Tutti i bambini nascono con il piede piatto. Quasi tutti, evolvono spontaneamente verso lo sviluppo di un piede normale con gli archi plantari ben rappresentati entro i 7-10 anni. Altri invece conservano il piede piatto anche da grandi.
Le cause che possono provocare questo tipo di affezione sono riconducibili a deficit di origine costituzionale e endocrina che insieme, contribuiscono alla formazione di una struttura muscolo-legamentosa della pianta del piede, debole, che non riesce a sostenere la struttura muscolo scheletrica del soggetto in rapido accrescimento.
A causa di ciò si ha un cedimento, una rottura dell'equilibrio muscolo-legamentoso che sostiene l'arco plantare nelle 2 concavità (trasversale e longitudinale) con la conseguente alterazione dei normali rapporti articolari tra le ossa e il tarso per:
Successivamente si ha:
SintomiLa sintomatologia inizia con la presenza di un dolore al piede che si estende fino al polpaccio quando il soggetto è in piedi o cammina, che è causa di una facile affaticabilità del soggetto che generalmente scompare con il riposo.
Con il passare del tempo aumentano le manifestazioni dolorose a livello del collo del piede e del mesopiede, progressivamente le anomalie della normale morfologia del piede si accentuano (piede piatto-valgo contratto) ed il soggetto avrà sempre più difficoltà ad eseguire la flessione e supinazione del piede.