Il soggetto disteso sul pavimento in decubito supino ed arti inferiori flessi con le piante dei piedi poggiate sul pavimento, gli si chiede di poggiare una mano sull'addome e un'altra sul torace. Si valuterà la respirazione diaframmatica tenendo ferma la mano sul torace e facendo innalzare quella sull'addome e viceversa quella toracica sviluppando la tecnica all'opposto. Successivamente si provvederà ad attuare una respirazione totale facendo innalzare entrambe le mani.
Il soggetto disteso in decubito prono (a pancia in giù) provvederà a eseguire una respirazione diaframmatica valutando il grado di tensione che l'addome sviluppa sul pavimento nella sua fase inspiratoria ed espiratoria.
Decubito supino ed arti inferiori flessi con le piante dei piedi poggiate sul pavimento, si valuterà la respirazione diaframmatica in relazione al basculamento antero-posteriore del bacino e alla curva lombare. Nell'atto inspiratorio, il bacino bascula anteriormente, l'addome si espande verso fuori e la curva lombare si inarca non entrando più in contatto con il pavimento. Nell'atto espiratorio, viceversa, il bacino bascula posteriormente, l'addome si protrae in dentro e la curva lombare si appiattisce entrando completamente a contatto con il pavimento.
Nell'evolversi del trattamento la stessa esperienza viene ripetuta in piedi, con il dorso a contatto con una parete, per valutare la dinamica respiratoria in relazione alla postura eretta e alla mobilità del bacino.
Si procederà successivamente a sperimentare lo stesso esercizio in posizione eretta senza appoggio. Si valuterà prima la respirazione diaframmatica, attraverso l'anteroversione e la retroversione del bacino, e successivamente quella toracica, con l'anteropulsione e la retropulsione del cingolo scapolare.
Qualora il soggetto abbia difficoltà ad eseguire le diverse respirazioni diaframmatica e toracica, si provvederà ad inserire elementi appartenenti all'immaginazione che più sono indicativi rispetto al cliente e ai fini del trattamento. Un esempio potrebbe essere di immaginare che l'aria abbia un colore a lui più congeniale e che possiamo portare l'aria, inspirandola in parti diversi del nostro corpo. L'aria inspirata può arrivare nell'addome riempiendolo fino al pube o può fermarsi alle costole del torace, riempiendo di volta in volta distretti anatomici sempre più vasti.