L'insieme delle proiezioni sui diversi piani anatomici ci permette di posizionarci nell'ambiente assumendo le posture e le figure più diverse. Lo studio e la definizione delle diverse posizioni ci permette di avere dei punti di riferimento in relazione alla pratica motoria e ai diversi esercizi o esperienze che metteremo in atto per ristabilire l'equilibrio posturale. Ovviamente tali posizioni sono molteplici e disparate, il nostro obiettivo in questa sede è quello di definire spazialmente quelle che sono più comunemente usate nella pratica motoria e dalle quali è possibile ricavare tutte le altre. Dalla combinazione spaziale delle 5 posizioni descritte è possibile, infatti, ricavare tutte le posizioni che possiamo assumere rispetto all'obiettivo che vogliamo raggiungere. Per esempio, se scomponiamo il corpo nelle sue parti possiamo avere le gambe erette e il busto prono o alternativamente il busto in decubito supino e le gambe erette verso l'alto e cosi via.
In piedi con l'asse longitudinale perpendicolare al terreno.
Il corpo è disteso sul pavimento con il dorso in appoggio alla superficie e l'addome rivolto verso l'alto. L'asse longitudinale è parallelo al terreno.
Il corpo è disteso sul pavimento con l'addome in appoggio alla superficie e il dorso rivolto verso l'alto. L'asse longitudinale è parallelo al terreno.
Il corpo è disteso sul pavimento in appoggio su uno dei due fianchi. L'asse longitudinale è parallelo al terreno.
Il busto, parallelo al terreno, è sorretto da quattro appoggi. Le braccia e i femori sono perpendicolari al terreno. Esso appoggia sui palmi delle mani e sulle ginocchia.