Programmare il lavoro significa razionalizzarlo, effettuando le scelte mirate in relazione agli obiettivi da raggiungere nell'arco di tempo, tenuto conto del grado di preparazione degli allievi.
Anzi, rendere partecipi questi ultimi alla programmazione, sarà motivo di stimolo e gratificazione.
Nelle prime fasi del lavoro sarà buona norma favorire lo sviluppo di tutte le capacità coordinative dei ragazzi, utilizzando esercizi vari che stimolino una preparazione di tipo generale e multilaterale. Verranno variate le tecniche e l'ordine esecutivo degli esercizi per evitare rischiosi automatismi che possono inibire il feedback sull'esercizio e la capacità di correzione degli errori.
Solo successivamente, dopo una prima fase di preparazione generale, si potrà passare ad una preparazione specifica, mirata all'ottenimento dei risultati voluti. Il lavoro di preparazione generale dovrà conferire al ginnasta la capacità di eseguire grandi spinte con gli arti, aumentare la sua mobilità articolare, renderlo capace di eseguire esercizi dinamici in perfetta tenuta. Successivamente si lavorerà su esercizi specifici cominciando ad esigere l'esecuzione perfetta anche di quelli più semplici.
Nelle varie sedute allenanti sarà utile, oltre all'insegnamento degli esercizi, effettuare una preparazione specifica per il tipo di lavoro verso cui ci si prepara, favorendo l'acquisizione ed il miglioramento delle capacità di forza, velocità, resistenza e destrezza. Sulla base di questi elementi sarà possibile procedere più rapidamente con il lavoro tecnico.
Strutturare una programmazione e verificarne la validità richiede l'utilizzo di alcuni test, sarà opportuno ricercarne di semplici e ripetibili, in modo da poter facilmente interpretare le evoluzioni e da poter applicare a qualunque soggetto.
I test consigliati si riferiscono alla valutazione del grado di rapidità, resistenza, forza, destrezza, coordinazione.