Steroli vegetali, fitoestrogeni e fitosteroli

Di Pierluigi De Pascalis

Gli steroli vegetali concorrono davvero a stimolare la produzione e il rilascio di testosterone? #personaltrainer

Fra gli integratori, grande successo riscuotono gli steroli vegetali, venduti alimentando il falso mito di una loro efficacia sul rilascio di testosterone da parte dell'organismo.
Gli steroli vegetali (fitoestrogeni e fitosteroli) sono sostanze reperibili nel mondo vegetale in grado di influenzare l'azione estrogenica negli animali senza tuttavia influenzare la produzione di estrogeni. Il genistein ad esempio, presente in un dato tipo di trifoglio, esercita una stimolazione sessuale sulle mandrie(1).

Taluni altri possono avere una debole influenza sull'anabolismo umano, ma in ogni caso non sono in grado di incrementare la produzione di testosterone(2). Normalmente parlando di steroli vegetali si fa riferimento a betasisterolo, stigmasterolo, campesterolo ed ai vegetali che li contengono, supponendo che gli steroli e gli steroidi possano in qualche modo avere azione analoga, o che i primi interferiscano positivamente sulla produzione dei secondi.
Al momento nessuna ricerca scientifica ha dimostrato qualcosa di anche vagamente simile.

È tuttavia da segnalare che, pur senza effetti di tipo anabolico, gli steroli vegetali esercitano una buona azione di contrasto rispetto al colesterolo LDL, riuscendo ad abbassare la concentrazione anche in modo considerevole grazie all'efficace inibizione del meccanismo di riassorbimento. È nota la diffusione di bevande simili a yogurt, comunemente reperibili nei banchi frigo del supermercato, ed impiegati proprio per questo interessante beneficio. È plausibile credere che, quando ci si renderà conto che trattasi delle medesime sostanze (se mai qualcuno se ne renderà conto), il mercato degli steroli inizierà un lento declino presso chi ne intende l'utilizzo allo scopo di migliorare le performance sportive.

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