrato di influenzare diversi parametri sanitari, uno studio della relazione globale dose-risposta dell'attività fisica e della salute richiede l'esame di numerosi gradienti di doserisposta specifici.
Lo scopo di questo lavoro è quello di esaminare la nostra attuale conoscenza sulla relazione dose-risposta tra attività fisica e salute. Questo esame comporterà la revisione delle relazioni dose-risposta riguardo ai diversi risultati specifici per la salute, che sono noti per essere associati con un'abituale attività fisica. Tra questi:
Roy Shephard su Journal of Physical Activity and Health (2005), ha sollevato una questione importante sulla necessità di sviluppare chiari messaggi sull'attività fisica, comprensibili per tutta la popolazione. Recentemente i redattori della rivista hanno espresso la loro preoccupazione, perché tale superficialità potrebbe generare confusione nelle raccomandazioni di attività fisica presentate nelle nuove linee-guida dietetiche americane del 2005. Per queste ragioni i ricercatori del Kaleva Urho Kekkonen (UKK), un Istituto per la Ricerca e la Promozione della Salute situato a Tampere, in Finlandia, hanno sviluppato un modo innovativo per presentare un chiaro messaggio di attività fisica per gli adulti, per questo motivo hanno elaborato una presentazione grafica di facile comprensione, pensata sia per gli operatori sanitari responsabili della consulenza e della prescrizione dell'attività fisica, sia per tutti quelli che vogliono aver un punto di riferimento nella loro pratica sportiva in generale. Per via della caratteristica forma tondeggiante, gli studiosi la hanno definita "Torta (o modello) dell'attività fisica". Lo scopo di questo articolo pubblicato su Journal of Physical Activity and Health (2005), è quello di stimolare ulteriormente la discussione sulla valenza degli attuali messaggi in attività fisica.
Il modello dell'attività fisica: un suggerimento grafico per una rappresentazione delle raccomandazioni in attività fisica (Shephard, 2005):
Il modello dell'attività fisica sviluppata dall'Istituto UKK, ha lo scopo di combinare le esistenti raccomandazioni per la salute in attività fisica e fitness, e la nota relazione dose-risposta tra i diversi tipi di attività fisica ed i vari aspetti della salute, in una forma grafica utile per la consulenza e la comprensione delle raccomandazioni dell'attività fisica. Sia ben chiaro, però, che il grafico non è una nuova raccomandazione, ma un altro modo di presentarle, con la speranza di chiarire e consolidare quelle già esistenti. Il messaggio principale del modello incoraggia il fatto che, per migliorare la forma fisica e la salute, sono necessari un buon dispendio energetico ed una selezione di vari tipi di attività fisica.Nella rappresentazione grafica, infatti, il livello base di attività fisica raccomandato equivale ad un dispendio energetico di circa 4,2 MJ o 1000 kcal / settimana: questa spesa energetica è sufficiente a compensare molti, se non la maggior parte, dei rischi sanitari legati all'inattività. Tale livello raccomandato può essere ottenuto sia con 3 o 4 ore settimanali di stile di vita fisicamente attivo (raccomandazione per la salute) o di 2 o 3 ore settimanali di esercizio fisico (raccomandazione per il fitness). Si raccomanda, inoltre, una frequenza d'esercizio giornaliera, o quasi, di 3 o 5 giorni settimanali. Il livello ottimale di attività fisica per la salute è compreso tra le due metà della torta: è vicino ad un dispendio energetico di 8,4 MJ o 2000 kcal / settimana, che dovrebbe apportare ulteriori benefici per la salute e fornire un maggiore controllo del peso corporeo, rispetto alla raccomandazione precedente di 4,2 MJ o 1000 kcal / settimana.
Il modello dell'attività fisica si basa sul concetto, modificato, dei benefici per la salute derivanti dalla pratica costante di attività fisica e fitness. Tale concetto è stato introdotto come uno dei componenti principali del "Modello di Toronto" sull'attività fisica, fitness e salute, di Bouchard e Shephard. In questo modello, il concetto precedente si riferisce a quelle componenti del fitness che sono legate alla salute ed al benessere, e che, cosa più importante, sono influenzati dall'inattività fisica. Secondo il "Modello di Toronto", infatti, i componenti del concetto benefici salute-fitness sono il fitness cardiorespiratorio, metabolico, motorio, muscolare e morfologico (composizione corporea, densità ossea, flessibilità). Nella loro presentazione, gli studiosi hanno raggruppato insieme il fitness cardiorespiratorio e metabolico, tutti i componenti ed i fattori correlati alla salute muscolo-scheletrica, e, come ultima parte, la composizione corporea (BMI, la distribuzione del grasso). Il fitness motorio potrebbe essere l'unico componente del costrutto salute-fitness, con collegamenti meno evidenti per la salute. La capacità di equilibrio, però, è una parte importante del fitness motorio e quindi questa componente collegata, ad esempio, anche con la prevenzione delle cadute negli anziani.
La figura mostra come le diverse componenti del costrutto salute-fitness siano migliorate da diversi tipi di attività fisica (come dimostra il modello precedente), ed anche come le diverse componenti della salute siano in relazione col livello di fitness individuale. Ad esempio, l'esercizio aerobico migliora il fitness cardiorespiratorio e metabolico, che, a loro volta, sono legati alla prevenzione di malattie cardiovascolari, ictus, diabete di tipo 2, ecc. D'altra parte, l'allenamento della forza muscolare, migliora la forma fisica del muscolo, che è correlata al miglioramento della capacità funzionale, nei pazienti anziani.
Le attività della vita quotidiana consistono in un causale lavoro muscolare, per svolgere, ad esempio, i lavori domestici e non, gli spostamenti da casa al lavoro, lo shopping, il giardinaggio, giocare con i bambini piccoli etc. L'intensità dell'attività di vita quotidiana è di solito moderato, può andare, infatti da 3 a 6 MET.
La raccomandazione di 3 o 4 ore a settimana porta ad una attività complessiva di circa 15 MET h. Per un uomo di 70 kg, con un dispendio energetico a riposo di circa 290 kJ / h (70 kcal / h), questa attività comporterebbe un dispendio energetico settimanale di circa 4400 kJ (1050 kcal). La frequenza dovrebbe essere quotidiana o quasi quotidiana (accumulando attività fisica per un totale di almeno 30 min. al giorno) e una singola sessione di allenamento dovrebbe durare almeno 10 min. Uno stile di vita fisicamente attivo è benefico per la salute generale, perché abolisce molti, se non la maggior parte, dei rischi derivanti da uno stile di vita sedentario, ed è anche parte integrante in un efficace controllo del peso corporeo. Quest'ultimo, però, non è consigliato per lo sviluppo della salute muscolo-scheletrica o cardiorespiratoria, ma fornisce comunque una base sicura per esercizi più specifici e tipicamente più vigorosi.