I carotenoidi sono una classe di pigmenti organici che possono essere rinvenuti nelle piante o in altri organismi fotosintetici, come le alghe ed alcune specie di batteri. Sono pigmenti accessori che nella fotosintesi consentono di assorbire lunghezze d'onda differenti rispetto alla clorofilla e che proteggono quest'ultima dalla foto ossidazione.
Frutta e verdura che presentano colorazione che spazia dal giallo al rosso sono ricche di carotenoidi, infatti il tipico colore dei carotenoidi, spazia dal giallo pallido al rosso acceso ed è una diretta conseguenza della struttura molecolare di questi composti.
I carotenoidi sono importanti per il corpo umano come antiossidanti di origine vegetale.
Per molti anni l'importanza nutrizionale dei carotenoidi è stata quasi esclusivamente correlata alla capacità di fungere da precursori della vitamina A. Si tratta in effetti di una caratteristica molto importante, tipica di alcuni carotenoidi ed in modo particolare del β-carotene (beta-carotene).
Occorre però sottolineare come diversi carotenoidi, oltre alla funzione provitaminica, esercitino effetti protettivi nei confronti di svariate patologie, il tutto grazie alla neutralizzazione di radicali liberi, non soltanto in termini di precursori della vitamina A (antiossidante anch'essa), ma con azioni specifiche e caratteristiche per ognuna di queste sostanze.
I carotenoidi vengono usati come integratori spesso in associazione a vitamina C ed E per la loro azione antiossidante sinergica a quella di queste vitamine. Diversi studi confermano che l'associazione vitamina C, E e carotene riduce i danni causati dai radicali liberi in seguito ad allenamenti aerobici.
Essendo i carotenoidi una classe di sostanze diverse (alfa-carotene, beta-carotene, luteina, licopene, zeaxantina, criptoxantina, ecc.) i supplementi di queste molecole possono variare molto nei loro rapporti. Complessivamente si utilizzano 10 / 30 mg di carotenoidi al giorno da prendere durante un pasto.
Attenzione: sembra che megadosi di carotenoidi prese per periodi prolungati favoriscano l'insorgenza di tumori al polmone nei fumatori.
Il coenzima Q10 è chiamato anche ubichinone per la sua presenza in tutti i tessuti. Questa sostanza è un benzochinone con una catena laterale isoprenica. Questa catena laterale lo rende molto lipofilo e pertanto si inserisce nelle membrane biologiche, in particolare in quelle mitocondriali. Questa molecola viene sintetizzata dalle cellule, ma col passare degli anni la sua sintesi si riduce progressivamente.
L'ubichinone si trova nelle membrane di tutti gli organelli cellulari: nel reticolo endoplasmatico, nei perossisomi, nei lisosomi ed all'interno della membrana dei mitocondri, dove svolge un importante ruolo nella catena di trasporto degli elettroni e nella produzione di energia attraverso l'ossigeno.
Grazie alla sua capacità di trasferire elettroni è anche un importante antiossidante.
Alcuni studi indicano come il coenzima Q10 possa contribuire a proteggere il cervello da malattie neurodegenerative, come il morbo di Parkinson, oltre che dai danni provocati da ischemia cerebrale. Inoltre è usato in terapia per i cardiopatici, in quanto la sua presenza nei mitocondri cardiaci è fondamentale per la produzione di energia per il battito del cuore, ed è stato inoltre dimostrato che la supplementazione di ubichinone migliora la funzionalità cardiaca in soggetto con episodi ischemici.
Il coenzima Q10 viene utilizzato dagli sportivi per due ragioni: la prima è che essendo implicato nella catena respiratoria si presume che la sua supplementazione migliori la performance di endurance, mentre la seconda è come antiossidante.
Sul miglioramento della performance i pochi studi sino ad ora condotti hanno dato risultati discordanti in quanto in alcuni pare che la supplementazione di Q10 migliori le performance aerobiche in altri invece ciò non avviene, pertanto risultati definitivi sono ancora da raggiungere. Invece riguardo invece gli effetti antiossidanti è possibile affermare che sono più che dimostrati, come sono reali i benefici sul cuore ed il sistema circolatorio e quelli sulle funzioni cognitive, effetti non strettamente legati alla pratica sportiva ma utili per la salute in generale.
Il coenzima Q10 viene proposto anche come integratore per la perdita di peso, ma gli studi a riguardo hanno portato a risultati contrastanti nel senso che in alcuni casi si è visto un beneficio in soggetti obesi, ma in altri casi non è stato evidenziato.
20 / 200 mg al giorno divisi in una o più somministrazione da prendere durante i pasti.