Iniziamo a muoverci... ma con la testa

Di Luigi Salinaro

Allenarsi con la testa e costruire una base di consapevolezza corporea: sono i pilastri per un corretto allenamento. I consigli per un allenamento efficace, soprattutto in un periodo dell'anno in cui si programma la stagione

Ci sono persone che ottengono ottimi risultati facendo attività sportive diverse ed altri invece, nonostante si impegnino da tantissimo tempo, non riescono mai a cambiare la propria forma fisica.

Spesso ci si chiede perché i risultati tanto sperati tardano ad arrivare.

Ma invece di analizzare in maniera obiettiva eventuali errori o problematiche, spesso si cambia scheda, regime alimentare, istruttore, palestra, attività ecc., affidandosi magari alla moda del momento.

Per esperienza vi dico che nella maggior parte dei casi non vengono mai presi in considerazione due parametri: "allenarsi con la testa" e "costruire una base di consapevolezza corporea".

Allenarsi con la testa

L' errore a cui mi riferisco è quello di rimanere concentrati su quello che si sta facendo, semplice a dirsi, ma difficile da realizzarsi, in quanto oggi come oggi, non c'e' sala di fitness senza tv, connessione a internet ecc. Così mentre ci si allena si può tranquillamente continuare a navigare, guardare la tv, parlare al telefonino ecc.

Benissimo provate a fare lo stesso mentre vi preparate ad un esame, sicuramente non otterrete grandi risultati... Allora perché si pretende di ottenere risultati ottimali a livello fisico, facendo quanto detto prima mentre ci si allena. Sinceramente non lo so. So solo che molti ignorano che il movimento parte dalla "testa" (attenzione non voglio fare una lezione di neurofisiologia del movimento), ma suggerire al lettore che visto che il movimento in tutte le sue forme parte dalla testa, il primo vero passo verso il successo è proprio quello di predisporre tutti i sistemi alla massima efficienza, e per fare questo devo necessariamente rimanere concentrato sull' obiettivo soprattutto se sto apprendendo movimenti nuovi, in cui anche la musica può arrecare disturbo.

Costruire una base di consapevolezza corporea

Una cosa è muoversi, un' altra è muoversi con consapevolezza e sapere quindi come si muove il nostro corpo nello spazio che ci circonda. Troppo spesso si inizia l' attività sportiva sottovalutando questo parametro, così ci si ritrova atleti che magari fanno 100 kg di panca piana, ma hanno una "rigidità" muscolare che non gli permette di esprimere tutto il loro potenziale nelle attività quotidiane, mi permetto di dire che sono imprigionati dalla loro stessa forza. E poco importa se faccio attività fisica per l'estetica o per la performance, la base a mio avviso, va costruita per tutti, la specializzazione verrà dopo. È impensabile costruire un palazzo senza le fondamenta. E ci tengo a precisare che non esiste attività motoria svolta ad un certo livello dove questo non avviene, può cambiare il metodo ma lo scopo rimane lo stesso.

Personalmente da qualche tempo in questa prima fase di risveglio muscolare dopo il periodo estivo e in vista della nuova stagione propongo tutta una serie di esercizi che mirano a riportare il nostro corpo a contatto con la terra questo perché man mano che si cresce si perde il contatto con il terreno e di conseguenza varie abilità motorie. Un test semplice che può venire proposto per verificare il livello delle abilità motorie è quello di sedersi e rialzarsi da terra senza utilizzare le mani.

La mancanza di contatto con il terreno si evidenzia negativamente nei vari esercizi e nelle varie performance non consentendo talvolta la giusta crescita muscolare, la giusta perdita di peso o la corretta postura, poiché non si ha consapevolezza corporea. Dal momento che iniziamo il nostro programma di allenamento annuale, a mio avviso, non c' è migliore avvio di quello di ripercorrere le tappe dello sviluppo motorio come strisciare, camminare a carponi ecc.), per ripristinare gli schemi motori di base, capillarizzare, e ritrovare il giusto equilibrio muscolare in maniera semplice e funzionale.