Le raccomandazioni attualmente accettate dicono che asmatici ben controllati si possono immergere nel rispetto di due condizioni:
1. che non abbiano dovuto assumere farmaci broncodilatatori nelle ultime 48 ore
2. che la loro asma non sia del tipo scatenato da freddo, sforzi o stress emotivi.
La comparsa di asma in immersione provoca conseguenze funzionali importanti tra cui:
- diminuzione del flusso espiratorio
- prematura chiusura delle vie aeree
- aumento del lavoro inspiratorio ed espiratorio
- intrappolamento del gas
- ridistribuzione della ventilazione con aumento dello spazio morto
- iperventilazione superficiale
- riduzione della ventilazione alveolare
- maggior consumo d'aria
Queste variazioni spiegano i rischi a cui incorre un subacqueo asmatico:
- barotrauma polmonare e/o EGA durante risalita per intrappolamento
- aumentato rischio di DCI per ritardo della decompressione degli spazi gassosi
- riduzione della capacità di esercizio in immersione e in superficie
Bibliografia
- Manuale di terapia fisica e riabilitazione
Moselli Mario; Manca Mario - www.albanesi.it
- www.benessere.com
- www.sportmedicina.com
- www.pneumo-online.com
- www.xagena.it
- www.federasma.com
- www.saluteok.it
- www.globus.it
- www.anamcolazio.it
- www.cardiosport.it
- www.terzaeta.com
- www.carloanibaldi.com
- www.salus.it
- www.sport.it