La sindrome da carenza di CoQ10 è veramente frequente, ma spesso asintomatica oppure caratterizzata da astenia, attribuita erroneamente ad altre cause.
Essa è presente nei forti fumatori (20 o più sigarette al giorno) in ipertesi, in ipotiroidei, magari trattati con dosi insufficienti di tiroxina, nei diabetici, nei pazienti con iper-dis-lipoproteinemia, ai quali viene somministrata terapia ipolipidemizzante a base di farmaci che frenano l'attività della HMG-CoA-reduttasi, nell'anziano, nei cardiopatici, negli arteriosclerotici, nei dializzati, nei pazienti alimentati per via parenterale, nei sofferenti per miopatie mitocondriali, nei trapiantati, nell'autismo (osservazioni personali non pubblicate). Sebbene in forma leggera la carenza di CoQ10 è osservabile in "tutti" i pazienti colpiti da processi infettivi-infiammmatori acuti, inclusa la comune influenza, poichè il CoQ10 è un sensibile scavenger dei radicali liberi.
Inoltre, appare degno di segnalazione il fatto che i portatori di Istangiopatia Congenita Acidosica mostrano una forma di carenza di CoQ10, secondaria Enzimo-Metabolica- all'aumentata produzione di radicali liberi, particolarmente accentuatata nel corso di varie patologie, come il diabete..
A questo punto un fatto oltremodo interessante: in una lunga esperienza clinica ho sempre osservato un normale livello "tessutale" di CoQ10 negli individui in età molto avanzata, ad evidenziare le proprietà protettive degli scavengers dei radicali liberi e l'importanza dell'efficace funzionamento mitocondriale nel condizionare la longevità.
Esistono tre differenti tipi di sindrome CoQ10-carenziale: tipo I: da carente apporto alimentare e/o ridotta sintesi; tipo II: da aumetato consumo; tipo III: o misto.
La Semeiotica Biofisica ha consentito di trasferire sul piano "clinico" eventi di natura biologico-molecolare che comprensibilmente non rientravano nel dominio della semeiotica ortodossa, come a descrizione della sindrome da carenza di ubidecarenone.
Per questi motivi, dopo oltre 11 aa. dalla mia prima descrizione di carenza di Ubidecarenone a causa dell'impiego di statine, impiegate per ridurre alti livelli ematici di colesterolo, nell'agosto del 2001 è scoppiato il caso della Cerivastatina: 52 decessi di pazienti in terapia con dosaggi superiori allo 0,1 mgr. (impiegato in Italia) associati ai fibrati. Inoltre, numerosi pazienti in trattamento con il preparato, lamentavano astenia muscolare da rabdomiolisi, generale malessere, dispnea al minimo sforzo, ecc.
Per una riflessione completa su questo interessante argomento, invito il lettore a leggere il mio articolo "Statine e Cerivastatina", messo in rete nel "celebre" sito http://piazzetta.sfera.net/, Piazzetta, in Cose Serie, Professione Medica.
Questi spiacevoli fatti, che corroborano, purtroppo con molti anni di ritardo, la mia teoria clinica della carenza di CoQ10, dovrebbero consigliare ai responsabili della Sanità "mondiale" un differente atteggiamento non soltanto nei confronti del post-marketing, ma soprattutto nei confronti di "idee originali" nel campo della semeiotica fisica e dei suoi progressi degli ultimi cinquant'anni, illustrati in Congressi Mondiali, Internazionali e Nazionali e pubblicate in autorevoli riviste scientifiche.
La coerenza interna ed esterna, che certamente non coincide con la verità, ma ne è la "conditio sine qua non", evidenziata dalla discussione della sindrome da deficit di Co Q10, sottolinea ancora una volta la logica che sottende la teoria semeiotico-biofisica e che consente di formulare "affermazioni empiriche", rivelatesi vere – scientificamente parlando – dopo che sono state confrontate con la realtà quotidiana al letto del malato, dove il medico può finalmente riconoscere la frequente carenza di CoQ10, secondaria all'aumentata produzione dei radicali liberi e molto frequentemente aggravata dall'utilizzo di farmaci ipolipidemizzanti che frenano l'attività dell'enzima HMG-CoA-reduttasi. Al letto del paziente, la Semeiotica Biofisica consente di riconoscere, facilmente, rapidamente e in maniera quantitativa, i 3 tipi della frequente sindrome da carenza di CoQ10, fin dagli stadi veramente iniziali ed asintomatici, permettendo di eseguire un oggettivo monitoraggio terapeutico nei numerosissimi pazienti oggi in terapia ipolipidemizzante.